A dirlo, uno studio pubblicato sula rivista Journal of Investigative Dermatology.
Il team di ricercatori della University of Southampton e della University of Edinburgh ha mostrato che la luce del sole puo’ alterare i livelli delle piccole molecole messaggero, l’ossido nitrico presente nella pelle e nel sangue, riducendo la pressione sanguigna. L’ossido nitrico, e i suoi sottoprodotti, sono coinvolti nella regolazione della pressione sanguigna. Lo studio, condotto su 24 soggetti in salute esposti alla luce Uva per due sessioni di 20 minuti ognuna, suggerisce che l’esposizione dilata i vasi sanguigni, abbassando significativamente la pressione del sangue e andando ad agire sui metaboliti dell’ossido nitrico circolanti nel sangue.
L’esposizione alla luce solare riduce pressione sanguigna e abbassa rischi ictus
Pressione alta, assumere i farmaci la sera riduce il rischio di ictus del 50%.
Sembra che assumere i farmaci anti-ipertensivi nelle ore serali, sia in grado di ridurre il rischio di ictus del 50%. A sostenerlo, è uno studio dell’Università di Vigo in Spagna, pubblicato sul “Journal of the American Society of Nephrology”, che suggerisce come prevenire le gravi conseguenze legate alla pressione alta.
L’ipertensione arteriosa è una patologia estremamente diffusa nei paesi industrializzati, si conta, infatti, che colpisca oltre 10 mila di italiani, a cui si aggiungono i numerosi casi di persone che, pur essendo ipertese, vivono senza esserne a conoscenza, almeno fino a quando non si verifica un evento cardiaco. Il lato positivo, è che i farmaci per tenere sotto controllo questa malattia esistono da tempo, tuttavia, secondo i ricercatori spagnoli, sembra che siano maggiormente efficaci se assunti nelle ore della sera, piuttosto che al mattino, come accade nella quasi totalità dei casi.
SALUTE: CUORE A RISCHIO CON POCO SONNO, CON MENO DI 6 ORE A NOTTE AUMENTANO FATTORI INFIAMMATORI.
Dormire meno di sei ore per notte aumenta la produzione degli ormoni infiammatori, incrementando le possibilità di incorrere in complicazioni cardiache e ictus. A sostenerlo è uno studio presentato all’American Heart Association Scientific Sessions a Chicago da Alanna Morris della Emory University School of Medicine (Usa).
Lo studio, condotto su 525 soggetti di mezza età sulla qualità e la durata del sonno, ha messo in evidenza che la deprivazione di sonno porta a un aumento della produzione di ormoni infiammatori e a cambiamenti nella funzione dei vasi sanguigni.
Anche se sono necessari ulteriori studio per stabilire il legame tra la mancanza di sonno e il rischio-cuore, spiega Morris, dalla ricerca è emerso che gli individui che hanno affermato di dormire meno di sei ore a notte avevano i livelli di tre marker infiammatori – fibrinogeno, IL-6 e proteina C-reattiva – più alti. In particolare, i livelli medi di proteina C-reattiva erano circa del 25% più alti nei soggetti che dormivano meno di sei ore, rispetto a chi riposava tra le 6 e le 9 ore. I dati sono risultati confermati anche dopo aver aggiustato i risultati ottenuti con altri fattori di rischio per il cuore come fumo, pressione sanguigna, diabete e obesità.(ASCA)
Pulsazioni e pressione sanguigna si misureranno col telefonino.
Numero di pulsazioni, e presto anche pressione sanguigna e ossigenazione del sangue. Se fino a oggi bisognava andare dal medico o in farmacia per conoscere questi parametri vitali, sembra proprio che da domani le cose cambieranno. Un ricercatore dell’Harvard-MIT Health Sciences and Technology ha infatti realizzato uno strumento in grado di accertare, con un margine di errore di 3 battiti al minuto, le pulsazioni di un individuo semplicemente leggendo le immagini raccolte da una web cam o da uno smartphone. Lo studioso, le cui ricerche sono descritte su ‘Optics Express’, assicura che riuscirà presto a registrare anche la respirazione, i livelli di ossigeno nel sangue e la pressione.
Il sistema è in grado di misurare le variazioni minime prodotte dalla circolazione sanguigna sulla luminosità del viso. L’ostacolo maggiore alla diffusione su larga scala è la riduzione dell’impatto dei movimenti del soggetto e della luminosità dell’ambiente. Lo strumento, che riesce a monitorare tre persone davanti alla stessa telecamera, ha potenzialità enormi: dai casi in cui è difficile applicare sensori ai pazienti (ustionati, neonati) fino, appunto, alla telemedicina, effettuando un primo check-up “a distanza”.
