Posts tagged ‘PS’

novembre 21, 2013

Piccoli Berlusconi crescono.

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Su welfare e pensioni, Matteo Renzi ripropone la vulgata prevalente da alcuni anni che persegue il drastico ridimensionamento del sistema pubblico

di Angelo Marano da Sbilanciamoci.info

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ottobre 23, 2013

Il PD vuole andare nel PSE….magari!

Facciamo un riassunto: Renzi: il mio Pd starebbe nel PSE. OK.
Cuperlo: il Pd sia nei partiti membri del PSE. Ok. Civati: Si, il Pd collocato nel PSE, ma andrei più in là. Pittella: Il Pd deve entrare nel PSE. Al congresso, chiederò di mettere al voto un documento su tale obiettivo. Ok.

Maggioranza bulgara. Quattro candidati, tutti d’accordo. Risultato: quello che vedete sotto.

giugno 11, 2013

Finalmente un pò di buonsenso.

https://i0.wp.com/www.partitosocialista.it/Portals/PartitoSocialista/images/default/Loghetti/Partito/nuovo_simbolo_600.jpg   “Il prossimo anno le nostre decisioni politiche più impegnative ruoteranno attorno all’Europa e alle scadenze elettorali e istituzionali che investiranno Bruxelles”.
E’ quanto si legge nella lettera che oggi il segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini ha inviato al segretario del Pd Guglielmo Epifani e al leader di Sel Nichi Vendola.
“In giugno – prosegue Nencini – avrà inizio il semestre di presidenza italiano dell’Unione Europea. Il mese precedente si terranno le elezioni europee.
Per la prima volta, e si tratta di una significativa novità, il vertice della Commissione verrà deciso con un meccanismo più diretto, aperto e corale.
Nell’ incontro tenuto recentemente dal Pse a Lipsia è stata positivamente valutata la candidatura del Presidente del Parlamento Europeo, che anche noi sosteniamo, alla presidenza della Commissione medesima”.
Concludendo la sua lettera il leader socialista osserva come: “Vi sono insomma sufficienti argomenti per riallacciare il filo del dialogo cogliendo l’occasione “Europa”.
Non nego che la costruzione di una posizione comune gioverebbe alla sinistra italiana e al Paese.”

marzo 1, 2013

Aumento dei disoccupato in Italia, seconda solo alla Spagna in europa.

Il numero di disoccupati a gennaio sfiora i 3 milioni. Lo rileva l’Istat, precisando che con un aumento di 110 mila unità (+3,8%) su dicembre si è arrivati 2 milioni 999 mila. Su base annua la crescita è di oltre mezzo milione di disoccupati (+22,7%, +554 mila unità)

Nel 2012 il numero dei precari ha toccato i massimi, con 2 milioni e 375.000 contratti a termine e 433.000 collaboratori: si tratta di 2,8 milioni di lavoratori senza posto fisso. Il livello di dipendenti a termine è il più alto dal 1993 e quello dei collaboratori dal 2004, cioé dall’inizio delle serie storiche relative.

La disoccupazione giovanile (15-24 anni) è salita a gennaio al 38,7%, il massimo dall’inizio delle serie storiche dell’Istat sia mensili (gennaio 2004) che trimestrali, ovvero dal quarto trimestre del 1992.

novembre 26, 2009

C’era una volta il partito socialista.

