Posts tagged ‘RNA’

marzo 26, 2013

Scoperto codice universale per la produzione di proteine: la stele di rosetta della biologia cellulare.

Scoperta la ‘‘ delle : non ha più segreti il processo che permette di produrre i mattoni della vita, sia negli organismi più semplici come i , sia in quelli più complessi come l’uomo.trascrizione 300x300 Scoperto codice universale per la produzione di proteine: la stele di rosetta della biologia cellulare Il risultato, pubblicato su Nature Communications, si deve ai ricercatori delle università di Sheffield e di Harvard, e apre la strada a nuove terapie per i disturbi del movimento, le e il .
Lo studio rivela per la prima volta i dettagli del complesso meccanismo che all’interno della cellula regola il dello ‘stampo’ necessario alla fabbricazione delle , ovvero la molecola di (). Una volta prodotto nel della cellula a partire dalle informazioni contenute nei geni del Dna, l’ deve infatti essere trasferito nel , dove viene usato come stampo per la produzione delle in una specie di catena di montaggio costituita dai .

Grazie a questa nuova ricerca, è stato possibile scoprire che il passaggio dal al è regolato da un complesso sistema di chiamato Trex, che consegna il passaporto alle di pronte per il viaggio perché complete e promosse ai test di controllo qualità nel . Il vero e proprio è poi affidato alla proteina Nxf1, che attraversa la ‘dogana’ della membrana nucleare.http://www.liquidarea.com/2012/08/scoperto-codice-universale-per-la-produzione-di-proteine-la-stele-di-rosetta-della-biologia-cellulare/

dicembre 24, 2012

Sclerosi Laterale Amiotrofica: scoperto un meccanismo biologico determinante.

luglio 31, 2012

AIDS: trapianto di midollo eradica il virus in altri due pazienti.

trapianto_midollo

 Timothy Brown, l’uomo ribattezzato ‘paziente Berlino’ guarito dall’Hiv dopo un trapianto di midollo, non è più solo. Alla 19esima Conferenza internazionale sull’Aids che si chiude oggi a Washington,…

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Maggio 22, 2012

Il ruolo particolare dell’RNA che influenza migliaia di geni.

Identificata una “quinta” dell’ che potrebbe cambiare completamente i modelli di . Si tratta di una forma modificata di , la molecola deputata alla trascrizione dell’informazione genetica contenuta nel DNA, ottenuta con la metilazione. I meccanismi epigenetici di regolazione sono quindi da estendere all’.

Se le scoperte della genetica hanno segnato la seconda metà del XX secolo, altrettanto promette di fare nel XXI l’, lo studio delle modificazioni del DNA che consentono di regolare l’ dei geni in modo opportuno, che appare ormai un territorio scientifico ancora in gran parte inesplorato, ma molto promettente e ricco di sorprese.

L’ultima in ordine di tempo è riportata sulla rivista “Cell” a firma di un gruppo di ricercatori del Weill Cornell Medical College di New York che hanno scoperto che lo stesso tipo di meccanismi che producono modificazioni al comportamento del DNA si possono osservare per l’. Addirittura, gli autori ritengono che le loro scoperte siano tali da rivoluzionare il nostro modello dell’ .

In particolare, si è scoperto che l’ () viene spesso modificato dal legame della adenina a un gruppo metile, secondo il processo noto come metilazione, che rappresenta il cardine dei meccanismi epigenetici che riguardano il DNA.

marzo 13, 2012

La latenza del virus HIV viene stanata da un farmaco usato per trattare alcuni tipi di linfoma.

Un team di ricercatori della University of North Carolina a Chapel Hill ha scovato con successo una infezione da latente attraverso un farmaco usato per trattare alcuni tipi di . Fornire nuove strategie per scoprire la forma latente di nel e’ fondamentale per trovare una cura per l’. I risultati dello studio sono stati presentati alla conferenza “Retroviruses and Opportunistic Infections” di Seattle. Le attuali terapie antiretrovirali riescono in modo molto efficace a controllare i livelli di presenza del ma non riescono ad eliminarlo completamente dalle cellule e dai tessuti infettati.

Il nuovo studio e’ il primo a mostrare il meccanismo biologico che mantiene latente il e lo rende irraggiungibile dalle attuali terapie antivirali, offrendo una nuova speranza per una strategia di sradicamento completo dell’. L’indagine ha coinvolto sei uomini con infezione da clinicamente trattati con farmaci anti-. Ai pazienti e’ stato somministrato , un farmaco oncologico. e’ riuscito ad attaccare anche gli enzimi nascosti dell’ in alcune cellule specifiche del che il utilizza per replicarsi (+ T). A poche ore dall’assunzione del farmaco, tutti i pazienti hanno avuto un aumento significativo dell’ dell’ in queste cellule, la prova che il e’ stato costretto ad uscire dal suo nascondiglio. E’ la prima volta che si trova un modo per trattare specificamente la latenza virale, il primo passo, secondo il team di scienziati coinvolti nella ricerca, verso la cura dell’infezione da .

febbraio 12, 2012

Contraccezione e tumori, causalità e casualità.

La legatura delle tube di FalloppioLa legatura delle

(Aduc ) Ogni metodo contraccettivo puo’ avere le sue conseguenze sulla della donna, proteggendo da alcuni , ma aumentando il rischio di ammalarsi di altri. Sotto la lente di ingrandimento tre sistemi: la pillola, la spirale e la legatura delle (sterilizzazione tubarica). L’equipe del Dr. Xiao-Ou Shu del Vanderbilt University Medical Center di Nashville, Tennessee, ha studiato 66.661 donne cinesi tra i 40 e i 70 anni per capire la connessione fra i tre metodi contraccettivi e una serie di .

gennaio 21, 2012

Glioblastoma: una esaustiva ricerca sul suo sviluppo e progressione.

