«Sono onoratissima che Luciano Moggi abbia accettato la candidatura, è il più grande manager sportivo italiano. Ci siamo conosciuti al bar, abbiamo iniziato a parlare di politica e ci siamo subito trovati in sintonia. Noi Craxi conosciamo l’odio di cui è stato oggetto, ma anche Garibaldi è stato calunniato con la storia del tesoro nascosto. Io e Moggi faremo una grande battaglia politica, insieme vogliamo spenderci per una giustizia giusta, e rottamare la Costituzione».
AVORO: STEFANIA CRAXI, HA RAGIONE MONTI, I TABU’ VANNO SMONTATI
– “Il presidente Monti ha ragione: se si vuol far crescere l’Italia, tutti i tabu’ vanno smontati. Lui sta avendo il coraggio di trarci dall’errore; le polemiche accese dalle parole del premier sullo Statuto dei lavoratori, fanno il paio con le accuse alla riforma Biagi“. Lo afferma Stefania Craxi, presidente dei Riformisti Italiani.
“La riforma del giuslavorista ucciso dalle Brigate rosse – sottolinea Stefania Craxi – ha creato occupazione e produttivita‘. Certo, ha provocato molti lavoratori precari che oggi sono tutti i giorni in piazza. Ma la struttura produttiva italiana – industria e servizi – non e’ cambiata. Posto fisso per tutti significa disoccupazione di massa. I tabu’ – conclude – vanno sconfitti se davvero si vuole crescere”.
“E’ ora di aprire una stagione nuova. Con idee nuove, uomini nuovi, linguaggi nuovi. Perché, direbbe mio padre, non era questa l’Italia che sognavo; derisa all’esterno e miserabile al suo interno”. Così Stefania Craxi, sottosegretario al ministero degli Esteri, attacca Silvio Berlusconi in un’intervista al settimanale ‘A‘. ”Silvio deve uscire di scena nel modo giusto, non può essere travolto dal ridicolo. Deve smetterla di raccontare queste barzellette oscene: non gli fanno onore e non fanno ridere”. L’esponente del Pdl parlerebbe per il troppo affetto nei confronti del premier e per l’amicizia che li lega da tempo, come lei stessa racconta. E su Arcore commenta: “La magistratura deve perseguire il reato e non moralizzare la società. Ma tutto quello che è successo non è stato un spettacolo bello”.
Belle parole ma tardive e inutili. Sarebbe più giusto dimettersi e abbandonare lo Psiconano al suo delirio senile.
L’intervento del governatore lombardo mentre si teneva un convegno sulla Milano degli anni Ottanta Podestà: l’eliminazione della scala mobile e il ruolo in politica estera confermano il suo essere statista
“Il tempo è maturo” per intitolare una via a Milano a Bettino Craxi. Roberto Formigoni è tornato a ribadirlo mentre si sta teneva un convegno su Milano e gli anni Ottanta organizzato dalla Fondazione Craxi. A giudizio del governatore lombardo si è trattato di anni “anche e soprattutto di apertura al nuovo, all’innovazione”. E in questo senso va rivisto lo slogan della Milano da bere “in senso positivo” evitando la “demonizzazione” che c’è stata. E occorre “recuperare – ha concluso – quell’esperienza riformista che può ancora oggi rappresentare un punto di riferimento per una politica che sappia assumere su di sé la responsabilità di una modernizzazione della società. Non a caso Milano significa cattolicesimo liberale, liberismo, socialismo: le idee che fondano il nostro Paese”.
Io penso che Craxi non meriti una strada, perchè come Berlusconi ha preferito la fuga anzichè farsi processare, determinando così l’infamia per tutti i socialisti.
Da socialista dico che che Craxi è stata una pagina nera della storia socialista e i fatti lo dimstrano al di là di gni dubbio.
D’aktronde si vede oggi chi sono i suoi sponsor: Formigoni e La Russa. C’è n’è abbastanza per vergognarsi.
All’incirca 25 anni fa. Congresso dei giovani socialisti a Ravenna. Tra mille ragazzi con kefiah e sciarpa rossa notiamo un ventunenne rampante in giacca, cravatta e grande sfoggio di anelli e bracciali d’oro.
Arriva accompagnato da alfetta con autista e tenta la ‘scalata’ ai vertici della giovanile con un disgustoso intervento sulla ‘povertà del mezzogiorno’. Il suo nome:Valter Lavitola.
Checchè se ne dica la giovanile di allora era una cosa serie e, grazie soprattutto a Michele Svidercoschi ( con il mio modesto contributo, contrario Donato Robilotta) Lavitola fu cacciato da ogni organo dirigente. Poi, a quanto pare, ha incontrato Berlusconi.(dal sito di Fabio Filiberti)
La domanda è perchè tanta gente ama definisrsi socialista e poi invece è un pezzo di merda?C’è Brunetta, Sacconi, Stefania Craxi e tantri altri.
Perchè non ci lasciate in pace e ci lascaite vivere la nostra crisi?
Stefania Craxi: “Dedicate a mio padre la zona della fontana davanti al Castello Sforzesco”. In effetti a Milano non c’è posto migliore per lanciare le monetine.
“Altro che sanita’ a rischio, altro che fallimento. Sacconi quando parla della situazione della sanita’ piemontese non sa di cosa sta parlando e ha la memoria corta”. Cosi’ la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso replica oggi all’attacco del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ieri a Torino, nei confronti del servizio sanitario piemontese. “Nei cinque anni di governo della mia giunta – aggiunge Bresso – abbiamo azzerato il deficit sanitario di circa 1, 5 miliardi che avevamo ereditato dalla destra. E’ la destra che negli anni scorsi ha messo a rischio la sanita’ indebitandola. Sacconi sembra lo zio scemo che ogni famiglia fa uscire la domenica per portarlo a messa.Un altro socialista pentito, alla Stefania Craxi.