Qualcosa non torna.

Gustavo Zagrebelsky, “Principi e voti“, 2005:

L’accusa più pesante, infamante e delegittimante che può rivolgersi a una Corte costituzionale, come in genere a ogni soggetto chiamato a svolgere compiti neutrali di garanzia nell’interesse di tutti, è di agire o avere agito politicamente; accusa molto più grave di quella di sbagliare o di avere sbagliato nel decidere.

Marco Travaglio, 14 agosto 2012:

Mentre noi comuni mortali, per contestare una sentenza sgradita, non abbiamo altra arma che impugnarla in appello e in Cassazione, lorsignori (Napolitano, Monti, il potere, etc., ndr) si rivolgono direttamente alla Corte costituzionale, cioè a giudici nominati dalla politica: oseranno mai dare torto al Presidente e al Governo, innescando gravi “scontri istituzionali”?

Sia chiaro, questo post rappresenta solo un piccolo spunto, in una vicenda enorme, complessa, in cui fatico a schierarmi. Ma da queste parole potremmo dedurre che Zagrebelsky, Presidente emerito di Corte Costituzionale, ha appena firmato l’appello di un giornalista che ha “gravemente, pensantemente infamato e delegittimato” la Corte Costituzionale di questo paese, dopo averla giustamente difesa per anni, con Berlusconi al potere.

One Comment to “Qualcosa non torna.”

  1. Non condivido. Mi sembra una vera forzatura partigiana nel senso che anche se dici “fatico a schierarmi”, di fatto, ti sei già schierata.
    L’appello del Fatto Quotidiano l’ho firmato anch’io e con me anche oltre 120 mila altri cittadiniZagrebelscky compreso.,

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