La maggior parte delle ricerche sullo sviluppo del , un al cervello con prognosi infausta, si e’ finora concentrata sulla , ma ora gli scienziati suggeriscono che anche la fase della regolazione post-trascrizionale potrebbe essere altrettanto importante, se non addirittura piu’ decisiva.

 

In un articolo pubblicato sulla rivista Molecular Cancer Research, organo dell’American Association for Cancer Research, un gruppo di scienziati guidati da Luiz O. F. Penalva, docente presso il Dipartimento di biologia cellulare e strutturale dell’Health Science Center di San Antonio – Universita’ del Texas, ha illustrato come la connessione tra due proteine di ( e Hur) possono avere importanti conseguenze per il . “Si tratta di una scoperta assolutamente nuova rispetto a quello che finora potevamo soltanto immaginare a proposito di quel che sapevamo del ”, ha detto Penalva. “La maggior parte di cio’ che sappiamo dalle ricerche sinora condotte su questa patologia, infatti, si limita alla genica. Ma ora abbiamo dimostrato che ci sono anche altri processi regolativi che prescindono dalla e che, ciononostante, contribuiscono alla formazione del ”. Le proteine di costituiscono la chiave di tutti i processi cellulari, dallo splicing alla traduzione. Le modifiche che interessano sia la loro funzione sia la loro espressione, possono avere conseguenze drammatiche per la produzione di proteine e condurre a stati patologici, tra cui il cancro.

marzo 26, 2011

Ecco come i geni imitano Facebook.

I interferiscono gli uni con gli altri allo stesso modo in cui il social network suggerisce amici, è quanto afferma una ricerca pubblicata sulla versione online di Nature Methods. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto (“Developmental molecular pathways in Drosophila as a model for human cancer”), che è sostenuto con 3 milioni di euro nell’ambito del tema “Salute” del Settimo programma quadro (7° PQ) dell’UE. riunisce esperti provenienti da Germania, Spagna, Ungheria, Austria e Regno Unito.

Gli scienziati del Laboratorio europeo di biologia molecolare (EMBL) e del Centro tedesco per la ricerca sul (DKFZ) a Heidelberg, in Germania, hanno sviluppato un metodo per scoprire gli effetti combinati dei . Il metodo dovrebbe aiutare gli scienziati a capire come diversi possono amplificare, annullare o mascherare gli effetti gli uni degli altri.

Se due persone hanno molti amici in comune su , ci sono possibilità che queste due persone si conoscano tra di loro – anche se non sono amici su , hanno commentato gli scienziati a capo del progetto Wolfgang Huber dell’EMBL e Michael Boutros del DKFZ. Allo stesso modo – hanno spiegato – i che hanno profili simili di interazione genetica hanno probabilità di influenzare gli effetti l’uno dell’altro. Secondo il dott. Huber e il prof. Boutros, usando il loro nuovo metodo gli scienziati possono adesso suggerire tali “amici”, cioè i che hanno probabilità di influenzare gli stessi processi cellulari. A lungo termine questo potrebbe aiutare a prevedere i risultati ottenuti nei pazienti e adattare le cure per malattie come il , spiegano i ricercatori del team.

dicembre 16, 2010

Raggi UV: il meccanismo di difesa del DNA

L’effetto della luce del Sole sulla nostra pelle spesso aiuta le persone a sentirsi sane e felici ma, mentre l’abbronzatura può essere un effetto desiderato, esso può anche avviare dei processi di danneggiamento che portano a gravi malattie come il cancro della pelle. Ricercatori in Austria sono riusciti a svelare i meccanismi di protezione che permettono al DNA (acido deossiribonucleico) di proteggersi dall’esposizione ai raggi UV (ultravioletti) emessi dal Sole. I risultati sono stati pubblicati nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).

Scienziati guidati da Hans Lischka, professore dell’Istituto di fisica teorica dell’Università di Vienna in Austria, si sono proposti di decifrare i processi ultra-rapidi di fotostabilità delle basi azotate, senza la quale DNA e RNA (acido ribonucleico) subirebbero una rapida degradazione da parte dei raggi UV.

I ricercatori affermano che il processo sotto analisi era “semplice, ma altamente complesso”, aggiungendo che “non appena i raggi UV eccitano gli elettroni portandoli a un livello energetico più alto, un decadimento ultra-veloce li riporta al loro stato originario”. Secondo loro, “In questo modo l’energia elettronica viene convertita in calore.” Nonostante la complessità di questo processo, il team del professor Lischka ha spiegato che esso “avviene in uno spazio temporale incredibilmente breve, fino a un milionesimo di miliardesimo di secondo”.

ottobre 18, 2010

Vaccino veicolato da bioimpianto dimostra la sua efficacia contro il melanoma.

Per la prima volta, in un esperimento condotto su topi, un vaccino veicolato con una nuovo tipo di impianto bio-ingegneristico si è dimostrato in grado di eliminare un tumore, nello specifico un melanoma, negli animali che ne erano affetti. Lo studio è descritto sull’ultimo numero della rivista “Science Translational Medicine“.

Il nuovo approccio, messo a punto da bioingegneri e immunologi della Harvard University, ricorre a piccoli dischetti impregnati con antigeni specifici del tumore impiantati sottopelle per istruire il sistema immunitario ad attaccare il tumore.