Posts tagged ‘Rom’

aprile 14, 2021

I rom e sinti rubano i bambini?

Di Santino Spinelli

Lo sanno tutti ormai. È una verità acquisita. Un dato incontrovertibile per i razzisti e per coloro che sanno tutto su tutti e soprattutto sugli odiati “zingari” sporchi, brutti e cattivi, nomadi che non si vogliono integrare nella società civile. Fra tutti questi stereotipi quello di sottrarre i minori alle proprie famiglie è il più grave e inaccettabile. I rom e sinti non sono mai stati nomadi per cultura ma la mobilità è sempre stata coatta e figlia di persecuzioni disumane non rilevate dagli storici ufficiali e di corte. Ecco allora campagne mediatiche ben preparate e reiterate al momento giusto. Tutto pianificato e tutto prestabilito come sempre, come ovunque. Comunicazione a senso unico e senza contraddittorio. Tutti devono sapere che i rom e sinti rubano i bambini, un allarme da lanciare per prevenire e per creare diffidenza e odio verso gli irriducibili “zingari” che meritano di essere trattati come una categoria speciale di persone e non come comuni esseri umani. Su qualcuno va pur riversato le frustrazioni collettive e il malcontento dovuto a problemi irrisolti di politici mediocri e corrotti. Le monarchie e gli imperi li hanno sempre perseguitati per la loro “diversità ” i regimi totalitari hanno cercato di annientarli fisicamente e sradicarli dalla faccia della terra. Oltre mezzo milione di rom e sinti sterminati dai nazi-fascisti ma questo sui libri di storia conta poco, meglio tacere e non evidenziarlo perché potrebbe far scaturire una solidarietà umana che non sa da fare. Nell’Europa civile e democratica sono i più odiati senza che nessuno conosca realmente gli aspetti storici, culturali, antropologici, linguistici, gastronomici e letterari di questa minoranza etnica. Ma tutti pensano di sapere tutto. Odio e rancore ad occhi chiusi. Basta la parola e la verità dei politici di parte o dei mass media compiacenti. La televisione è la nuova Bibbia. I sondaggi parlano chiaro nessuno vuole i rom e sinti e nessuno li ama. Ma cosa c’è realmente dietro questa avversione senza tempo? Perché tanto odio?L’Europa stessa stanzia milioni e milioni di euro in nome e per conto dei rom e sinti ai quali arriva solo becero assistenzialismo e segregazione razziale come i campi nomadi e quartieri ghetti. Una sorta di neocolonialismo autoreferenziale dove ci guadagnano tutti tranne rom e sinti. Una vera e propria industria attorno al mondo rom e sinto. Tutti tacciono verso questo vergognoso sfruttamento.La vicenda della Pipitone e il clamore mediatico di questi giorni si traduce in propaganda e in odio razziale contro una minoranza inerme che alimenta un’avversione atavica, puntualmente reiterata. La faccenda va avanti da secoli disumanamente. Il razzismo puro si raggiunge attraverso la mistificazione della realtà. Lo facevamo i nazifascisti e tutti i regimi totalitari. Ciò che è grave è che siamo in un regime democratico che dovrebbe tutelare le minoranze etniche e non discriminarle. Nessuna istituzione si eleva per condannare questo sciacallaggio mediatico vergognoso e incivile che mette alla berlina un’intera popolazione facendola passare per ciò che non è e favorendo l’odio e la diffidenza. Far passare i rom e sinti come coloro che rubano i bambini senza che MAI un solo caso sia stato realmente verificato o condannato dalla Magistratura dovrebbe far riflettere molto. I rom e sinti hanno tanti figli e non sanno cosa farsene dei figli degli altri e hanno il valore della famiglia come pochi. Le scomparse dei bambini riguardano quasi sempre beghe familiari interne come le vicende dei fratelli di Gravina e della Celentano ci hanno chiarito. Ai rom e sinti non si chiede mai scusa quando la verità viene a galla e resta la fantomatica fake news che i rom e sinti rubano i bambini, così come i comunisti addirittura mangiano i bambini. Guai a toccare i bambini in una società maggioritaria in cui i pedofili sono al massimo delle loro potenzialità e in una società che esprime soggetti che fanno turismo sessuale con i bambini. Contraddizione in essere con accettazione passiva. Nessuna reale guerra mediatica reiterata contro i pedofili. Guai però a toccare i bambini se sono gli “altri” soprattutto se odiati. Guerre mediatiche e silenzi istituzionali conniventi. Su rom e sinti oggi come in passato si può fare tutto e dire di tutto, anche e soprattutto le bugie più repulsive. Sono però tutte verità che l’opinione pubblica deve acquisire. Polpette avvelenate da ingurgidire a senso unico. Nessun intellettuale si indigna, nessuna voce a favore di una minoranza etnica inerme ed innocente. Tutto tace. Il silenzio è connivenza. Nell’era della comunicazione la più grande delle mistificazioni. Tutti ci credono: i rom e sinti rubano i bambini, anche se i fatti e i dati sono incontrovertibili, tutti ci credono, tutti devono crederci, tutti vogliono crederci. Questa la verità. I giornalisti che spacciano fake news dovrebbero essere arrestati. Le trasmissioni che incitano all’odio e alla discriminazione dovrebbero essere chiuse. Io personalmente combatto e ho insegnato ai miei figli a combattere queste ingiustizie e questa criminale discriminazione su base etnica. Meditate gente, meditate.

