Posts tagged ‘riciclo rifiuti’

gennaio 26, 2013

Vivere con 40 euro al mese nel lusso usando i rifiuti.

Ricchezza e rifiuti: due facce della stessa medaglia. E’ questa la parabola di Philipp Hauschild 23 anni di Amburgo che vive una vita lussuosa recuperando quanto gli occorre dai rifiuti. E disincantato spiega:

Non c’è quasi nulla che non può trovare al giorno d’oggi nella spazzatura. Ho pescato di tutto dai contenitori per i rifiuti delle aziende.

Philipp dalla sua pagina su Fb annuncia tra l’altro di essere impegnato nella preparazioni di lezioni che terrà prossimamente all’Università si Amburgo.

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dicembre 7, 2012

Meno 100 KG.

febbraio 25, 2012

Biciclette riciclate, dal Brasile la Muzzi cycle realizzata con i rifiuti delle discariche.

biciclette riciclate muzzi cycles

La bici è il mezzo ecologico per eccellenza, ma una bici riciclata, realizzata con i rifiuti recuperati dalla discarica e dalle strade, è ecofriendly al quadrato. Parliamo della Muzzi cycle, una bici in vendita su Internet, che prende il nome dal suo ideatore, l’artista Juan Muzzi.

Muzzi recupera dalle discariche e dai cassonetti bottiglie di plastica, rifiuti in nylon, polipropilene, abs, per costruire delle city bike, rigorosamente senza vernici. Anche il costo è sostenibile, dal momento che sono in vendita a 140 dollari. Tra i vantaggi di queste biciclette riciclate, c’è sicuramente il fatto che non arrugginiscono e non necessitano di paraurti. A Muzzi veniva dato del visionario inizialmente, ma ora la Muzzi Cycles è una fabbrica avviata in Brasile, grazie ai finanziamenti iniziali ricevuti dal Banco Uruguaiano.

Pensate che ogni anno riesce a riciclare oltre 15 milioni di bottiglie in Pet, 132.000 telai di bicicletta, con un risparmio di CO2 stimato in 2.738.227 kg. Trovate maggiori informazioni sul sito www.muzzicycles.com.br. Dopo il salto un video dell’assemblaggio delle biciclette riciclate.

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novembre 29, 2010

Bioedilizia e nuovi materiali: ecco le piastrelle da soffitto nate dal riciclo delle bottiglie di plastica

 
 

celium

Grazie ad una costante attività  di ricerca, alla dedizione e al desiderio di sperimentare degli addetti ai lavori, la bioedilizia sta davvero facendo passi da gigante. L’obiettivo principale è di studiare e realizzare progetti che siano salutari sia per l’uomo che per l’ambiente, impiegando esclusivamente materiali atossici ed eco-compatibili. È questo il caso, ad esempio, di un prodotto proveniente dalla costa occidentale degli Stati Uniti: pannelli e piastrelle da soffitto derivati dal riciclo della plastica.

A prima vista, sembrerebbe un po’ assurdo o, alla meglio, improbabile, riuscire a conciliare plastica e bioedilizia: e invece la soluzione escogitata da Ceilume, un’azienda californiana all’avanguardia nella produzione di rivestimenti per interni, ha smentito ogni possibile pregiudizio. L’azienda ha infatti lanciato una linea di piastrelle in un materiale innovativo, appositamente realizzato, testato e brevettato. Stiamo parlando di Ceilume-P40-Plus, un composto proviene per il 60% dal riciclo;di questa percentuale, il 40% è rappresentata proprio da bottiglie di plastica destinate a finire in discarica.

Tra le loro caratteristiche troviamo la proprietà di riflettere la luce, che consente di sfruttare al meglio l’illuminazione naturale e di risparmiare sia energia che costi di bolletta, e quella di non assorbire né umidità né cattivi odori. Per questo, e per il fatto di essere facilmente pulibili, le Sustainable Ceiling Tiles sono particolarmente indicate per i soffitti di bagni e cucine.

