Arcangelo Martino, ex regista della nuova P2, collabora con i magistrati di Roma. Getta ombre sulla caduta del governo di centrosinistra. E accusa Silvio Berlusconi per la compravendita di senatori
Proprio quando si ricomincia a parlare di campagna acquisti di parlamentari da parte del premier rispunta l’ombra della vecchia indagine per corruzione a suo carico. Il costruttore Arcangelo Martino, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla associazione segreta che mirava a influenzare i giudici in favore di B, racconta di come nel 2007 l’ex assessore del Pdl Ernesto Sica avrebbe spinto un imprenditore amico a offrire soldi al diniano Giuseppe Scalera e ad altri senatori in bilico per passare con il centrodestra. Secondo il racconto del nuovo piduista, Sica conservava le prove per ricattare Berlusconi e le avrebbe usate per farsi nominare assessore in Campania nella giunta Caldoro. L’ex politico socialista al comune di Napoli, condannato per Tangentopoli, racconta di come il sistema faceva perno sulle donazioni di un affarista estraneo alla politica. Lui non dice il nome, ma nelle cronache dei mesi scorsi Il Fatto aveva ricordato una coincidenza: Sica era molto amico di Davide Cincotti, patron della Deriblok di Battipaglia. Pur essendo molto vicino ai Berlusconi (Cincotti aveva affittato la villa in Costa Smeralda del fratello del premier) improvvisamente l’imprenditore nel 2008 decide di donare 295 mila euro al partito di Lamberto Dini. (il fatto quotidiano)
Rosy Bindi ha proposto di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla P3. E’ una porposta ridicola che servirebbe solo a bloccare le inchieste in atto della magistratura o almeno a deleggittimarle. A parte che non porterà nessun risultato pratico.
L’unica cosa seria è lasciar lavorare i magistrati in attesa dei risultati. Ogni altro rimedio è solo un palliativo inutile.
Dell’Utri dimostra di essere dinamico e superattivo. Dopo la condanna per mafia, è riuscito a ritagliarsi un uovo ruolo di spicco nella galassia Berlusconiana. Infatti è accusato di corruzione e loggia segreta.
Alcuni magistrati stanno indagando in gran segreto per scoprire l’esistenza di un associazione segreta con fini politici con a capo D’Alema e Bersani. L’associazione che agisce nella completa oscurità e segretezza pare che si chiami “Pd”.
Gianfranco Miccichè, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, pretende pubbliche scuse per Marcello. Ci ha salvati dal comunismo, Marcello. E voi, ingrati, non lo difendete, Marcello. Ma Marcello chi? Quello condannato in secondo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, quello che cenava con i membri della superloggia di Flavio Carboni (meglio conosciuta come la nuova P2, o P3) ? Sì, quello!