marzo 6, 2014
Con una capacità di 392 megawatt, la centrale solare a concentrazione Ivanpah solar electric generating system ha iniziato a produrre e vendere energia.

La più grande centrale solare a concentrazione ha iniziato a distribuire energia elettrica ai clienti il 13 febbraio. È la Ivanpah solar electric generating system, costruita nel deserto del Mojave, in California. Con una capacità di 392 megawatt (MW), a regime fornirà energia a 140mila famiglie e permetterà di evitare l’emissione in atmosfera di 400mila tonnellate di CO2 all’anno. Come se venissero tolti 72mila veicoli dalle strade americane.
Questi i numeri che hanno fatto della centrale a concentrazione californiana la più grande del mondo:
173.500 eliostati, specchi solari in grado di seguire il percorso del sole durante tutta la giornata;
- 137 metri, l’altezza della torre centrale;
- 14 chilometri quadrati di superficie;
- 3.000 persone impiegate nella costruzione;
- 8,53 milioni di ore di lavoro complessive;
- 650 milioni di dollari (circa 475 milioni di euro) in stipendi che verranno ripagati dalla centrale nel giro di soli 30 anni.
L’impianto, i cui lavori sono cominciati nell’ottobre del 2010, è stato costruito grazie agli investimenti di tre grandi società americane: Nrg, Brightsource energy e Google. Il progetto ha ricevuto prestiti e garanzie per 1,6 miliardi di dollari (su un totale di 2,2 miliardi) dal dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.
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giugno 21, 2012
(ANSA) – ROMA, 18 GIU – Eolico meglio del solare per le aziende europee che per il futuro, nel campo del fotovoltaico, soffriranno il dominio degli operatori cinesi sul mercato globale.
A tracciare l’analisi la società di consulenza Frost & Sullivan, che formula tre previsioni per il 2012 sul mercato mondiale dell’energia e dell’ambiente.
Gli analisti rilevano che gli operatori del settore dell’ energia e dell’ambiente stanno assistendo a un fenomeno di convergenza sia all’interno del proprio comparto, sia con i settori dell’automazione industriale e dell’Ict, cui si aggiunge anche la convergenza tra il mercato energetico e quello automobilistico collegata all’introduzione di veicoli elettrici che danno slancio al mercato delle batterie e alle infrastrutture per l’immagazzinamento, la trasmissione e la distribuzione dell’energia.
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aprile 12, 2012

Il V Conto energia affossa le rinnovabili e tutta l’economia che ci gira intorno, preferendo premiare i piccoli impianti al di sotto dei 12 kW per cui non è necessaria neanche l’iscrizione al registro del GSE. Lo avevamo sospettato qualche giorno fa. Come risposta è stata indetta la manifestazione contro il governo proprio per il 18 aprile alle 11 a Piazza Montecitorio mentre dopo qualche giorno le 30 associazioni delle rinnovabili stanno progettando gli Stati generali del settore contro il taglio agli incentivi probabilmente da luglio (ma potrebbe anche essere spostato al prossimo ottobre). I tagli sono consistenti: si va per impianti più grandi da 170/208 euro al MWh a 122/189; mentre per l’eolico si passa da 148 a 124 euro per MWh.
Dunque il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera – di concerto col Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini e dell’Agricoltura, Mario Catania ha varato i due schemi di decreti ministeriali in materia di energie rinnovabili che servono a definire i nuovi incentivi per l’energia fotovoltaica (Quinto Conto Energia) e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas). Attualmente i due provvedimenti sono all’esame dell’Autorità dell’Energia e della Conferenza Stato-Regioni.
Come spiega bene Guida Finestra:
Tra le novità anche la richiesta di iscrizione degli impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 12 Kw agli appositi registri del Gse nei limiti di quantitativi predeterminati di potenza annua, con un criterio di priorità a favore delle installazioni sugli edifici. Sul versante delle altre fonti non rinnovabili, la novità sarà che gli impianti oltre i 5 Mw (soglia che sale a 20 per l’idroelettrico e il geotermico) accederanno agli incentivi tramite aste al ribasso nei limiti di quantitativi predeterminati di potenza annua, mentre quelle di potenza compresa tra i 50 Kw e i 5 Mw avranno accesso alle tariffe previa iscrizione ad appositi registri del Gse. Obiettivo della misura è quello di controllare la potenza annua installata producendo una riduzione di spesa di circa 3 miliardi di euro all’anno.