Il Ceilume-P40-Plus, il materiale “inventato” dalla Ceilume per rendere ecologici e sostenibili i suoi pannelli e le sue piastrelle, è stato recentemente premiato ai Bloom Awards dell’American Society of Interior Design, nella categoria dei materiali innovativi.

marzo 6, 2010

Milleproroghe, la casa ecologica può aspettare

Rinviato al 2011 l’obbligo di installare impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per gli edifici di nuova costruzione. Rimandate anche le norme sul riciclo dei rifiuti e sull’inquinamento dell’aria

Mentre in tutto il mondo si incentiva l’utilizzo delle energie alternative, nel maxi emendamento al Milleproroghe (Dl 194/2009) l’esecutivo ha introdotto una nuova proroga (fino al gennaio 2011) all’obbligo per gli edifici di nuova costruzione di installare impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
La norma era stata approvata con la Finanziaria 2008 (art. 1 comma289) del governo Prodi e prevedeva che tutte le nuove costruzioni, a partire dal primo gennaio 2009, avrebbero dovuto essere alimentate, sulla base di appositi regolamenti comunali, da fonti alternative come sole e vento, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa. Questo per adempiere e rispettare normative europee sottoscritte anche dal nostro Paese.
Riciclo dei rifiuti ed ecopiazzole
Rinviato al 30 giugno 2010 il termine per trasformare le ex “ecopiazzole” per lo stoccaggio dei rifiuti urbani in centri destinati ad incrementare la raccolta differenziata in base al Dm Ambiente dell’8 aprile 2008.
Tariffa integrata ambientale (Tia)
Proroga di sei mesi per la tariffa rifiuti. I Comuni non potranno passare prima del 30 giugno 2010 dalla Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani) alla Tia (Tariffa integrata ambientale).  La principale differenza fra la Tarsu e la Tia riguarda il metodo di calcolo, che prevede l’uso, oltre a dati fissi come la superficie della casa (Tarsu), di parametri più  variabili e personali, come il numero degli occupanti l’immobile e l’effettiva produzione di rifiuti in termini sia quantitativi che qualitativi.
Inquinamento dell’aria
Rinviato al 29 aprile 2013 il termine per la riduzione delle emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti da parte di varie attività industriali e artigianali (autocarrozzerie, falegnamerie, panifici, rosticcerie e ristoranti) che rientrano nel campo di applicazione del dlgs 152/2006.
Composti organici volatili
Sono stati differiti a maggio 2010 i termini sulla limitazione delle emissioni di composti organici volatili (i cosiddetti Cov), derivanti dall’uso di solventi in alcune pitture e vernici e in prodotti per la carrozzeria.
Bacini idrografici
Differito dal 22 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010 il termine finale entro il quale i comitati delle Autorità di bacino nazionali dovevano adottare i piani di gestione dei bacini idrografici previsti dalla direttiva europea 2000/60/Ce. Tali piani garantiscono la difesa dei centri abitati dal rischio di alluvioni, la conservazione del suolo e la riduzione del dissesto idrogeologico.

dicembre 30, 2009

Evitare le bustine monouso.

Nel 1975 un abitante di un paese industrializzato generava 217 kg. di spazzatura all’anno. Dopo vent’anni il volume dei rifiuti annui per abitante aveva raggiunto i 360 kg. Oggi ognuno di noi produce fra i 500 e i 600 kg. di rifiuti domestici per anno. Per gestire questo volume di rifiuti che continua a crescere dell’uno – due per cento all’anno si spendono cifre enormi, oltre a tutti gli altri problemi connessi al ciclo dei rifiuti. Sarebbe una buona regola sostituire le bustine di camomilla, tè, tisane, con i preparati sfusi da acquistare a peso nelle erboristerie o nei supermercati. Quanto ai fondi di caffè usateli per concimare e piante. Durante queste vacanze di natale e capodanno evitate piatti e bicchieri di carta, che vanno ad aumentare il volume dei rifiuti e si trovano dispersi nell’ambiente. Usate invece piatti e bicchieri tradizionali, che una volta puliti si potranno riutilizzare.

dicembre 28, 2009

Non stampate le e-mail.

Un piccolo gesto per aiutare l’ambiente. Carta  e cartone, entrambi riciclabili, costituiscono l’80% dei rifiuti generati dagli uffici. In un’azienda i consumi annui di carta raggiungono 75 kg. per addetto, l’equivalente di due alberi interi. Per limitare questo inutile spreco un piccolo accorgimento potrebbe essere di non stampare sistematicamente su carta la posta elettronica, ma raccogliere i messaggi in un unico file da tenere nel computer e stampare solo in caso di necessità.