Posts tagged ‘referendum sull’acqua’

giugno 27, 2013

Acqua, frenare la privatizzazione. E’ l’Europa che ce lo chiede.


Il commissario Ue, Bernier, ritira il servizio idrico dalla direttiva sulle concessioni. Verso i due milioni di firme per l’Ice

Il Commissario Europeo Michel Barnier si dichiara contrario alla privatizzazione del servizio idrico e firma una dichiarazione che va incontro all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) Right2Water.
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giugno 8, 2012

La gestione sostenibile dell’acqua secondo legambiente.

Le dieci proposte di Legambiente ai Sindaci per una gestione sostenibile dell’acqua. Il rispetto del risultato referendario dello scorso anno rischia di essere completamente disatteso. Il Governo Monti sta preparando nuove normative per consegnare definitivamente la gestione dell’acqua agli interessi dei privati, in particolare un nuovo sistema tariffario che continuerà a garantire profitti ai gestori.

per saperne di più
www.acquabenecomune.org

forum italiano dei movimenti per l’acqua
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gennaio 10, 2012

Ci vogliono rubare l’acqua.

Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Catricalà, nel corso della trsmissione “Porta a Porta” ha annunciato che nel mirino delle liberalizzazioni finirà anche l’acqua, nonostante il referendum contro la privatizzazione: “Pensiamo di fare modifiche che non vadano contro il risultato referendario ma non vogliamo che sia un escamotage” per aggirare la scelta degli italiani.Praticamente ci vogliono scippare l’acqua per darla ai privati. Come volevasi dimostrare.

settembre 17, 2011

Sacconi contro l’esito del referendum sull’acqua.

Il ministro del Welfare ha dichiarato davanti alla platea di Confindustria: “Il risultato della consultazione non è definitivo”. Parole che hanno scatenato la reazione di chi si era mobilitato per la raccolta firme: “Si dimetta”

Il referendum sull’acqua ha raggiunto il quorum e oltre il 95 per cento dei votanti ha scelto il “sì” per entrambi i quesiti. Per i cittadini è impensabile ignorare il significato politico di quel voto. Non è così invece per il ministro del Welfare Maurizio Sacconi che ieri, ospite a un convegno del Centro Studi di Confindustria, ha dichiarato che l’esito della consultazione popolare non sarebbe affatto definitivo. Una frase passata in sordina, ma rilanciata da un articolo de L’Unità. “Altro che sorella acqua – ha detto Sacconi – mi auguro che troveremo il modo per mettere in discussione il referendum”. Parole che hanno scatenato la reazione di chi si era mobilitato per la raccolta firme.

Fra poco li dimetteremo noi.

giugno 11, 2011

Quando l’acqua va ai privati le bollette aumentano.

“Se si analizzano seriamente i casi di passaggio ai privati nella gestione dell’acqua, scopriamo un aumento vistoso del costo delle tariffe e contemporaneamente un aumento dell’inefficienza”  afferma Antonio Filippi, responsabile dei problemi energetici della CGIL nazionale.

Il sindacalista mette in luce tre esempi: Aprilia, una città che ha affidato ai privati la gestione dell’acqua e che ora, fa notare Filippi “vede centinaia di cittadini in tribunale contro l’aumento delle bollette che sono praticamente triplicate”; un altro esempio eclatante riguarda Arezzo, dove, prosegue il sindacalista “sta esplodendo il contenzioso contro la società privata che gestisce l’acqua e che è responsabile di un aumento incredibile degli sprechi e della lievitazione delle tariffe che sono più che triplicate”; infine, il terzo esempio riguarda la Sicilia dove ormai, dice Filippi “l’acqua pubblica è in mano quasi esclusivamente ai privati con gli esiti che sono sotto gli occhi di tutti”.

giugno 10, 2011

L’Acqua a Milano costa un quarto di quella di Firenze


A due giorni dai Referendum arrivano i dati della nona indagine nazionale sulle tariffe del servizio idrico di Federconsumatori. I prezzi dell’acqua aumentano in maniera generalizzata, ma è notevole la differenza da città a città. Dalla rilevazione Milano, con una società di gestione pubblica che è un vanto per il capoluogo lombardo anche come contenimento degli sprechi, risulta essere fra le più economiche mentre Firenze è la più cara. A Milano una bolletta annua media dell’acqua si aggira sui 115,36 euro, mentre a Firenze, con gli stessi consumi si spendono 478,05 euro.

giugno 7, 2011

Perchè l’acqua fa gola ai privati.

