Senza altre parole.
Come se fosse tutto normale.
Berlusconi viene condannato, anche in secondo grado, il governo viene fatto dal PD e da un PDL pieno di condannati. La cassazione fissa l’udienza di discussione del ricorso presentato dai difensori del Cavaliere ed il PDl insorge. Grillo e un parte del PD vogliono far decadere Berlusconi dalla carica di senatore per una legge sul conflitto di interessi mai applicata e il PD propone un disegno di legge per salvarlo. In tutto questo restituiscono la moglie di un oppositore al regime sanguinario cazaco perchè il presidente è amico di berlusconi, che se la ride. Alfano e la ministra già radicale fanno finta di nulla. Infine Calderoli definisce la ministra Kienge un orango. Su tutti Epifani da un parte e Napolitano dall’altra fanno i pompieri. Quanto ancora dovremo scendere in basso? Ci stiamo abituando ad ogni schifezza, mentre gli operai continuano ad essere licenziati, la P e M aziende continuano a fallire e tutto è fermo in attesa delle elezioni tedesche. Questa la chiamano libertà, democrazia, senso di responsabilità? Vorrei uscire da questo incubo ma non mi è possibile.
Una grande Lega Nord.
Ma quale “flop“. Ma quale “disfatta“. Ma quale “dis-integrazione” elettorale. Ok, alle amministrative di domenica e lunedì la Lega Nord avrà pure perso un elettore su due – fallimento annunciato da tutti i media nazionali – ma in realtà è stato un successone. Basta andare a pagina 5 del quotidiano La Padania, edizione di martedì: il partito guidato da Roberto Maroni “conferma un legame privilegiato con il proprio territorio“. Il carroccio ha spaccato praticamente ovunque. Si parte con la Lombardia. “La Lega è andata bene” nientepopodimeno che a “Castelcovati” e “Venegono Superiore“. Un “record” – scrivono proprio “record“! – ad “Agnosine“. Ottimi risultati anche in Piemonte: sindaci eletti ovunque (due), conquistate le roccaforti di “San Germano Vercellese” e “Caresana“. In Veneto grandi prestazioni a “Motta di Livenza“, “Nervesa della Battaglia” e “Moriago della Battaglia“. C’è addirittura stato – cito testualmente – un “boom di voti” a “San Mauro di Saline“.
grazie a Longo di Repubblica per lo spunto –