Archive for agosto 23rd, 2012

agosto 23, 2012

IL COMUNE DI ORGOSOLO INTITOLA UNA STRADA AL DUCE

Per la prima volta dal dopoguerra, viene intitolata una strada a Benito Mussolini. Succede in Sardegna, ad Orgosolo. Ieri, con una cerimonia a cui erano presenti le massime autorità locali, è stata infatti inaugurata la Via Benito Mussolini, nella periferia del comune del sassarese.

Anche questo ci toccava vedere.

… e non finisce quà!

agosto 23, 2012

Quel simpaticone di Prodi.

Romano Prodi è stato condannato dalla Corte di Giustizia Europea per azioni compiute quando era Presidente della Commissione e nessuno dei media importanti nazionali, sia della carta stampata che soprattutto della TV, sempre pronti a guardare nel letto dei politici, ne ha fatto cenno? Queste le motivazioni di condanna espresse dalla Corte a carico del Prof. Prodi: 1 – aver fornito al Parlamento Europeo notizie false e non documentate; 2 – aver emesso comunicati che mettevano in dubbio l’onorabilità di alti dirigenti che non si erano sottomessi alle sue imposizioni; 3 – aver tentato di ostacolare la giustizia. I fatti che hanno portato alla condanna risalgono al 2002-2003 e si riferiscono a una contorta vicenda relativa all’Eurostat, innescata dalla lettera di una funzionaria che si riteneva discriminata. L’inchiesta è iniziata per capire se tali irregolarità fossero state effettuate su iniziativa di dirigenti o addirittura dallo stesso responsabile della Commissione, Prodi.

agosto 23, 2012

Una truffa chiamata legge elettorale.

L’accordo sulla legge elettorale? Ancora non c’è, ma per il 29 agosto, quando tornerà a riunirsi la commissione competente in Senato dovrebbe esserci un testo base. In realtà le questioni sul tavolo non sono di piccolo conto, visto che mai come in questo genere di cose il diavolo è nei dettagli: in sostanza, la brutta legge che si profila potrebbe fare del tutto schifo. Il trio delle meraviglie che gestisce la partita – Denis Verdini per il Pdl, Maurizio Migliavacca per il Pd e Lorenza Cesa per l’Udc – tornerà a riunirsi lunedì o martedì e quello dovrebbe essere l’incontro in cui i tre alchimisti produrranno la pietra filosofale in grado di tenere in vita i loro committenti, i partiti della maggioranza montiana. Per alcuni l’esito di questa accelerazione è il voto a novembre, altri – come il costituzionalista Stefano Ceccanti – segnalano che è impossibile andare al voto così presto avendo da ridisegnare i collegi . Eccovi dunque, sempre che non salti il tavolo, una breve rassegna di quanto deciso finora.
COME LA GRECIA.
Il premio di maggioranza andrà al partito e non alla coalizione. Era una delle richieste del Pdl e anche il Pd alla fine ha capito che gli conviene. Sarà del 15% visto che questa soglia è stata considerata inprescindibile da Pierluigi Bersani: “Non un punto di meno”, ha avvertito. Curiosamente l’unico altro paese europeo che ha un sistema del genere è la vituperata Grecia: ad Atene il partito che vince si becca un premio di 50 seggi alla Camera, pari al 16,6% dei posti disponibili. Similitudine che non pare imbarazzare i proponenti.
L’AMMUCCHIATA.
Il sistema che si profila è largamente proporzionale: se non fosse per il premio di maggioranza saremmo ai bei tempi di Mariano Rumor. Col bonus al partito anziché alla coalizione non c’è alcuno spazio per le alleanze preelettorali, i governi si decideranno dopo il voto. Scenario perfetto per quanti – come il presidente della Repubblica – sostengono l’ipotesi di un nuovo governo Monti (o para-Monti) anche dopo le prossime elezioni. Simile, ma diversa la partita che su questo punto giocano Bersani e Casini: l’accordo per allearsi dopo il voto (col democratico a palazzo Chigi) c’è già – magari tirando dentro anche Vendola e Sel, ma non Di Pietro – solo che non si può dire prima, pena la perdita di pezzi consistenti di elettorato che giudicano questo accordo contro natura (questo è valido in particolare per l’Udc che, dicono i sondaggi, lascerebbe per strada circa la metà dei suoi voti).
LISTE BLOCCATE.
Croce e delizia dei partiti, resteranno anche nella legge elettorale prossima ventura per circa un terzo degli eletti: così i caporioni dei partiti potranno ancora nominare circa 200 deputati e 100 senatori. Peraltro, faranno finta di non farlo più: restringendo le circoscrizioni, che ad oggi sembra l’orientamento prevalente, nel listino deciso a Roma ci saranno al massimo quattro nomi, potrebbero finire persino sulla scheda dando l’illusione di una vicinanza fittizia tra eletto ed elettore.
SALVA-LEGA.
Siccome il Carroccio se la passa male e non è certo di raggiungere la soglia nazionale del 5% alla Camera (al Senato potrebbe essere all’8%), i tre saggi hanno pensato bene di introdurre una sorta di clausola di salvaguardia per gli amici padani. In Parlamento potranno entrare anche i partiti che non superano il minimo, ma che portano a casa comunque l’8% in almeno tre regioni (in un’altra versione si parla di cinque circoscrizioni elettorali ma il principio è lo stesso). I leghisti, dunque, potranno allietare la vita anche del prossimo Parlamento, mentre rischiano movimenti della stessa consistenza, al momento, come Sel o Italia dei Valori: avendo più o meno le stesse percentuali in tutta Italia gli sarebbe difficile raggiungere l’8% in tre regioni.
IL KAMASUTRA ELETTORALE
È quello dei collegi uninomali proporzionali, che eleggeranno la maggior parte del prossimo Parlamento. Attenzione all’ultima parola. Si dice: c’è il collegio, la gente vota il candidato. Non è vero: i voti di ogni collegio vengono poi raggruppati per circoscrizione (quando grande, ancora non si sa) e i seggi assegnati proporzionalmente ai candidati che hanno preso la percentuale più alta nei singoli collegi. Insomma, non è affatto detto che chi prende più voti in un collegio venga eletto, né che chi ne prende meno sia escluso. È quello che potremmo definire “il paradosso di Firenze centro”: il Pd non riuscirà mai ad eleggere nessuno in quel collegio perché le sue percentuali nel contado sono ancora più alte, anche se i voti assoluti inferiori. Per di più, questo sistema – già in uso per le province – lascia ampi margini di accordi sottobanco ai leader dei partiti, soprattutto al Sud, dove ancora esistono i pacchetti di voti: mettimi un candidato scarso in quel collegio così eleggo il tizio che mi piace e io farò lo stesso con uno tuo. Per evitarlo, qualcuno propone il recupero dei “migliori non eletti”
QUEL CHE MANCA.
È tantissimo. Finché non si sa quali saranno le circoscrizioni per i collegi e quelle per i listini bloccati non è chiaro quali saranno gli esiti: più sono piccoli, più l’effetto maggioritario è più intenso e viceversa. La partita è tutta lì: tra il ritorno completo al proporzionale (rappresentanza) e una distorsione che privilegi i partiti più grandi (governabilità) è solo questione di misure.
Marco Palombi
Pd Udc e Pdl si fanno la legge elettorale secondo i loro comodi. Niente preferenze. I parlamentari saranno sempre nominati dai partiti. Niente più coalizioni. Tu voti, e solo dopo le elezioni si saprà chi governa con chi. Come nella Prima Repubblica. Il premio del 15%, non alla coalizione ma al primo partito, serve a P
d e Pdl per ricattare gli elettori: date il voto utile a uno dei due partiti più grandi, gli altri sono voti persi. Non hanno altri modi per fermare la sempre maggiore emorragia di voti: il ricatto. Diranno che così si favorisce la governabilità … l’esatto contrario. Il primo partito anche col premio non avrà mai la maggioranza da solo, e dovrà cercare le alleanze dopo. Il che vuol dire che l’Udc sarà sempre e comunque indispensabile e andrà comunque al Governo con chi vince, quelli o quegli altri, chi se ne frega, basta aver la poltrona. Grazie Bersani Casini e Alfano del regalo che fate all’Italia. Complimenti!
agosto 23, 2012