Le municipalizzate quotate a Piazza Affari che oltre all’acqua gestiscono servizi di energia l’anno scorso hanno realizzato utili per complessivi 443 milioni e dichiarato investimenti per 1,4 miliardi. E le utilities quotate in Borsa con attività nell’acqua distribuiscono ai loro soci 300 milioni sotto forma di dividendi. Dopo aver pagato 8,6 milioni di compensi ad amministratori e sindaci. Il settore, però, fa gola ai privati anche per un altro motivo: nei prossimi trent’anni servono infatti 64 miliardi di investimenti, il 14 per cento dei quali dovrebbe arrivare dalle casse pubbliche

Maggio 21, 2011

La Longa Manus dell’acqua minerale


Il 12 e 13 giugno gli Italiani sono chiamati ad esprimersi sulla privatizzazione dell’acqua pubblica, tema che da molti mesi accende il dibattito tra associazioni ambientaliste, comitati di cittadini,  amministrazioni e governo. Non molti sanno però che lo sfruttamento della risorsa idrica a fini privati in Italia esiste già, ed è largamente diffuso. Parliamo dell’industria delle acque minerali, di cui il nostro Paese è uno dei maggiori consumatori in Europa e nel mondo.

IL BUSINESS DELLE MINERALI – Numerosi  studi tecnici dimostrano come l’acqua proveniente dagli acquedotti urbani sia ugualmente (e in certi casi maggiormente) sana rispetto a quella imbottigliata, che costa circa mille volte di più per litro e produce una grande quantità di rifiuti, dato che le bottiglie di plastica vengono gettate per il 70% in discarica. Ciononostante, le grandi imprese dell’acqua continuano a crescere e fare affari d’oro, appropriandosi a prezzi ridicoli dell’acqua di tutti, e rivendendola come fosse loro ad un costo infinitamente superiore. Finché qualcuno non ha cominciato a mettere i bastoni tra le ruote ai grandi industriali e alla politica compiacente, con pochi mezzi compensati da cocciutaggine e perseveranza.

Maggio 12, 2011

Acqua dono di Dio e bene comune.

Non è la prima volta che la Diocesi prende posizione radicali su temi ambientali: qualche anno fa il responsabile pastorale del lavoro si schierò al fianco di Beppe Grillo per dire no alla costruzione di un nuovo inceneritore. Una battaglia che alla fine venne vinta.

“Dacci la nostra acqua quotidiana”. Parafrasando le parole del Padre nostro il vescovo della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla Adriano Caprioli ha esortato tutti i cittadini a recarsi alle urne il 12-13 giugno per votare “sì” ai referendum in difesa dell’acqua pubblica. Una presa di posizione netta quella della Chiesa cattolica reggiana che va aggiungersi alla firma del manifesto della campagna “Acqua, dono di Dio e bene comune” promossa dalla Rete interdiocesiana Nuovi stili di vita che vede l’adesione di ben 25 diocesi italiane. “L’acqua è fonte di vita – continua il vescovo di Reggio Emilia e Guastalla – Privatizzare l’acqua significa diventare proprietari della vita altrui. Perciò l’acqua deve restare pubblica. Chi la gestisce deve essere attento a non farne un oggetto di conflitto e i beni essenziali devono essere gestiti in modo solidale . Il compito della chiesa è quello di formare rispetto a quelli che sono i valori da difendere . La globalizzazione fa crescere nuove forme di povertà e bisogna cercare di rendere i beni di prima necessità a portata di tutti». Libertà di voto è stata data invece sui temi del nucleare e del legittimo impedimento, con l’invito comunque di recarsi alle urne per onorare la democrazia”.

aprile 30, 2011

Il Ministero della Salute vuole uccidere sul nascere le “Case dell’acqua”.

Il Ministero della Salute vuole uccidere sul nascere le "Case dell'acqua"

C’è poco da fare: il concetto di “acqua pubblica” e di “bene comune” a questo governo proprio non piace. Dopo aver emanato il decreto Ronchi sulla privatizzazione della gestione dell’acqua, dopo aver tentato di ammazzare il referendum sull’acqua (per il quale sono state raccolte 1.400.000 firme), ora si passa a massacrare le “Case dell’acqua”.

Le case dell’acqua sono una bella e giovane invenzione che permette di risparmiare soldi, rifiuti e plastica: un punto di distribuzione (quasi sempre gratuito e sempre gestito dal comune) di acqua microfiltrata. I cittadini si portano le bottiglie o i bidoni da casa e fanno il pieno, invece di comprarsi le bottiglie di acqua minerale al supermercato.

Bene, secondo un recente regolamento del Minsitero della Salute le case dell’acqua sarebbero “attività di somministrazione di bevande non alcoliche”. Come i bar, i ristoranti o i chioschetti privati. Veramente assurdo. Insorge Legambiente, per bocca del responsabile scientifico Stefano Ciafani:

Con le ‘Case dell’acqua’ i cittadini usufruiscono di un servizio pubblico in più, che fa apprezzare sia la qualità dell’acqua sia l’economicità. Parliamo anche di un concreto esempio di sostenibilità, grazie al quale stanno cambiando le abitudini di migliaia di persone che in questo modo risparmiano e danno una mano all’ambiente, diminuendo la produzione e la circolazione di plastica e, quindi, le emissioni di CO2 in atmosfera

Prossima mossa? Se vuoi leggere un libro di sera su una panchina del parco devi portarti da casa il contatore dell’Enel: stai usufruendo del lampione.