io non dimentico 2 agosto1980 ancora oggi chi ha compiuto quella strage non ha un nome ..chi è STATO

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io non dimentico 2 agosto1980 ancora oggi chi ha compiuto quella strage non ha un nome ..chi è STATO
1980 – Italia: alle ore 10.25 una bomba esplode alla stazione di Bologna causando 85 morti.
Bologna 2 agosto 1980, ottantacinque morti e duecento feriti, una strage ancora senza mandanti.
P.s. ricordo gli ultimi 6 anni di mie vigne sul tema.
Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d’aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell’azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L’esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario. Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere. Il bilancio finale fu di 85 morti e 200 feriti. (testimonianze di Biacchesi e da “Il giorno”) La violenza colpì alla cieca cancellando a casaccio vite, sogni, speranze.
Per non dimenticare.
Il ministro della difesa Ignazio La Russa ha risposto così a chi gli chiedeva conto della mancata presenza degli esponenti del governo alle commemorazioni in occasione del trentannale della strage di Bologna.
“Cos’è successo gli altri anni? I ministri li avete fischiati. E allora avete già la risposta al perché non viene nessuno questa volta”
Quest’uomo è un ministro della Repubblica.
Vergogna!
Il 2 agosto 1980 alle 10:25, nella sala d’aspetto di 2º classe della Stazione di Bologna Centrale, affollata di turisti e di persone in partenza o di ritorno dalle vacanze, un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata, esplose, causando il crollo dell’ala ovest dell’edificio. L’esplosivo, di fabbricazione militare, era posto nella valigia, sistemata a circa 50 centimetri d’altezza su di un tavolino portabagagli sotto il muro portante dell’ala ovest, allo scopo di aumentarne l’effetto[1]; l’onda d’urto, insieme ai detriti provocati dallo scoppio, investì anche il treno Ancona–Chiasso, che al momento si trovava in sosta sul primo binario, distruggendo circa 30 metri di pensilina, ed il parcheggio dei taxi antistante l’edificio.
L’esplosione causò la morte di 85 persone ed il ferimento o la mutilazione di oltre 200.
Le persone oneste non dimenticano e “Quaderni socialisti” con loro.