Le intenzioni del Governo nel dietrofront sul nucleare che rende vano il referendum di giugno, erano chiare a tutti, ma se qualcuno aveva ancora qualche dubbio sulla buona fede delle intenzioni sulla moratoria, oggi, 25° anniversario della tragedia di Chernobyl, arrivano le dichiarazioni di Berlusconi a non lasciare ..speranze. Perché è evidente adesso più che mai che il nucleare in Italia è solo stato rimandato.
“Tra uno o due anni sarà possibile riavviare il programma nucleare italiano, perché l’opinione pubblica sarà più consapevole di questa necessità e non sarà influenzata dalla preoccupazione per la tragedia di Fukushima”. Con queste irresponsabili parole, il presidente del Consiglio ha “svelato l’imbroglio” e annunciato i suoi progetti sull’energia atomica, durante la conferenza stampa con il presidente francese Nicolas Sarkozy, in chiusura del vertice Italia-Francia, a Villa Madama.
“Gli accadimenti giapponesi – ha continuato il premier – è emerso nei sondaggi che facciamo normalmente, hanno spaventato i cittadini. Se avessimo fatto il referendum, il nucleare non si sarebbe potuto fare per molti anni a venire”. E invece “tra uno o due anni l’opinione pubblica sarà consapevole della necessità di tornare all’energia nucleare”.
E per rassicurare i francesi, con cui l’Italia ha stipulato dei contratti proprio sulle centrali nucleari, ha aggiunto che i patti siglati “non vengono abrogati, stiamo decidendo di andare avanti in settori come quello della formazione”. Optare per il nucleare – ha aggiunto Berlusconi – è una scelta “di buon senso per andare verso quello che è un destino ineluttabile”.