Posts tagged ‘steroli vegetali’

agosto 6, 2010

Colesterolo ridotto in media del 10% grazie ai latte fermentati con aggiunta di fitosteroli.

I latti fermentati addizionati di fitosteroli sono in grado di abbattere di circa il 10% il livello di colesterolo cattivo in soggetti con moderata ipercolesterolemia. Lo dimostra la prima metanalisi compiuta su circa 400 persone che ha analizzato i risultati di 3 lavori già pubblicati in letteratura sull’effetto di un latte fermentato con aggiunta di 1,6 g di steroli vegetali (Danacol). I dati sono stati presentati oggi, nel corso del XV International Symposium on Atherosclerosis (ISA), che si è tenuto a Boston.

“Il lavoro è il primo che si basa su circa 400 pazienti avendo raccolto i risultati di tre dei più significativi studi disegnati per analizzare l’effetto dei fitosteroli sulla colesterolemia, e specialmente della frazione legata alle lipoproteine LDL (colesterolo LDL, o LDL-C) – ha dichiarato Alberto Notarbartolo, Ordinario di Medicina Interna Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Palermo – I risultati della metanalisi dimostrano ancora una volta come l’alimentazione funzionale giochi un ruolo di grande importanza nelle strategie di prevenzione contro il principale fattore di rischio cardiovascolare : il colesterolo. L’utilizzo di fitosteroli contenuti nei latte fermentati sui quali i 3 lavori si basano è, infatti, in grado di ridurre senza alcun tipo di rischio lo LDL-colesterolo mediamente del 10%”.

La metanalisi si è basata su 3 studi multicentrici condotti con la stessa metodologia utilizzata per i farmaci (randomizzati,controllati con placebo e a doppio cieco), tra Francia, Spagna e Italia che hanno valutato da tre a sei settimane l’effetto di un latte fermentato addizionato di 1,6 g di fitosteroli sul livello di colesterolo in una popolazione di pazienti che presentavano una ipercolesterolemia moderata.

Ma la lotta contro il colesterolo – e quindi contro uno dei principali rischi per il cuore – si deve combattere giorno per giorno, con costanza se si vogliono ridurre i futuri eventi cardiovascolari. “Se un aiuto consistente viene dagli alimenti funzionali è necessario però inserire il suo utilizzo all’interno di un programma basato su alimentazione e stile di vita salutare. Nei casi di colesterolemia non lieve, oltre i 240 mg/dL, o in presenza di un rischio coronarico globale alto, cioè dove siano presenti altri fattori di rischio importanti come la ipertensione arteriosa, il diabete o la storia di un precedente evento cardiovascolare, è necessario rivolgersi al proprio medico ed eventualmente ricorrere a rimedi farmacologici – ha concluso Notarbartolo.(liquidarea)

luglio 25, 2010

Colesterolo sotto controllo con prodotti a base di fitosteroli.

L’ipercolesterolemia e’ un fattore di rischio per le cardiopatie coronariche e i prodotti arricchiti di fitosteroli riducono i livelli di colesterolo nel sangue.
Cosi’ si esprimeva la Commissione europea, che gia’ nel 2009 aveva fatto propri due differenti pareri dell’Efsa, fornendo anche le indicazioni per la corretta informazione del consumatore sull’effetto dei prodotti con fitosteroli, che “si ottiene con l’assunzione quotidiana di almeno 2 grammi di steroli vegetali”.Dopo un anno e mezzo di nuove indagini e nuove verifiche sugli effetti di questi preziosi alleati della salute, Efsa e Commissione sono ora tornate sul tema ribadendo la propria convinzione sull’utilita’ dei fitosteroli nell’abbassamento dei livelli di colesterolo nel sangue. Lo riferisce in una nota Assolatte sottolineando che “addirittura, secondo i nuovi studi, questi effetti si raggiungono con livelli di assunzione quotidiana inferiori a quelli precedentemente individuati”. L’autorita’ ha concluso che con una assunzione giornaliera di 1,5-2,4 g di steroli/stanoli vegetali si puo’ prevedere in media una riduzione compresa tra il 7 e il 10,5%. Ma solo i prodotti lattiero caseari (che, con le bottigliette di latti fermentati, rappresentano il 90% dei prodotti contenenti fitosteroli) le margarine spalmabili, la maionese e i condimenti per le insalate, potranno vantare in etichetta anche l’entita’ della riduzione di colesterolo, quantificata da EFSA tra il 7 e il 10%, un tasso di riduzione che ha importanza biologica.(liquidarea)

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