Continua a leggere: Fotovoltaico, il V Conto energia Clini-Passera-Catania affossa le rinnovabili
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aprile 1, 2012
Il 26,6 % dei consumi elettrici in Italia è coperto dalle fonti rinnovabili
Secondo l’ultimo rapporto Comuni Rinnovabili di Legambiente, nel 2011 gli impianti da fonti rinnovabili nel territorio italiano sono aumentati in maniera impressionante e sono presenti in oltre il 95% dei Comuni. Il 26,6 % dei consumi elettrici in Italia è coperto dalle fonti rinnovabili.
La crescita dei Comuni dotati di impianti di grande e piccola taglia è stata costante nel tempo: erano 6.993 nel 2010, 3.190 nel 2008. Ma il dato più interessante che emerge dallo studio di quest’anno è la diffusione ampia e reticolare, sull’intero territorio nazionale, di tutte le fonti, dal solare all’eolico, dalle biomasse alla geotermia, all’idroelettrico. Si tratta di un modello distributivo che è l’esatto opposto di quello che è stato costruito intorno alle fonti fossili, ai grandi impianti e agli oligopoli.
“La diffusione delle fonti rinnovabili sta cambiando lo scenario energetico nel nostro Paese con una velocità e dei risultati impensabili solo pochi anni fa. Grazie a questi impianti abbiamo ridotto le importazioni di fonti fossili e la produzione da impianti inquinanti. Ora è il momento di dare certezze a questa prospettiva, puntando su un modello sempre più efficiente, distribuito, rinnovabile”.
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marzo 29, 2012
Comuni rinnovabili, 400mila impianti in 7.986 citta’
Nel 2011 boom degli impianti da fonti rinnovabili sul territorio italiano, oltre 400 mila, con una diffusione in oltre il 95% dei Comuni. Cresce fortemente anche la produzione di energia pulita, che ha contribuito lo scorso anno per il 26,6% dei consumi elettrici.
Questa la fotografia dell’energia verde in Italia scattata dal rapporto Comuni Rinnovabili 2012 di Legambiente, realizzato con il contributo di Gestore servizi energetici (Gse) e Sorgenia e presentato a Roma nella sede del Gse.
In particolare, secondo il rapporto, dal 2000 a oggi 32 Terawattora (TWh) da fonti rinnovabili si sono aggiunti al contributo dei ‘vecchi’ impianti idroelettrici e geotermici, grazie a oltre 400mila impianti di grande e piccola taglia, elettrici e termici, che da nord a sud, dalle aree interne ai grandi centri e con un interessante e articolato mix di produzione da fonti differenti ”rappresentano oggi un caposaldo del bilancio energetico italiano”.
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marzo 11, 2012
ROMA – Energia solare ed eolica hanno fatto dei passi da gigante negli ultimi due anni in Europa, e sono sulla buona strada per centrare gli obiettivi per il 2020.
Lo afferma il rapporto Strategic Energy Technologies review appena pubblicato dal Joint Research Centre della Commissione Europea. Il documento fa il punto sulle 15 principali tecnologie ‘verdi’ per la produzione di energia: ”Confrontando i numeri con quelli della review del 2009 emerge una grande ascesa di energia eolica e fotovoltaica – si legge nell’introduzione – a livello globale invece l’idroelettrico rimane la tecnologia piu’ usata, e copre l’88% dell’elettricita’ generata da fonti rinnovabili”. Per quanto riguarda l’eolico il rapporto parla di una crescita del 29% in Ue tra il 2008 e il 2010 per un totale di 84,3 GW, che rappresentano una quota molto importante dei 200 GW installati nel mondo. Ancora migliori le cifre del fotovoltaico, quasi triplicato nel mondo dai 14 Gigawatt del 2008 ai 39 del 2010, e con una proiezione per la fine del 2011 di 70 GW: ”L’Unione Europea, con quasi 30 GW – spiega il rapporto – e’ sulla buona strada verso l’obiettivo di 84 GW entro il 2020”. Fra le altre tecnologie ‘interessanti’ il documento indica il solare a concentrazione, che si avvia a superare i 2,5 GW nel 2013, mentre per biocarburanti e biomasse il traguardo gia’ raggiunto di 100 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio potra’ essere superato solo in presenza di nuovi criteri di sostenibilita’ per aumentare l’accettazione da parte dei dei consumatori. Anche in Europa, come nel resto del mondo, e’ l’ energia idroelettrica la principale fonte ‘verde’, con l’11,6% della produzione totale di elettricita’.
