Posts tagged ‘proteine’

luglio 7, 2013

Trapianto rene: un semplice test delle urine prevede rigetto organo.

Un semplice test delle urine sara’ in grado di prevedere e diagnosticare il rigetto di trapianto del rene. Il progetto nasce da uno studio clinico promosso dall’Istituto Nazionale di Allergie e Malattie Infettive (NIAID) negli Stati Uniti che punta sul rilevamento di tre biomarker nei campioni di urina dei trapiantati, un’alternativa non invasiva alla tradizionale biopsia renale attraverso la quale i medici rimuovono un piccolo frammento di tessuto renale per identificare eventuali danni e risposte negative dell’organo. I risultati della ricerca sono stati presentati sul New England Journal of Medicine. I biomarcatori considerati sono due molecole di RNA messaggero che codificano proteine del sistema immunitario coinvolte nel rigetto del trapianto e una molecola di RNA non codificante che partecipa alla produzione di proteine. “Lo sviluppo di un test diagnostico da effettuare a tre giorni dopo l’intervento chirurgico – ha spiegato Anthony S. Fauci, direttore del NIAID – costituisce un importante traguardo per valutare in tempi rapidi e senza eccessive complicazioni per l’assistito le sue risposte al trapianto”.kidney 300x208 Trapianto rene: un semplice test delle urine prevede rigetto organo

giugno 15, 2013

Nove i segni molecolari dell’invecchiamento incipiente

genomic 300x278 Nove i segni molecolari dellinvecchiamento incipiente

Il segreto per vivere a lungo non è semplicemente consumare antiossidanti in quantità o mantenere una a basso apporto calorico. Negli studi sulla longevità, e soprattutto nella divulgazione dei loro risultati, regna una certa confusione, ed è per questo che la rivista “Cell” pubblica ora unareview – a firma di Maria Blasco e Manuel Serrano, del Centro nazionale spagnolo per la ricerca sul (CNIO), Carlos López-Otín, dell’Università di Oviedo  (CNIO), e Linda Partridge, del Max-Planck-Institut per la Biologia dell’invecchiamento a Colonia, in Germania, e Guido Kroemer dell’Università Paris Descartes, in Francia – che cerca di fornire un quadro sistematico delle conoscenze scientifiche in questo campo, così come avvenne nel 2000 per il con gli Hallmarks of Cancer, un lavoro pubblicato sulla stessa rivista e diventato celebre.

Il riferimento non è casuale, perché, come si legge nel documento, “L’attuale situazione della ricerca sull’invecchiamento mostra diversi parallelismi con la ricerca sul dei decenni passati”. Il primo fra tutti è di natura : l’invecchiamento è il risultato di un accumulo di danni al che dura tutta la vita, e vale lo stesso per i processi che causano il , il , le malattie cardiovascolari e quelle neurodegenerative, come l’.

giugno 2, 2013

Melanoma: nuovo test per la diagnosi in fase precoce.

Da uno studio italiano arriva un nuovo metodo che consentirà, per la prima volta, di diagnosticare il in una fase attraverso un prelievo di sangue e l’analisi del . Una buona notizia alla vigilia dell’Euromelanoma Day 2013

Il è una delle forme di della più pericolose.
Attualmente, infatti, è in molti casi mortale a causa dell’aggressività del tumore e della difficoltà di curarlo. Oltre alla prevenzione, una delle armi che può risultare più efficace è la , quando il è ancora in fase iniziale.melanoma 300x205 Melanoma: nuovo test per la diagnosi in fase precoce

Tutto questo potrà essere possibile grazie a uno studio italiano pubblicato sulla rivista PLoS ONE e condotto da un team di ricercatori dell’ Dermopatico dell’Immacolata IDI-IRCCS di Roma e l’Ospedale Sant’Andrea, in collaborazione con due ospedali romani. Una buona notizia che giunge proprio alla vigilia dell’Euromelanoma Day 2013.
Il risultato della è questo nuovo metodo diagnostico basato sulla proteomica, la scienza che studia l’insieme delle , la loro struttura e funzione e come queste interagiscono all’interno di un sistema biologico.

L’esame è condotto per mezzo di un prelievo di sangue e l’analisi del . Il nuovo test consentirà, per la prima volta, di diagnosticare il in fase . Agire tempestivamente è infatti fondamentale per permettere una cura più efficace del .
I ricercatori sono riusciti a mettere a punto grazie questo metodo grazie all’analisi, unica nel suo genere, del di 10 affetti da cutaneo in fase .

marzo 26, 2013

Scoperto codice universale per la produzione di proteine: la stele di rosetta della biologia cellulare.

Scoperta la ‘‘ delle : non ha più segreti il processo che permette di produrre i mattoni della vita, sia negli organismi più semplici come i , sia in quelli più complessi come l’uomo.trascrizione 300x300 Scoperto codice universale per la produzione di proteine: la stele di rosetta della biologia cellulare Il risultato, pubblicato su Nature Communications, si deve ai ricercatori delle università di Sheffield e di Harvard, e apre la strada a nuove terapie per i disturbi del movimento, le e il .
Lo studio rivela per la prima volta i dettagli del complesso meccanismo che all’interno della cellula regola il dello ‘stampo’ necessario alla fabbricazione delle , ovvero la molecola di (). Una volta prodotto nel della cellula a partire dalle informazioni contenute nei geni del Dna, l’ deve infatti essere trasferito nel , dove viene usato come stampo per la produzione delle in una specie di catena di montaggio costituita dai .

