Federico Tulli – Il Vaticano dovrà spiegare all’Onu perché ha adottato un silenzio sistematico nei casi di abuso sui minori da parte del clero cattolico…Visualizza altro
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La pedofilia è “un flagello che colpisce ogni livello della società”, e “così come la Chiesa è giustamente tenuta a esigere norme di comportamento a questo riguardo, tutte le altre istituzioni, senza eccezioni, dovrebbero essere tenute alle stesse regole”. Lo ha detto il Papa parlando ai vescovi americani.
Rivolgendosi nella Sala del Concistoro ai vescovi Usa giunti in visita Ad Limina, Benedetto XVI ha ricordato che “questo nostro incontro è il primo dalla mia visita pastorale del 2008 nella vostra nazione, che era rivolta a incoraggiare i cattolici d’America in seguito allo scandalo e al disorientamento causati dalla crisi degli abusi sessuali dei decenni recenti”.
Bene! Benedetto XVI° ha avuto l’onestà di ammettere lo scandalo della pedofilia all’interno della chiesa, lo stesso coraggio che era mancato a Giovanni Paolo II°. Questo gli va riconosciuto.
Il parroco della chiesa di Santo Spirito di Sestri Ponente, don Riccardo Seppia e’ stato arrestato dai carabinieri del Nas di Milano per violenza sessuale su minore. Al momento e’ solo emerso che il reato imputato al parroco, nativo di Sestri Ponente, sarebbe stato compiuto a Genova, benche’ ad eseguire l’arresto sarebbero stati i carabinieri del Nas di Milano insieme con i colleghi di Genova. A sorpresa il presidente della Cei, cardinal Bagnasco, celebrera’ messa in parrocchia.
“L’omosessualità non è mai moralmente giusta”.
Su riciclaggio, corruzione, pedofilia e bestemmie deve ancora farsi un’idea.
“Erano giovani, belli, intelligenti, puliti. Molti li ho ritrovati su Facebook, sono rimasta annichilita nel sapere che erano ancora in contatto con quel prete. Soprattutto se penso a quello che hanno subito, più grave e pesante ancora di quel che è toccato a me, forse perché ero una bambina e loro dei maschietti. Gli abusi e le violenze che abbiamo patito hanno cambiato per sempre la nostra vita, non c’è risarcimento per qualcosa che ti impedisce di essere te stesso, ti fa perdere la fiducia, stravolge per sempre la tua vita amorosa”.
Laura M. ha 35 anni, un compagno, un lavoro da insegnante in un piccolo centro del nordest. Insieme a quello di molti altri sconosciuti che hanno risposto all’appello il suo sarà uno dei racconti che oggi a Verona vorrebbe cambiare la storia italiana delle vittime della pedofilia nelle chiese, nei seminari, nei collegi. Quelle vittime di preti pedofili che – secondo il gruppo ‘La colpà (infolacolpa. it) che ha organizzato l’incontro al Palazzo della Gran Guardia, scegliendo non per caso uno dei luoghi più visibili della città – in Italia fanno ancora così fatica a denunciare gli abusi subiti, a essere creduti, a ottenere giustizia. Il racconto di Laura è arrivato prima con una timida mail: “Gentili signori, ho visto il vostro annuncio su Internet. Non so se il mio caso vi può interessare perché non mi sono mai rivolta alla polizia e ancora oggi non ho il coraggio di svergognare quel prete, che sia pure molto anziano è ancora presente nella sua comunità”. Dall’altra parte, la donna ha trovato incoraggiamento e comprensione: “È capitato anche a noi, a volte si convive tutta la vita col peso di un’ingiusta vergogna”. Così, è riuscita a continuare: “Avevo 11 anni quando ho sentito per la prima volta su di me il sesso di un uomo. Era il mio parroco, e ogni scusa era buona per restare solo con me e attirarmi in casa sua, sopra la sacrestia. Io resistevo, ma ero debole, indifesa, non capivo quanto fossero gravi quelle molestie e non avevo il coraggio di ribellarmi a un adulto del quale mi fidavo ciecamente. Lo scandalo scoppiò quell’estate, un ragazzino più piccolo raccontò a casa quel che gli stava capitando e scoprimmo così che la cosa andava avanti da anni, che alcune famiglie avevano cambiato parrocchia senza però mai pensare a proteggere i figli degli altri…”.
Il Papa: “Sulla pedofilia non siamo stati vigili”. Infatti vi hanno beccato.
L’avv.Jeff Anderson incassato il ‘luogo a procedere’ della Corte Suprema sul processo al Vaticano, sporge denuncia contro Santa Sede. Lo fa in California a nome di un uomo che fu molestato da un prete salesiano di nome Titian Miani. E’ la prima dopo che i giudici di Washington hanno rifiutato di ascoltare la richiesta della Santa Sede di applicare al Vaticano e ai suoi piu’ alti rappresentanti l’immunita’ prerogativa degli stati sovrani in base alla legge degli Stati Uniti.(ANSA)
E’ stata presentata al tribunale federale di Milwaukee in Wisconsin, da un uomo dell’Illinois, la denuncia nei confronti della Santa Sede, di Papa Benedetto XVI e dei cardinali Angelo Sodano e Tarcisio Bertone per aver coperto un prete del Wisconsin che ha abusato di lui quando era ragazzo. All’azione legale, annunciata in mattinata, sono allegate due lettere, una con ricevuta di ritorno, inviate dall’uomo al cardinal Sodano, all’epoca segretario di Stato, in cui la vittima, un sordomuto, chiede se papa Giovanni Paolo Secondo “scomunicherà” padre Lawrence Murphy, che ‘ha ammesso di aver molestato 34 bambini sordi”. Questi bambini, si legge nella prima lettera a Sodano datata 5 marzo 1995, ‘vivevano in dormitori senza possibilita’ di fuga. Io sono uno di loro”.(ANSA)