Da uno studio italiano arriva un nuovo metodo che consentirà, per la prima volta, di diagnosticare il melanoma in una fase precoce attraverso un prelievo di sangue e l’analisi del siero. Una buona notizia alla vigilia dell’Euromelanoma Day 2013
Il melanoma è una delle forme di cancro della pelle più pericolose.
Attualmente, infatti, è in molti casi mortale a causa dell’aggressività del tumore e della difficoltà di curarlo. Oltre alla prevenzione, una delle armi che può risultare più efficace è la diagnosi precoce, quando il melanoma è ancora in fase iniziale.
Tutto questo potrà essere possibile grazie a uno studio italiano pubblicato sulla rivista PLoS ONE e condotto da un team di ricercatori dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata IDI-IRCCS di Roma e l’Ospedale Sant’Andrea, in collaborazione con due ospedali romani. Una buona notizia che giunge proprio alla vigilia dell’Euromelanoma Day 2013.
Il risultato della ricerca è questo nuovo metodo diagnostico basato sulla proteomica, la scienza che studia l’insieme delle proteine, la loro struttura e funzione e come queste interagiscono all’interno di un sistema biologico.
L’esame è condotto per mezzo di un prelievo di sangue e l’analisi del siero. Il nuovo test consentirà, per la prima volta, di diagnosticare il melanoma in fase precoce. Agire tempestivamente è infatti fondamentale per permettere una cura più efficace del melanoma.
I ricercatori sono riusciti a mettere a punto grazie questo metodo grazie all’analisi, unica nel suo genere, del siero di 10 pazienti affetti da melanoma cutaneo in fase precoce.