Grazie a questa nuova ricerca, è stato possibile scoprire che il passaggio dal al è regolato da un complesso sistema di chiamato Trex, che consegna il passaporto alle di pronte per il viaggio perché complete e promosse ai test di controllo qualità nel . Il vero e proprio è poi affidato alla proteina Nxf1, che attraversa la ‘dogana’ della membrana nucleare.http://www.liquidarea.com/2012/08/scoperto-codice-universale-per-la-produzione-di-proteine-la-stele-di-rosetta-della-biologia-cellulare/

marzo 10, 2013

Calano i consumi di carni rosse, ma non è una brutta notizia.

Secondo un comunicato stampa della Coldiretti, nei primi mesi del 2013 il consumo di carni rosse è calato del 7%; questa diminuzione si inserisce in un generale tren decrescente dal 2010 ad oggi (dati ISTAT).

Il tono allarmista del comunicato (”scompare la carne a tavola”) fa pensare ad una sciagura imminente, ma in realtà se vogliamo essere onesti questa è una buona notizia.

Secondo la FAO l’Italia ha una disponibilità pro capite di ben 110 grammi di proteine al giorno, 50 vegetali e 60 animali, ovvero circa il doppio del fabbisogno umano; le proteine vegetali, se bilanciate (1) basterebbero tranquillamente a nutrirci.

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febbraio 22, 2013

Avocado: elisir contro chili di troppo e malattie metaboliche.

E’ un indispensabile per chi vuole perdere peso e difendersi dalla .avocado 300x208 Avocado: elisir contro chili di troppo e malattie metaboliche Consumare l’avocado secondo lo studio del programma americano National Health and Nutrition Examination Survey, promosso dai Centers for disease controll and prevention (Cdc) e pubblicato sulla rivista ‘Nutrition Journal’, può migliorare la qualità della dieta e abbassare i livelli di alcuni fattori che influenzano negativamente il girovita. Consumare il arricchisce l’ di una ricca gamma di , monoinsaturi e polinsaturi e di micronutrienti. E secondo i ricercatori “mangiare il aiuta chi vuole perdere peso influenzando positivamente l’indice di massa corporeo (Imc) e può aiutare a mantenere bassi i livelli di e ridurre il rischio di metabolica”.

La ricerca, condotta tra il 2001 e il 2008 su 17.567 americani con un’età maggiore di 19 anni, ha rivelato che i 347 adulti (50% donne), che hanno consumato l’avocado in ogni momento della giornata monitorato dalla ricerca, hanno fatto registrare significati livelli positivi degli indicatori di salute rispetto a chi non ha mangiato il . Ovvero: il 36% in più di fibre alimentari, 23% di vitamina E, il 13% di magnesio, il 16% potassio e il 48% in più di vitamina K. Inoltre chi ha aggiunto l’avocado al regime alimentare ha avuto significativamente più bassi dell’Imc rispetto ai chi non l’ha consumato.

novembre 21, 2012

Nuova rivoluzione nel campo delle biotecnologie.

peptidi_sintetici

 

02:34 am | Lo studio delle proteine (che si trovano in ogni cellula e ogni tessuto del corpo) è di particolare interesse per gli scienziati poiché esse sono parte integrante della…

21 novembre 2012 / Leggi tutto »

ottobre 6, 2012

Nano assemblaggio: scienziati scoprono nuova metodica.

giugno 29, 2012

L’Alzheimer, si “tramanda” da neurone a neurone.

Le ‘tossiche’ alla base della degenerazione causata dal di si trasferirebbero da a . Scienziati svedesi della Linkoping University, in uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, hanno condotto esperimenti su colture neuronali, in cui hanno iniettato, con un ago molto sottile, piccoli gruppi di – gli , che sembrano essere la forma tossica che distrugge gradualmente le cerebrali – colorati con una sostanza rossa fosforescente chiamata TMR. Il giorno successivo anche i neuroni vicini si erano tinti di rosso. Per capirne il meccanismo i ricercatori, guidati da Martin Hallbeck, professore associato di Anatomia Patologica, hanno condotto esperimenti con neuroni umani maturi colorati di verde e poi mescolati ad altri rossi. Dopo un giorno, circa la meta’ delle verdi era entrata in contatto con alcune di quelle rosse e, dopo altri due giorni, gli assoni avevano perso la loro forma e gli organelli nel nucleo cellulare mostravano le prime ‘crepe’.

Maggio 19, 2012

Colesterolo “buono” o “HDL”: studi recenti mettono in dubbio i poteri anti-infarto della molecola

Una ricerca, coordinata dal Massachusetts General Hospital di Boston, su un campione di 120.000 persone porta un duro colpo alla tesi che l’ possa evitare il .

Il () potrebbe essere meno efficace del previsto nel ridurre il di . Da uno studio internazionale su un campione di 120.000 persone, appena pubblicato su Lancet 1, emergono forti dubbi sul fatto che, aumentando le concentrazioni ematiche, il cardiaco effettivamente si riduca. Alla ricerca, coordinata da Sekar Kathiresan del Massachusetts General Hospital di Boston 2 e dal Dipartimento di genetica all’università della Pennsylvania 3, hanno partecipato ricercatori italiani della Fondazione Policlinico di Milano, dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma e dell’Università di Verona. L’eccesso di ‘cattivo’ Ldl- mette in pericolo la salute del cuore e delle arterie e quindi ridurne i livelli abbassa anche il . Ma gli studiosi si sono chiesti che cosa accade aumentando quelli di ?