 
Il “Corriere di Avellino dedica una intera pagina alla storia recente del partito socialista irpino. Ne riportiamo alcuni stralci.  
Se è una storia di laceranti divisioni quella della sinistra italiana, quella del Partito Socialista, se possibile, lo è ancor di più. Senza andare troppo lontano, basta ricordare il congresso del 2006 che vide addirittura proclamazioni parallele di due segretari diversi. Allora i leader erano Luigi Mainolfi e Giacomo Carpenito, che con l’ultime elezioni si sono allontanati dal partito, oggi il segretario provinciale è Marco Riccio della sezione di Ariano. I problemi però sono sempre gli stessi.
Riccio viene eletto nell’aprile del 2008 in un congresso a Grottaminarda, in cui il gruppo facente capo ai vecchi leader e la sezione Orsini di Avellino fa cartello a favore dell’arianese. Gli sconfitti, guidati dal sindaco di Volturara Edmondo Marra, candidato alla segreteria, e composto da amministratori del Vallo di Lauro come Franco Addeo, da Beppe Sarno e da Geppino Vetrano (quest’ultimi due oggi promotori, insieme ai vendoliani di Gennaro Imbriano, della “Sinistra che unisce”) guadagnano il 30% dei consensi e devono accettare seppur con amarezza l’esito della votazione. A questo episodio risalgono le ultime e insanabili spaccature all’interno del partito.
Alle Amministrative del 2009, le fratture sono diventate talmente forti da portarsi dietro anche tristi risvolti in termini di risultati elettorali.
Le provinciali rappresentano una sorta di Big Ben: la diaspora socialista fa sì che il partito non riesca neanche a presentare una lista con proprio Simbolo. Al Comune di Avellino le cose vano diversamente. I socialisti riescono a presentare una lista appoggiando il candidato sindaco Giuseppe Galasso ma si dividono ugualmente visto che il gruppo dell’ex presidente del Consiglio comunale Geppino Vetrano aderisce alla “Sinistra che unisce”.
Le tensioni nel partito continuano esplodendo nuovamente con la nomina di Antonio De Fazio a presidente provinciale, disposta da Riccio aspramente osteggiata dalla minoranza di Marra.
E’ in questo quadro che il Partito Socialista si prepara alle elezioni regionali di marzo.
Sullo sfondo c’è il progetto di Sinistra è Libertà accolto con entusiasmo prima delle europee dal coordinatore nazionale Marco Di Lello, ma osteggiato dopo il voto dal segretario nazionale Nencini.
Della stessa linea è il responsabile del circolo avellinese Costantino Severino: «Il progetto di Sinistra e Libertà ha esaurito la sua corsaSul tema la minoranza di Addeo e Marra la pensa in modo leggermente diverso non sottovalutando l’importanza di stringere in Campania l’accordo con “Sinistra e Libertà”.
«Fermo restando che il Partito Socialista per adesso non si scioglie, guardiamo con interesse al progetto anche perché gli attuali sistemi elettorali impongono unità. Ci riconosciamo comunque nella linea nazionale espressa nelle parole del segretario Nencini».
novembre 24, 2009

Ha un futuro Sinistra e libertà?

Dopo l’uscita del Ps socialista dall’accordo politico intorno a Sinistra e Libertà è lecito  domandarsi se il  progetto per la costruzione a Sinistra di un nuovo soggetto politico abbia ancora senso oppure no.

Va subito osservato che l’incompatibilità della parte socialista nei confronti della esigenza delle altre componenti di costruire un Partito della sinistra da fare subito, riconducibile all’esperienza di Sinistra e Libertà è deflagrata di fronte agli interessi elettorali di alcuni.

Sarebbe riduttivo però pensare che il venir meno della componente socialista sia stata determinata solo dal problema ”Toscana”. Il problema reale invece è che sia la componente socialista che quella verde non sono mai stati disponibili a costruire un partito di cui non fossero egemoni. Non a caso appena si è verificata la rottura hanno oscurato il sito di S e L ed hanno minacciato azioni legali nel caso di uso indebito del logo di cui sono comproprietari.

Per rispondere quindi alla domanda se c’è ancora un senso nel portare avanti il progetto di sinistra e libertà la risposta può essere affermativa a condizione che si abbandonino da subito quelle logiche di appartenenze politiche. Non c’è altra scelta. Chi intende perseguire la pratica politica della rappresentanza delle varie componenti non vuole realmente costruire un nuovo Partito, ma al massimo aspira semplicemente a sopravvivere, ma non è di questo che abbiamo bisogno. Purtroppo però stiamo vedendo in questi giorni i perpetuarsi di comportamenti che vanno nella direzione opposta. In primo luogo stiamo assistendo ad un accaparramento delle tessere per far sì che ogni componente prevalga sull’altra in base al numero di tesserati. Inoltre dove le situazioni non lo consentono non si è ancora proceduto a nominare i coordinamenti provinciali. In una realtà di marcamento reciproco ognuno fa riferimento al proprio movimento di provenienza, cercando si oscurare  le altre realtà. Lo abbiamo visto in occasione del problema dell’acqua ad Avellino, dove sull’argomento ci  sono state molteplici  iniziative tutte riferentesi di fatto a Sinistra e Libertà, ma pubblicizzate a vario titolo.

