Per i genetisti si tratta di un evento storico: i ricercatori della Washington University di Seattle sono riusciti a rimuovere il terzo cromosoma da una cellula umana affetta da trisomia 21, più nota come Sindrome di Down.
La trisomia 21 è una condizione che interessa circa sei milioni di persone a livello planetario e secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), i nuovi casi hanno un’incidenza dell’uno per mille sul totale delle nuove nascite. La causa della sindrome è nella presenza di una terza copia del cromosoma 21 all’interno del nucleo della cellula (le cellule normali ne contengono solo due) e tale alterazione genetica è responsabile di disabilità cognitive che possono essere moderate o significative, e si accompagna talvolta anche a malformazioni cardiache, propensione più marcata della media alla leucemia ed all’Alzheimer, ai disturbi della vista e del sistema muscolo-scheletrale. In assoluto, poi causa un’aspettativa di vita inferiore alla media.