luglio 29, 2018

Alzare l’asticella.

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ottobre 17, 2013

Leonarda Dibrani, 15 anni, fa vergognare la Francia socialista. Ma anche noi!

Leonarda Dibrani, 15 anni, fa vergognare la Francia socialista. Ma anche noi

Leonarda Dibrani, 15 anni, è l’adolescente raggiunta dagli agenti di polizia mentre si trovava sul bus della gita scolastica insieme ai suoi compagni, per provvedere immediatamente alla sua espulsione dalla Francia: colpevole di non avere il permesso di soggiorno in regola, come del resto tutto la sua famiglia rom kosovara. Abitavano da tre anni in Francia e Leonarda frequentava regolarmente la scuola. Ora la sinistra d’oltralpe si vergogna, ma noi non possiamo fare a meno di rilevare la velenosa trasversalità della cultura securitaria della discriminazione. Ieri abbiamo ricordato il settantesimo anniversario della deportazione degli ebrei del ghetto di Roma. Restiamo allibiti di fronte ai negazionisti e ai difensori di un vecchio criminale nazista responsabile della fucilazione di 335 innocenti. Ci vergogniamo dei respingimenti in mare nel Canale di Sicilia. Ma nella prassi quotidiana operazioni come l’espulsione dell’”irregolare” quindicenne rientrano nella normalità. Prassi consolidata. Alla quale finiamo per abituarci.(Gad Lerner)

aprile 9, 2013

I Roma alle primarie.

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Presunti voti di scambio alle primarie Pd a Roma e accuse di razzismo alla contestazione.

aprile 7, 2013

Exit poll primarie sindaco, Marino avanti.

Secondo i primi rilevamenti Tecnè il senatore-chirurgo è in testa, seguito da David Sassoli con il 24-28%. Terzo, Paolo Gentiloni con l’8-12%. A metà pomeriggio per il post della renziana Alicata: “Le solite incredibili file di nomadi che con le primarie si scoprono appassionatissimi di politica: sono voti comprati”. E il centrodestra si scatena. La replica di “Roma bene comune”: “Gli immigrati residenti sono cittadini della capitale quindi votano”

Exit poll primarie sindaco, Marino avanti  Ma c'è chi denuncia: "File di rom, voti comprati"

Ignazio Marino sfonda quota 50%, si assesta tra il 54 e il 58% e doppia David Sassoli, fermo tra il 24 e il 28%. Molto più indietro Paolo Gentiloni, tra l’8 e il 12%. È la prima fotografia dei risultati delle primarie per il sindaco di Roma a seggi appena chiusi, fornita dagli exit poll realizzati durante la giornata dalla società Tecné.
Secondo questi sondaggi, toccherebbe dunque al senatore-chirurgo sfidare alle Comunali del 26 e 27 maggio il sindaco uscente Gianni Alemanno, il grillino Marcello De Vito, l’imprenditore Alfio Marchin, l’indipendente di sinistra Sandro Medici.

Gli altri 3 sfidanti alle consultazioni del centrosinistra si fermano a percentuali molto più basse: tra il 3 e il 6% per Gemma Azuni (Sel), tra il 2 e il 4 per l’ex assessore provinciale Patrizia Prestipino e tra l’1 e il 3% per il giovane del Psi Mattia Di Tommaso.

