Posts tagged ‘tessuto osseo’

giugno 13, 2012

Staminali: ossa ottenute partendo da cellule del grasso.

Cresciute da provenienti dal . La tecnica, sviluppata dal Technion Institute of Research in Israele, usa una scansione tridimensionale dell’osso che si intende rimpiazzare per costruire una sorta di ”impalcatura” di un materiale simile a gel che riproduca la forma dell’osso. Le mesenchimali, ossia quelle che hanno la capacita’ di svilupparsi in molti tipi di , vengono prelevate dal dei pazienti tramite liposuzione.

Una volta situate in un ”bioreattore”, che crea l’ambiente giusto che stimola il loro sviluppo in , si assiste alla formazione di circa cinque centimetri di osso dopo solo un mese. I test condotti sugli animali hanno dato per ora risultati molto incoraggianti. ”C’e’ un grandissimo bisogno di artificiali in seguito a incidenti: le ottenute con questo sistema non vanno incontro a nessun rischio rigetto” ha spiegato Avinoam Kadouri, del Bonus BioGroup, societa’ partner del Technion Institute of Research.

luglio 26, 2010

Un nuovo freno alle metastasi ossee.

Un principio attivo intelligente in grado di rallentare gli effetti delle metastasi ossee: si chiama denosumab, ed è l’anticorpo monoclonale che viene dal futuro, quello delle biotecnologie, l’ultima frontiera in tema di sviluppo farmacologico. Presentato oggi in California uno studio che dimostra la sua superiorità rispetto alle terapie attuali nel ridurre e ritardare la comparsa di metastasi ossee nelle pazienti affetti da cancro al seno in 2.049 pazienti affette da carcinoma mammario in stadio avanzato. La superiorità è stata dimostrata nel ritardare una serie di complicazioni ossee gravi, nell’insieme denominate SRE (o eventi scheletrici correlati) e che comprendono anche fratture e compressione del midollo spinale.

“Siamo estremamente lieti dei risultati di questo importante studio, che dimostra come questo anticorpo monoclinale può ridurre o ritardare le gravi complicanze delle metastasi ossee nelle pazienti affette da carcinoma mammario più efficacemente rispetto all’attuale standard terapeutico, e con un profilo beneficio/rischio favorevole – ha dichiarato Roger M. Perlmutter, M.D., Ph.D., Executive Vice President della Ricerca e Sviluppo Amgen – Questi risultati sottolineano l’importanza del RANK Ligand nella progressione delle malattie delle ossa, e promettono di migliorare le cure per le pazienti affette da carcinoma mammario in stadio avanzato”.
Si tratta del primo anticorpo monoclonale totalmente umano in fase finale di sviluppo clinico che bersaglia in maniera specifica il RANK Ligand, il regolatore essenziale degli osteoclasti (le cellule che degradano l’osso).