Governo, Civati: “Voterei no ma non voglio lasciare il Pd“. La vignetta per il manifesto.
Scrive Cecilia: –Non è stato possibile ma se fosse stato possibile io oggi all’incontro dei civatiani avrei detto questo: “RITA E LE ALTRE.”
“Rita è un’operaia. Non è particolarmente colta né politicizzata. Rita guida le sue compagne di lavoro in uno storico sciopero che porterà al riconoscimento della parità salariale per le donne. Rita deve convincere i delegati, tutti maschi, al congresso sindacale ad appoggiare le loro rivendicazioni. Gli operai maschi sono arrabbiati e stanno chiedendo alle donne di rientrare a lavoro perché la loro protesta ha portato la Ford a chiudere gli stabilimenti ricattando il governo con la minaccia della delocalizzazione e della perdita di centinaia di posti di lavoro, in fondo la parità salariale non sembra un diritto così imprescindibile di fronte ad tale una catastrofe. Rita prende la parola al congresso dicendo semplicemente che appoggiare la loro causa, combattere per questo diritto è giusto. Non è tattico, opportuno, strategico è solo GIUSTO. Da quando in Italia abbiamo smesso di fare le cose giuste a favore di quelle opportune? Da troppo. Ricominciamo da questa opportunità: non votiamo la fiducia a questo governo perché è GIUSTO per le motivazioni che tutti conosciamo bene ed anche perché a furia di scegliere il male minore ci stiamo scordando che ogni volta comunque scegliamo un male. Per il dopo, qualsiasi dopo ci aspetti (che ci buttino fuori, che usciamo noi ecc.), basterà tenersi stretti e non avere paura.”–
Pippo Voltaire.
Gramsci vota Brunetta.
Ancora su Renzi e le primarie del Pd. La vignetta è per il manifesto di oggi.
Congresso e altre storie.
La vignetta di oggi per il manifesto.
Scrive Paola su Facebook: “Che tristezza, mi deprimono anche, per la verità, quelli che gongolano di fronte allo sfacelo: è la democrazia che ci rimette se la sinistra va a puttane, oltre agli elettori delusi. Una marea di gente che non saprà sentirsi rappresentata, e che se andrà a votare cercherà il meno peggio. Un sacco di giovani che non sanno da che parte girarsi. Direi che in ogni caso c’è poco da tirar fuori le bandiere e i tric e trac“.
381.
Trecentottantuno lavoratori tessili morti a Dacca nel crollo di un palazzo di 8 piani.
Una Sinistra normale ed il M5S dovrebbero occuparsi anche di questo. Si ricomincia guardando oltre il proprio ombelico. Non è sensibilità, è egoismo a ben vedere. Aumentare i diritti conviene a tutti. Il diritto di avere diritti, appunto.
Amartya Sen: “L’austerità sta trascinando l’Europa nel baratro.”
Indiano d’origine “prestato” a Harvard, Amartya Sen, 76 anni, Nobel per l’Economia nel 1998, è una delle massime teste pensanti del nostro presente. Guru liberal, raro esemplare di filosofo-economista, in questa intervista comparsa sul “Giornale” non lesina scudisciate contro la costruzione dell’euro e il vangelo dell’austerity. Criticando anche la sinistra italiana: non pervenuta.
Comunisti in piazza contro il governo: “Vendola e Di Pietro, uniamoci”
Almeno 40mila persone ha aderito alla manifestazione organizzata oggi a Roma dalla Federazione della Sinistra. Un corteo che sta attraverso le strade del centro contro il governo Monti e le politiche dell’Unione Europea. Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e altri movimenti hanno convocato una manifestazione nazionale da piazza della Repubblica al Colosseo. Presenti i segretari del Prc, Paolo Ferrero, e del Pdci, Oliviero Diliberto, ma anche rappresentanti dell’Italia dei Valori e di Sinistra Ecologia Libertà. Fra i manifestanti predominano le bandiere rosse ma significativa anche la presenza dei No Tav, di rappresentanti dei sindacati di base e dei movimenti per la difesa dei beni comuni. Per questo chiamiamo tutte le forze della sinistra all’unità, perché soltanto così si può mandare a casa questo Governo. E’ necessario anche che a battere un colpo sia il sindacato: siamo l’unico Paese d’Europa dove di fronte alle politiche antipopolari non c’è stato uno sciopero generale”. Per Ferrero il governo se ne deve andare e nella sua battaglia la sinistra non deve temere il successo di forze come quella di Beppe Grillo, “perché il centro dell’antipolitica è il governo Monti non Grillo. Il nostro compito è quello di organizzare un movimento di massa contro il governo, siamo impegnati su questo e per questo chiamiamo all’unità le forze della sinistra. Bisogna smettere di inseguire il Pd, che a sua volta insegue l’Udc… Soltanto dall’opposizione al governo può venir fuori una alternativa, non da altro”. Secondo Ferrero “il mestiere della sinistra è oggi quello di costruire l’opposizione, cosa succederà nelle prossime elezioni dipenderà da quanta opposizione sociale e di sinistra ci sarà a questo Governo. Se arriveremo alle elezioni sulla base di un movimento di massa sarà una buona cosa”.