Posts tagged ‘patologia’

febbraio 1, 2013

Messaggi di stile magioso alla magistratura.

Berlusconi Mediaset

E’ iniziata come una conferenza stampa dedicata ai temi europei dal ruolo della Germania alle politiche di austerità della Ue, è finita con un attacco frontale alla magistratura italiana: “Una patologia – l’ha definita il Cavaliere – di cui ci occuperemo una volta al governo”. Un attacco durissimo diretto contro i magistrati dopo che in mattinata durante il dibattimento del processo Mediaset, in cui lui è imputato, i giudici della corte d’appello di Milano avevano rigettato la richiesta di legittimo impedimento.

giugno 18, 2012

Emofilia: il tipo “A”, è possibile curarlo con trapianto midollo osseo.

Il di potrebbe curare l’ . La notizia arriva dal Dipartimento di Scienze della Salute di Novara. Un team di ricercatori ha recentemente scoperto come il di abbia un potente effetto terapeutico su questa , grazie alla produzione della . L’ A, infatti, e’ una malattia caratterizzata da una grave insufficienza della del sangue, dovuta alla carenza o alla ridotta funzionalità di una delle proteine della : il fattore VIII o FVIII.

febbraio 29, 2012

BPCO: sintomi e diagnosi, le nuove linee guida.

Ha un nome complicato, “Broncopenumopatia ostruttiva“, per questo viene spesso chiamata, più semplicemente, ““.

 

, catarro e affanno, generalmente classificati come “fastidi”, sono tra i sintomi più frequenti con cui si manifesta questa grave , che può portare a insufficienza respiratoria grave e difficoltà, a lungo termine, nello svolgimento delle normali attività quotidiane: per questo non devono venire sottovalutati. Per guidare nel riconoscimento dei sintomi, nella diagnosi e nella scelta della cura di questa malattia – che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità rappresenta oggi la quarta causa di morte nel mondo – sono state predisposte le nuove linee guida internazionali della Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD), presentate in Italia oggi a Modena durante l’“International Meeting on Asthma, COPD and concomitant disorders 2012″.

febbraio 6, 2012

Schizofrenia e disturbi sociali: la natura svelata da studi italiani.

Sono tipici della che colpisce l’un per cento della popolazione adulta, in cui, a tratti, si perde il senso della realtà. Un lavoro dell’università di Chieti e di Parma rivela le alterazioni del funzionamento in chi ne soffre. E mette in evidenza le basi di uno dei tratti chiave: l’incapacità di stabilire un confine preciso fra il sé e l’altro.

 

ALLUCINAZIONI, deliri, tendenza ad isolarsi. Chi soffre di a volte perde il senso della realtà e si sente spaventato, confuso. Un tratto tipico di questo disturbo che colpisce l’uno per cento della popolazione adulta, è la disfunzione sociale: l’altro diventa un enigma indecifrabile, genera ansia, portando ad una serie di meccanismi compensatori che si traducono in comportamenti psicotici.

Ciò che non è chiaro in questa malattia complessa ed invalidante è se i deficit sociali riguardino le relazioni con gli altri individui o abbiano le proprie radici nei disturbi dell’esperienza in prima persona del proprio corpo. Ora uno studio italiano dell’università di Chieti e di Parma, guidato da Vittorio Gallese, professore di fisiologia al dipartimento di neuroscienze dell’università di Parma 1, dà una nuova spiegazione della natura dei disturbi sociali caratteristici della , rivelando le alterazioni del funzionamento in chi ne soffre. E mettendo in evidenza le basi di uno dei suoi tratti chiave: l’incapacità di stabilire un confine preciso fra il sé e l’altro.

ottobre 19, 2011

Sclerosi Multipla: tra i fattori ambientali studi mettono in luce la disregolazione del ritmo circadiano.

Due studi mostrano che chi svolge un lavoro notturno, specie in giovane età, ha una probabilità d’insorgenza della doppia rispetto al gruppo di controllo

 

La è una grave e ha un’origine multifattoriale: a quanto si sa è causata da una suscettibilità genetica a fattori ambientali scatenanti. L’ultima ricerca in ordine di tempo viene da un gruppo di ricercatori svedesi, secondo cui i soggetti che prima dei 20 anni svolgono un lavoro che porta a cambiare i consueti orari del sonno, come i turni di notte, avrebbero un maggiore rischio di sviluppare la . Il legame, secondo gli studiosi che firmano l’articolo sulla rivista Annals of Neurology, sarebbe la disregolazione del ritmo circadiano, “l’orologio interno” presente nella maggior parte degli animali, che permette di sincronizzare alcune funzioni biologiche con l’alternanza naturale di buio e luce.

luglio 21, 2011

Cardiomiopatia da stress: registrata incidenza consistente e subdola, superando ogni aspettativa.

da : subdola e più diffusa del previsto
La risonanza magnetica mostra una sofferenza cardiaca anche in assenza di precedenti fattori di chiaramente identificabili.

La da , una forma di scompenso cardiaco indotta da eventi stressanti, sembra avere caratteristiche cliniche ben più ampie di quanto riportato finora, e pare coinvolgere soggetti giovani e adulti senza un fattore scatenante identificabile. È questo il risultato apparso sull’ultimo numero della rivista JAMA a firma di Ingo Eitel e colleghi dell’Università di Lipsia, in Germania.

La da (CS) colpisce in primo luogo le donne in postmenopausa ed è caratterizzata da un’acuta, profonda ma reversibile del sinistro in assenza di una significativa .

Eitel e colleghi hanno condotto un nuovo studio per definire in modo esaustivo lo spettro clinico della CS per esaminare l’utilità di un insieme di criteri basati sulla risonanza magnetica funzionale che potrebbero consentire ad aiutare nelle decisioni diagnostiche nei casi di sospetta CS.

aprile 6, 2011

Autismo: le doti particolari del cervello autistico

Il cervello delle persone autistiche funziona in modo diverso da quello delle persone che non hanno questa , con un utilizzo piu’ sviluppato della parte destinata a gestire le informazioni visive.

 

Lo ha scoperto uno studio pubblicato dalla rivista , che potrebbe spiegare perche’ alcuni dei pazienti autistici hanno delle abilita’ particolari.
La ricerca dell’Universita’ di Montreal ha raccolto dati per 15 anni sul funzionamento del cervello delle persone colpite da questa malattia, verificando che la parte che controlla le informazioni visive, situata nel retro del cranio, e’ piu’ sviluppata, mentre quelle deputate alle decisioni e alla pianificazione lo sono meno.

Questo spiegherebbe, ad esempio, perche’ alcuni soggetti autistici hanno una grande capacita’ nel memorizzare i dettagli di una scena.