IRAN (non è il problema) è un lungometraggio di risposta al fallimento dei mass media americani a fornire al pubblico informazioni pertinenti e precise sulla situazione di stallo tra Stati Uniti e Iran, come è accaduto prima con la TV fino alla invasione di Iraq.
Santanchè Shock: I poliziotti non sono assassini nemmeno quando uccidono.
Ieri la Cassazione ha confermato la condanna a nove anni di reclusione per l’agente di polizia Spaccatorella, quello che ha sparato senza motivo e a sangue freddo al tifoso della Lazio, Gabriele Sandri. II poliziotto è stato condannato per omicidio volontario. Significa che è tecnicamente un assassino. Ma per la Santanché non vale nemmeno la sentenza della Cassazione: secondo lei, un poliziotto non è mai un assassino, nemmeno quando sbaglia, nemmeno quando uccide volontariamente. Guardate cosa ha scritto sulla sua pagina Facebook
Troppi debiti.
Un imprenditore di 57 anni si è ucciso a Paternò (Catania), impiccandosi in preda alla disperazione a causa dei debiti contratti dalla sua azienda. Il suicidio è avvenuto lunedì scorso. L’uomo era sposato e padre di due figli. Il suo cadavere èstato trovato in un capannone di contrada Ponte Barca, in un deposito di proprietà della ditta della quale era titolare. L’azienda, con una diecina di dipendenti, ha sede ad Acireale e si occupa della costruzione di macchine per l’agricoltura.
Don Gallo commenta Celentano
“Caro Adriano, la tua omelia di San Remo è stata una puntuale lezione anche per me, sul concetto della morte corporale.
Forse senza saperlo hai ricalcato la spiegazione della morte degli antichi monaci Benedettini.
Nel prefazio della messa dei defunti in latino parlando della morte, si esprimono cosi’ : -vita mutatur, non tollitur-.Il che significa che in quella circostanza – la vita non è tolta, ma trasformata-. Grazie, ti sento con me nel cammino con gli ultimi.”
DON ANDREA GALLO prete del marciapiede
Prevenzione da festival.
Aspirina dimostra efficacia nell’inibizione della propagazione tumorale.
L’aspirina puo’ inibire la diffusione del cancro perche’ aiuta a spegnere le ‘autostrade chimiche’ che alimentano i tumori. Lo afferma un gruppo di ricercatori australiani in un articolo pubblicato oggi su Cancer Cell.
Gli scienziati del Melbourne Peter MacCallum Cancer Centre hanno evidenziato che la scoperta aiuta a capire come i vasi linfatici svolgano un ruolo chiave nella trasmissione dei tumori in tutto il corpo. “Abbiamo dimostrato che molecole come l’aspirina potrebbero effettivamente funzionare in questo ambito, riducendo la dilatazione dei vasi e quindi la capacita’ dei tumori di diffondersi nell’organismo”, ha detto Steven Stacker, primo autore della ricerca. I medici hanno a lungo sospettato che gli anti-infiammatori non-steroidei come l’aspirina possano aiutare a inibire la diffusione del cancro, ma finora non erano stati in grado di individuare esattamente il perche’ di questo meccanismo. Attraverso lo studio delle cellule nei vasi linfatici, i ricercatori hanno scoperto i meccanismi base delle ‘linee di alimentazione’ dei tumori, illustrando come l’aspirina agisca per chiudere la dilatazione dei vasi.
Percezione visiva del movimento: studio italiano illustra il processo cerebrale.
La capacità di percepire rapidamente il movimento è fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi. Il riconoscimento di stimoli visivi di movimento avviene in un’area del cervello chiamata hMT+ nell’uomo, corrispondente all’area V5 nelle scimmie.
Quando ci guardiamo attorno, gli stimoli visivi che colpiscono la retina arrivano al nucleo genicolato laterale nel talamo, quindi raggiungono la corteccia visiva primaria (V1) e da qui arrivano alle aree visive associative, compresa hMT+, dove il cervello forma la rappresentazione cosciente di ciò che abbiamo visto. A lungo gli scienziati hanno ipotizzato l’esistenza di connessioni alternative dirette tra i nuclei del talamo e le aree visive associative, e ora uno studio italiano ha confermato questa teoria.
L’ipotesi era stata avanzata anche dopo l’osservazione che persone divenute cieche a causa della distruzione completa della corteccia visiva primaria, ad esempio per un ictus, mantengono la capacità di discriminare correttamente il colore o la posizione di un oggetto nello spazio quando forzati a scegliere tra due possibilità, fenomeno noto con il nome di visione cieca (blindsight). Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’università di Pisa, pubblicato su ‘Neuroimage’, ha ora dimostrato che l’area hMT+ del cervello riceve informazioni dirette dal talamo, aggirando la corteccia visiva primaria. Questa scoperta rivela che l’area hMT+ risponde per prima e in maniera indipendente dall’attivazione della corteccia visiva primaria.