Tutto parte da un accertamento fiscale sulla Nikenny Corporation Srl, che commercia un pò di tutto, dalle apparecchiature elettroniche al caffé al ginseng. La società risulta aver evaso il fisco sui redditi dichiarati per circa due milioni di euro, utilizzando fatture per attività inesistenti: nel 2004 fatture per un milione e 400mila euro emesse dalla Tech-Line srl, nel 2003 per fatture emesse dalla Full Service per 600mila euro.
La Nikenny vede come azionista di maggioranza Gianluca Pini, deputato leghista (autore dell’emendamento tanto discusso slla responsabilità civile dei magistrati) con il 40% del capitale. L’amministratore unico della società (e quindi penalmente responsabile) è Alessia Ferrari, socia al 30%. L’altro 30% se lo dividono altri due leghisti del consiglio provinciale della Lega a Piacenza.
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