
Spesso si ripete che la Germania è tornata a investire nelle centrali a carbone per compensare la suaQuesto non è esattamente vero, perchè le 8 centrali a carbone attualmente in costruzione (nella foto in alto il deposito di carbone della futura centrale di Moorburg) sono state programmate tra il 2006 e il 2010, quindi prima dell’incidente di Fukushima. Altre 6 centrali in progetto sono state sospese e ben 20 sono state definitivamente cancellate.
Queste centrali, più due già entrate in servizio, potrebbero fornire una potenza totale di 11,5 GW e sarebbero quindi grosso modo in grado di sostituire l’attauale produzione nucleare, anche se con un incremento di 70 Mt di emissioni di CO2 (l’8% delle emissioni tedesche).
Non avranno tuttavia vita facile, perchè la concorrenza delle energie rinnovabili sta iniziando a creare seri problemi alle centrali a carbone. La produzione rinnovabile ha fatto crollare i prezzi dell’energia elettrica, e nei pomeriggi festivi questi scendono a zero, oppure diventano addirittura negativi. Ciò significa che in questi periodi le grandi compagnie sono disposte a pagare i cittadini perchè venga consumata energia elettrica, pur di evitare di scalare verso il basso l’attività delle grandi centrali a carbone che hanno un elevato carico di base e sono poco flessibili.