In uno scenario futuribile il ricercatore immagina anche l’applicazione collegata allo specchio del bagno di una normale abitazione: ognuno potrà tenere traccia dei propri segni vitali, ed essere avvertito se qualcosa non quadra. (ASCA)
In montagna per dimagrire. sara vero?
Chi vuole perdere qualche chilo di troppo dovrebbe trasferirsi per un po’ di tempo in montagna: grazie all’aria rarefatta bruciare i grassi può essere piu’ facile. E’ quanto emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università Ludwig Maximillians di Monaco e pubblicato sulla rivista ‘Obesity’.
Lo studio ha coinvolto all’incirca una ventina di persone con un’indice di massa corporea in media di quasi 34, ben al di sopra dell’indice consigliato. Ma dopo aver passato un mese in montagna i soggetti avevano perso qualche chilo.
Le condizioni uniche in cui hanno vissuto hanno accelerato il metabolismo, ridotto l’appetito e i livelli della pressione sanguigna. L’aria rarefatta della montagna non è molto ricca di ossigeno ed è più leggera rispetto a quella che si trova ai livelli del mare.(takecareblog)
Un nuovo farmaco a doppia azione per l’ipertensione.
Una nuova ricerca internazionale ha mostrato che i pazienti ipertesi possono controllare e anche ridurre in modo significativo la loro pressione sanguigna se trattati con il nuovo farmaco a doppia azione LCZ696. Lo studio – pubblicato nella rivista The Lancet – ha paragonato questo nuovo farmaco al valsartan, un antagonista del recettore dell’angiotensina (ARB). La scoperta che LCZ696 potrebbe superare gli standard degli ARB, potrebbe portare ad un migliore trattamento dei pazienti ipertesi e cardiopatici.
Gli scienziati con sede in Canada, Germania, Slovacchia, Spagna e Stati Uniti dicono che la molecola singola LCZ696 è un recettore dell’angiotensina II e inibitore della neprilisina (ARNI), che funziona in due modi. LCZ696 non solo blocca l’azione dell’angiotensina II – una proteina che provoca la costrizione dei vasi sanguigni e innalza la pressione sanguigna – per facilitare il flusso del sangue, ma neutralizza efficacemente la neprisilina, causando così la dilatazione dei vasi sanguigni, che a sua volta provoca un calo della pressione sanguigna.(liquidarea)
Le mosse per salvare il cuore.
. Sono sette le regole che Secondo l’American Heart Association (AHA) ha individuato per ridurre i fattori di rischio e la mortalità legata alle malattie cardiovascolari. Ecco quali
Smettere di fumare
I fumatori hanno un rischio più elevato di sviluppare molte malattie croniche, come l’arterosclerosi, infarto del miocardio e ictus. Il fumo fa diminuire la resistenza fisica e aumenta la tendenza del sangue a coagularsi. Avere un BMI (indice di massa corporea) inferiore a 25 kg/m2
Per conoscere se il proprio peso è in un intervallo accettabile è utile calcolare l’indice di massa corporea. Si calcola così: peso (kg) / statura (m) / statura (m). Le categorie: magrezza grave, se l’Imc è inferiore a 16; magrezza moderata 16,0 – 17; sottopeso 17 – 18,5; normopeso 18,5 – 25; sovrappeso 25 – 30; obesità moderata 30 – 40; obesità grave più di 40.
Attività fisica
Fare esercizio fisico a un livello moderato per almeno 150 minuti, o ad un livello di intensità per 75 minuti a settimana. La sedentarietà è un fattore che predispone all’obesità e non solo. Uno stile di vita poco attivo rappresenta un rischio per la cardiopatia coronarica, il diabete e il tumore del colon.
Dieta
Seguire almeno quattro o cinque punti chiave di una dieta sana, secondo le attuali linee guida AHA. E quindi, bisogna adottare un’alimentazione ricca di frutta e verdura, con un alto contenuto di vitamine, minerali e fibre. Tutto a basso contenuto di calorie. Recenti ricerche dimostrano che mangiare pesce favorisce l’aumento di omega-3. E’ consigliabile mangiare carne magra e pollame senza pelle. Poco sale.
Colesterolo
Avere un colesterolo totale inferiore a 200 mg / dL. Abbassando il colesterolo si riduce il rischio di malattie cardiache e ictus.
Pressione
Circa 15 milioni di italiani, il 30%, soffrono di ipertensione e ne muoiono circa 240 mila l’anno, il 40% di tutte le cause di morte. Questi i dati diffusi dalla Societa’ Italiana dell’Ipertensione Arteriosa. Mantenere la pressione arteriosa al disotto di 120/80 mm Hg è il consiglio dell’AHA.
Zuccheri
Quando il medico trova il diabete la prima cosa da fare è cambiare le abitudini alimentari, poi serve un controllo del peso e una terapia farmacologica. la glicemia, a digiuno, deve essere inferiore a 100 mg / dL.