
Con lo smantellamento e la bonifica dei siti nucleari in Italia è possibile creare 12mila nuovi posti di lavoro in 15 anni, con risorse per 1,7 miliardi di euro. Lo ha detto l’amministratore delegato di Sogin (società che si occupa di decommissioning, cioé dello smantellamento), Giuseppe Nucci, presentando con il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli, un rapporto sull’impatto economico e occupazionale della bonifica dei siti nucleari in Italia e nel mondo.
Sogin stima un totale di 6,5 miliardi per completare la bonifica ambientale delle quattro centrali nucleari italiane, dei quattro impianti del ciclo del combustibile e per realizzare il Parco Tecnologico, che comprende il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, di cui 1,7 miliardi servono per le sole attività di smantellamento. Per la copertura dei costi per la bonifica dei siti nucleari, ha spiegato Tabarelli, la spesa media annua di una famiglia tipo é di circa 2 euro attraverso la bolletta elettrica, un valore quasi 4 volte inferiore rispetto a 8 anni fa. Attualmente, nel mondo sono già stati fermati 140 reattori nucleari.