Mangiare cibi con alti livelli di vitamina E potrebbe alleviare i sintomi della steatosi epatica. La malattia del fegato anche nota come “fegato grasso” è causata da un’alimentazione scorretta, con troppi grassi e dall’obesità. Integrare nella dieta verdure a foglia verde, come spinaci e bietola, ma anche olio di semi – di girasole, mais, germe di grano e lino – noci, nocciole e mandorle, tutti alimenti ricchi di vitamina E, è efficace per contrastare la condizione, secondo Danny Manor, della Case Western Reserve University School of Medicine in Ohio, Stati Uniti, che ha condotto uno studio sui topi malati di steatosi epatica di origine non alcolica.
I ricercatori hanno studiato un gruppo di roditori sottoposti a una rigida privazione di vitamina E. Quando i topi venivamo alimentati con un integratore di alfa-tocoferolo – una delle forme in cui si presenta la vitamina E, indispensabile per riproduzione – si mostrava una riduzione dei sintomi.
Il “fegato grasso” deriva da un disordinato metabolismo degli acidi grassi che provocano una grave infiammazione dell’organo, spesso senza sintomi, ma causa della formazione di ulcerazioni e tessuto cicatriziale, tipici della cirrosi, che conducono ad insufficienza epatica e possono progredire causando il cancro al fegato.