Allora per poter veramente avviare un progetto a lungo respiro, bisogna cambiare passo ed abitudini e questo per il momento mi pare difficile.

Infine, cosa di non poco conto, se bisogna cambiare il simbolo lo sifaccia subito senza perdere ulteriormente tempo.

novembre 24, 2009

Cappuccetto rosso e il lupo.

Come sapete Nencini per essere eletto alle elezioni regionali in Toscana ha fatto un patto col PD. Adesso si sta alleando anche con l’UDC di Casini. Tutto questo, non si capisce bene perché, in nome di Nenni. L’errore di Niki Vendola, oltre che nostro è stato quello di prendere sul serio questo signore, molto per bene, che si è impegnato nel processo fondativo di Sinistra e Libertà solo perché sperava di costruire un cartello elettorale buono a far eleggere una manciata di deputati regionali. Nencini, però, visti come sono andati i fatti, aveva la consapevolezza di non mantenere il patto non appena avesse raggiunto i suoi scopi. Promettere è una cosa seria, è come un giuramento laico ed io come socialista mi sono sentito, fin dall’inizio, moralmente impegnato oltre che autenticamente convinto a portare avanti il progetto di Sinistra e Libertà. Io non ammetto le false promesse.

A  questo proposito  mi viene in mente la barzelletta di Cappuccetto rosso e il lupo:

Cappuccetto Rosso: Nonna, ma che occhi grandi che hai.

Lupo: sono per guardarti meglio.

Cappuccetto Rosso: Nonna, ma che orecchie grandi che hai.

Lupo: sono per sentirti meglio.

Cappuccetto Rosso: Nonna, ma che denti grandi che hai!!!

Lupo: Beh, grazie al cazzo sono un LUPO!

novembre 14, 2009

La diaspora.

Diaspora è un termine di origine greca (διασπορά) che descrive la migrazione di un popolo costretto ad abbandonare la propria terra natale per disperdersi in diverse parti del mondo. Da Craxi in poi i socialisti come anime in pena, inquiete, erranti, orfane di visibilità, a volte rancorose, a volte tormentate dalla memoria, sono senza casa e continuano a spostarsi, guardano a destra e a sinistra, fondano partitini, litigano, minacciano, si assemblano, si dividono, si ricompongono.

La costituente socialista era sembrato il momento che questa diaspora stesse per trovare la sua fine, ma non è stato così.

Anche con sinistra e libertà sembrava che alla fine i socialisti potessero trovare casa in un partito di tutta la sinistra moderata. Ancora una volta  non  è stato così.

La diaspora continua. Oggi esiste il PS di Nencini e Di Lello, che da poche ore hanno rotto l’alleanza con Sinistra e Libertà pronti ad allearsi con i radicali. 

Esiste il Nuovo PSI, che raccoglie forze dall’alleanza con la destra di Berlusconi e Bossi.

Da pochi giorni anche Bobo Craxi si è fatto un suo partito socialista con il compagno Zavettieri ed  insieme fanno trecentoventidue voti su base nazionale.

Esistono manco a dirlo i socialisti lib-lab di Jim Cassano ed infine i socialisti di Volpedo.

Cinque formazioni socialiste. Ma non è finita: c’è il devastante Brunetta che si definisce socialista, il ministro Sacconi e tante altre anime in pena, come l’ex pasionaria del PSI Margherita Boniver, quella che ha proposto il ripristino dell’immunità parlamentare.  Eppure per risolvere il problema non ci sarebbe neinte da inventare basterebbe la  nostra storia, la nostra migliore cultura, la tradizione socialdemocratica e laburista europea. Il nodo è un altro, ed è che il naturale spazio di azione socialista in questo Paese è stato invaso da  gente che nulla ha a che fare col socialismo e che le regole del gioco democratico sono state così stravolte da impedire  una ricomposizione reale delle forze socialiste è di fatto impossibile.

Andiamo avanti quindi con la nostra onestà intellettuale e con la forza delle nostre idee. Prima o poi le parole cambieranno il mondo e noi ci saremo.