Secondo Carlo Buttaroni, direttore di Tecné, gli exit poll di oggi sono «un procedimento sperimentale: invitiamo a valutare con estrema cautela i risultati poiché saranno solo i risultati ufficiali  dello scrutinio  a validare la metodologia utilizzata».

gennaio 27, 2013

Un grande Moni Ovadia.



Moni Ovadia, scrittore e attore

Moni Ovadia, scrittore e attore

Come ogni anno il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria per commemorare le vittime del nazismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati. Lo scrittore, compositore, attore e drammaturgo Moni Ovadia critica, però, il modo in cui viene ricordata questa giornata: “Nel nel corso del tempo ha assunto tratti molti retorici e anche di falsa coscienza”. Moni Ovadia ha poi aggiunto che “la Giornata della Memoria non deve essere un’occasione per manifestare la falsa coscienza e non può essere usata in modo strumentale. Ci deve ricordare la tragedia universale della violenza contro l’uomo e non solo contro gli ebrei. Se non riscopriamo questo aspetto, la Giornata della Memoria si indebolirà progressivamente e perderà il suo grande, immenso valore”.

“Certi politici italiani disinvolti vanno ad Auschwitz definendosi israeliani. Perchè non ricordano con la stessa enfasi anche i rom dal momento che ne furono sterminati 500mila? E perchè non solidarizzano con i portatori di handicap visto che ne furono uccisi 300mila? Primo Levi – ricorda Ovadia- non ha scritto ‘Se questo è un ebreo’, ma ‘Se questo è un uomo’”.

“Ovadi ha poi voluto aggiungere: “Io sono ebreo e ho il dovere di ricordare ciò che ha subito la mia gente. Ma proprio perchè questo è stato un massacro di esseri umani, tra cui ebrei, rom e antifascisti, si devono ricordare tutti, soprattutto quelli piu’ scomodi. Ora e’ diventato molto di moda, in Occidente, fare i carini con gli ebrei ma non con i rom. Dobbiamo ricordare – ribadisce Ovadia- tutti i popoli che hanno subito violenza. In questo senso, il destino degli ebrei vale per quello di tutte le minoranze”.

gennaio 9, 2013

Una notizia che non si vorrebbe mai leggere.

Nomadi, muore bimbo di 5 mesi Viveva nel campo di via Candoni Un campo nomadi

Tragedia questa mattina nel campo nomadi di via Candoni, in zona Magliana, a Roma. Un bimbo di 5 mesi è morto, sembra per problemi cardiaci. A soccorrere il piccolo è stata una volante della polizia presente nell’insediamento per svolgere alcuni controlli. Gli agenti hanno subito notato il bimbo, tenuto in braccio, in gravi condizioni e, attorno a lui, persone che piangevano.

Il 118, contattato per intervenire, ha consigliato ai poliziotti, viste le gravi condizioni, di portare il bimbo direttamente all’ospedale Bambino Gesù dove, qualche ora dopo l’arrivo, è morto.

gennaio 28, 2012

Giornata della memoria.


Premiata Ditta Memoria Umana. Affidabilità e competenza.
La giornata della Memoria. Qui altre vignette passate.

dicembre 13, 2011

Razzisti o teste di cazzo? Razzisti!

A Torino: “Si va alla Continassa a cacciare gli zingari. Bruciamo tutto“.  Hanno distrutto un campo Rom, però la notizia è già morta. Come l’informazione.

febbraio 9, 2011

E’ più facile educare un cane!

“E’ più facile educare un cane di un rom”: è quanto ha detto la portavoce milanese di Futuro e Libertà, Tiziana Maiolo, a Radio 24. “I cagnolini e i bambini si possono educare – ha detto – e per i rom è più facile educare il mio cagnolino. I bambini sono come i cani: li puoi educare. Quelli fanno la pipì sui muri: il mio cagnolino non fa la pipì sui muri!”. La Maiolo ha poi commentato le parole del presidente della Repubblica: “Il presidente Napolitano ha sbagliato perché ha parlato senza cognizione di causa: ha detto che devono avere una casa. E perché gli italiani no? Quelli ci odiano e ci vedono solo come possibilità per sfruttarci o rubarci qualcosa e noi gli diamo la casa. Ma l’italiano che non ha una casa cosa dovrebbe dire?”.