Nei due anni trascorsi dall’uccisione di Gheddafi la Libia non ha ritrovato la pace. Il paese e’ frantumato e controllato da gruppi armati che nel 2011 agirono di concerto, ma dopo la vittoria hanno iniziato a lottare ferocemente l’uno contro l’altro. Ahmad Mukharreb al-Gheddafi dirige il “Gruppo d’azione politica per la ricostruzione de…Visualizza altro
Dall’Afghanistan alla Primavera araba: atto d’accusa contro la confusa politica estera di Barack Obama
Questo è uno di quei casi in cui il prefisso fa la differenza: l’America non è più l’in-dispensable nation di cui parlava con orgoglio Bill Clinton, quando la guerra fredda era alle spalle e qualche politologo proclamava «la fine della stori…Visualizza altro
Aangirfan 18 agosto 2013
“La primavera araba è stata progettata per destabilizzare tutti i Paesi islamici e distruggerli… i Paesi in cui i militari sono relativamente deboli, come Tunisia e Libia, sono i Paesi in cui la destabilizzazione è riuscita.” Lo storico Webster G. Tarpley: “L’Egitto afferma l’indipendenza nazionale per la prima volta da decenni“. Estratti …Visualizza altro
Cairo, 20 nov. (Adnkronos/dpa) – Violenti scontri al Cairo tra forze di sicurezza e dimostranti che cercavano di raggiungere piazza Tahir, simbolo della primavera egiziana.
Militari e forze di sicurezza egiziane sono intervenuti contro le migliaia di dimostranti in piazza Tahrir al Cairo per costringerli a lasciare la piazza. Durante l’attacco sono stati usati gas lacrimogeni e sono stati uditi colpi di arma da fuoco, hanno reso noto alcuni attivisti, aggiungendo che le forze di sicurezza hanno attaccato un ospedale da campo allestito nell vicinanze e hanno appiccato il fuoco a diverse tende situate nel centro della piazza.
Il bilancio è di un morto e centinaia di feriti. Analoghi incidenti si sono verificati anche ad Alessandria, dove due manifestanti sono rimasti uccisi.
Riunione d’emergenza del governo egiziano per fronteggiare la situazione. Il ministero dell’Interno, intanto ha negato l’uso di proiettili di gomma e di munizioni contro i manifestanti, sottolineando che negli incidenti sono rimasti feriti anche 40 agenti della sicurezza.
La Marcia Perugia-Assisi quest’anno parla arabo. Domani una carovana di giovani tunisini percorrera’ la strada che da Sidi Bouzid – la citta’ di Mohamed Bouazizi, il giovane ambulante che si e’ dato fuoco per protestare contro anni di abusi – conduce a Tunisi dove ci sara’ il passaggio di testimone alla Tavola della pace. La cerimonia, che si svolgera’ presso il Centro della Musica di Tunisi – riferisce una nota del movimento – segnera’ anche il momento d’inizio di un grande Forum Euro-Mediterraneo organizzato dalla Fondazione Anna Lindh, dal 23 al 26 giugno, con la partecipazione di oltre duecento giovani provenienti da tutti i Paesi arabi e dall’Europa. I giovani tunisini saranno tra i principali protagonisti della ‘Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli’ in programma il prossimo 25 settembre, 50° anniversario dell’evento ideato dal filosofo nonviolento Aldo Capitini. “La prossima Perugia-Assisi sara’ innanzitutto una marcia per la fratellanza dei popoli” ha dichiarato Flavio Lotti coordinatore nazionale della Tavola della pace. “Per questo abbiamo pensato di iniziare con un gesto simbolico, andando incontro ai protagonisti della primavera araba, cominciando a camminare insieme. Il successo delle loro coraggiose rivolte dipendera’ anche dalla nostra disponibilita’ a costruire con loro una nuova fratellanza euromediterranea, basata sull’uguaglianza, sulla solidarieta’ e sul dialogo.