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settembre 30, 2010

Il delirio di Berlusconi. Fermiamolo finchè siamo in tempo!

Un intervento assolutamente delirante, quello tenuto oggi al Senato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, come replica del suo discorso.
Per rispondere al senatore del Pd Zanda, che aveva contestato l’assoluta irrilevanza dell’Italia in Europa e nel mondo, Berlusconi ha raccontato una serie di cose che non hanno riscontro nella realtà. Ha raccontato che ha posto fine alla guerra fredda nel 2002 con l’incontro di Pratica di Mare; che è stato lui a costringere l’allora Presidente americano Bush a recedere dall’idea di piazzare in Polonia delle batterie di missili che potevano colpire il Mediooriente, ma anche il territorio russo e che per questo c’era stata una reazione rabbiosa del premier russo Valdimir Putin; che è stato lui, prima del G8 del 2009, ad intimare al Presidente Barack Obama e al Presidente russo Dmitri Medvedev di firmare un accordo sui missili nucleari; ad impedire che la Russia sferrasse un attacco contro la Georgia, condizionando via telefono le scelte di Putin e di Sarkhozy. Un insieme di fatti che sono in completo disaccordo con la realtà. ha parlato anche di Gheddafi, negando di aver qualcosa a che fare con le 200 hostess italiane radunate da Gheddafi nella sua ambasciata ma dichiarando di averlo solo invitato all’esibizione dei Carabinieri.
Poi ha attaccato l’opposizione, accusandoli di aver danneggiato la scuola e negando di avere fatto tagli sia di risorse che di personale. Così come li ha accusati di aver bloccato la costruzione di infrastrutture.
Nessuna condanna per le dichiarazioni antisemite di Ciarrapico, ma solo l’assicurazione della sua amicizia con Israele. Ed inventando, come fa di solito che ha abitato vicino ad una scuola ebraica (presidente-ebreo? ndr), quando abitava a Milano, conme se questo significasse qualcosa.
Infine ha concluso con il consueto elogio alle centrali nucleari, da lui ritenute sicurissime (basta che stanno lontane da casa sua, ovviamente) e con la richiesta di fiducia sulle mozioni presentate dalla maggioranza.