In fuga dai processi. In fuga dalle regole della democrazia. La carriera politica di Berlusconi, pur nella decadenza di questo lento e rovinoso tramonto, è una continua conferma di illegalità ed egoismi. Tra qualche giorno, entro la fine di ottobre, diventerà legge dello Stato la norma ammazza-Mills.
Una leggina incubata per mesi che salverà il premier da quella che sembra una condanna certa, seppur solo in primo grado – a febbraio 2012 arriverà la prescrizione naturale – per aver corrotto un testimone di giustizia, l’avvocato inglese David Mills. Mesi e anni di cortine fumogene, tattiche dilatorie, lodi e disegni di leggi, conflitti davanti alla Consulta: gli onorevoli avvocati del premier le hanno inventate di tutte e di più pur di garantire l’unica loro mission in questi lunghi diciassette anni di incarichi parlamentari: fare in modo che Berlusconi non arrivasse mai a sentenza.