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gennaio 27, 2012
In un commento al post di ieri sul traffico inutile, provvisoriamente spazzato via dal blocco dei tir e del timore collettivo di restare senza benzina, Luigi auspica: “Pannelli solari che caricano batterie per auto. Niente più puzza di gasolio in giro, aria pulita e soddisfazione personale!”
Sì, ma quale superficie di pannelli solari è necessaria per alimentare un’auto elettrica? Ho provato a cercare un po’, e la risposta è arrivata. Continua a leggere→
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gennaio 24, 2012
Onu lancia anno mondiale energia sosternibile, obiettivo risorsa low cost
Una persona su cinque nel mondo non ha accesso all’elettricita’ e il doppio, cioe’ tre miliardi di persone, usa legna, carbone o scarti di animali per cucinare e riscaldarsi. Ecco perche’ il 2012 e’ stato battezzato dall’Onu come l’anno internazionale dell’energia sostenibile, per promuovere un uso della risorsa piu’ efficiente e low cost, finalmente accessibile a tutti.
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aprile 8, 2011
La prossima settimana potrebbe essere approvato il tanto attesto decreto attuativo sul Quanto Conto Energia. Infatti, come abbiamo visto, il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia ha assicurato che entro la prossima settimana la bozza verrà discussa dal Consiglio dei ministri “vista la rilevanza della materia”. Nel frattempo, però, al Governo sono arrivate altre proposte e commenti sulla bozza tra cui quella, resa nota l’altro ieri, di ANIE/GIFI, e quella di Assolare. Tuttavia sul fronte delle associazioni, sulla loro rappresentatività e sull’ operato del Governo nel rapportarsi con esse, sono sorte nuove polemiche.
Il problema è che le associazioni rappresentative della maggior parte del sistema fotovoltaico italiano si stanno vedendo escluse dai tavoli di trattative e moltissime non sono state chiamate a nessun confronto sulla bozza che dovrebbe essere inoltrata alla Conferenza Stato Regioni della prossima settimana.
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marzo 27, 2011
Mentre qui in Italia continuano le incertezze legate all’incentivazione del fotovoltaico, da tutt’altra parte arrivano notizie in netta controtendenza. Il Governo del Regno Unito infatti ha recentemente approvato l’introduzione di un Conto Energia per il solare termico, insieme a biomasse, geotermia e pompe di calore. Si tratta di un’iniziativa per il momento unica al mondo, dato che ad essere finanziata con una tariffa incentivante non sarà una fonte di produzione elettrica bensì di calore.
Il “Renewable Heat Incentive”, questo il nome del decreto che entrerà in vigore già da quest’anno per le industrie e il settore commerciale e dall’ottobre 2012 per le residenze di civile abitazione, avrà una durata di 20 anni è garantirà una remunerazione agli impianti che producono calore con le fonti di energia che abbiamo precedentemente citato.
Il Dipartimento per l’Energia e i Cambiamenti Climatici del Regno Unito, oltre alle inevitabili ricadute occupazionali, stima che si innescherà un businnes di investimenti di circa 4,5 miliardi di sterline e prevede che l’iniziativa porterà circa 13.000 nuovi impianti nell’industria e 110.000 nel settore pubblico e in quello commerciale, moltiplicando per sette, da qui al 2014, le installazioni di queste forme di energia termica.
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