Pasta alla bunga bunga.

E mentre il Cavaliere deposita il marchio “Grande Italia” – probabile una sua ridiscesa in campo – è bello constatare che nel mondo non si sono dimenticati di lui. E del suo “prestigio internazionale“. Anche nei bellissimi lungomare della costa croata: uno si ferma davanti ad un ristorante, legge il menù esposto, e trova questo, sempre per quella storia dell’autorevolezza.

 

agosto 23, 2012

Stiglitz: “Zero probabilità di default per gli Stati Uniti”.

Mentre i giornali riportano la notizia che il debito pubblico americano ha raggiunto il record storico dal 1950, è utile ascoltare il parere di Joseph Stiglitz sull’argomento: il Nobel per l’Economia sottolinea che è tecnicamente impossibile per gli Stati Uniti non ripagare il debito, anche se i mercati, attraverso i Credit Default Swap (CDS) sembrano talvolta scommettere sulla bancarotta federale.

agosto 23, 2012

A chi fa comodo la guerra.

 wars

Pitch wars

 

beneficiaries of the wars

agosto 23, 2012

Pensieri nascosti.

L'aperitivo con Cavezzali

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agosto 23, 2012

Italia salva nel 2013.

 

agosto 23, 2012

Conoscere i reni: analisi del sangue da fare.

Kidney2

 Reni, questi sconosciuti. È proprio il caso di dirlo a proposito dei “filtri” dell’organismo. Quando qualcosa non va, danno segnali difficili da interpretare per il paziente. Vediamo, invece,…

23 agosto 2012 / Leggi tutto »

agosto 23, 2012

USA: problema sedentarietà figli più grande di abusi sostanze e fumo.

obesity

01:36 pm | Piu’ dell’abuso di droghe o delle gravidanze indesiderate e’ la sedentarieta’ la maggiore preoccupazione degli adulti statunitensi riguardo ai loro figli adolescenti. Lo ha scoperto una ricerca dell’Universita’…

23 agosto 2012 / Leggi tutto »