Posts tagged ‘New York’

aprile 10, 2020

Il sogno americano finisce in una fossa comune.

L'immagine può contenere: spazio all'aperto
Antonio Di Siena

New York  nei civili, democratici e ricchissimi Stati Uniti, il paese modello del mondo libero, i cadaveri dei poveri vengono gettati nelle fosse comuni. Senza una lapide, senza un fiore, senza che domani ci si possa ricordare anche di loro.

Condannati all’oblio solo perché non possono permettersi un posto al sole in uno di quei meravigliosi prati verdi.

Questa, cari amici col sogno americano, è l’immagine più vera del capitalismo. Che vi piaccia oppure no.

Socialismo o barbarie.

settembre 29, 2013

A New York l’aria più pulita dal 1963.

Lower Manhattan (Foto: Stefania Passarella) Lower Manhattan (Foto: Stefania Passarella)

(di Alessandra Baldini)

NEW YORK – Grande Mela in controtendenza globale: la metropoli dei grattacieli respira oggi meglio che negli ultimi cinquanta anni. Il sindaco Michael Bloomberg ha trionfalmente annunciato dati secondo cui l’aria della città è oggi pulita come mai lo era stata nell’ultimo mezzo secolo.

Le misurazioni arrivano mentre a Stoccolma la Commissione Intergovernativa sul Cambiamento Climatico (Ipcc) ha messo in luce una emergenza planetaria quasi al punto di non ritorno a causa del ‘global warming’ provocato dall’uomo.

Per la Big Apple la svolta verde è arrivata quando l’amministrazione Bloomberg, che già aveva imposto ai newyorchesi il divieto di fumo nei luoghi pubblici, ha introdotto modifiche obbligatorie ai sistemi di riscaldamento cittadini. Il cambio delle normative ha permesso di salvare centinaia di vite umane all’anno, ha detto il sindaco. Il programma ‘Clean Heat’ municipale ha costretto i grandi palazzi della città a passare dal gasolio inquinante al metano: in questo modo le polveri sottili nell’aria sono state ridotte del 23% in quattro anni, con impatti ancora più impressionanti sulle emissioni di biossido di zolfo.

settembre 23, 2013

Il monito degli economisti: Continuando così l’Europa deflagrerà

angela-merkel

Nello stesso giorno in cui i media celebrano la vittoria di Angela Merkel in Germania, il Financial Times pubblica un testo che interpreta molto diversamente la fase e che guarda più avanti: è “Il monito degli economisti” (“The Economists’ Warning”), un documento promosso dagli italiani Emiliano Brancaccio e Riccardo Realfonzo (Università del Sannio) e sottoscritto da alcuni tra i principali esponenti della comunità accademica internazionale, appartenenti a varie scuole di pensiero: tra di essi Philip Arestis (University of Cambridge), Wendy Carlin (University College of London), James Galbraith (University of Texas), Mauro Gallegati (Università Politecnica delle Marche), Eckhard Hein (Berlin School of Economics and Law), Alan Kirman (University of Aix-Marseille III), Jan Kregel (ex capo dell’ufficio Finanziamenti per lo sviluppo dell’ONU), Dimitri Papadimitriou (presidente del Levy Economics Institute), Pascal Petit (Université de Paris Nord), Dani Rodrik (Institute for Advanced Study, Princeton), Willi Semmler (New School University, New York), Tony Thirlwall (University of Kent) ed altri.

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luglio 10, 2013

Grand Central Station.

marzo 31, 2013

Una ecatombe nel mondo della musica.

È davvero un fine settimana tristissimo, quello in corso: mentre Milano è in fila per il saluto in camera ardente a Enzo Jannacci, da New York arriva la notizia della morte del leggendario produttore discografico Phil Ramone, che da oltre un mese era in coma per le conseguenze di un aneurisma: violinista prodigio, a dieci anni aveva suonato per la Regina Elisabetta e da ragazzo era stato lui a registrare la celebre “Happy Birthday Mr. President” di Marilyn Monroe a John Fitzgerald Kennedy. A partire dagli anni ’60 era diventato famoso come ingegnere del suono prima e come produttore poi. Il primo CD mai prodotto al mondo, 52nd Street di Billy Joel, era stato prodotto da lui. Altra curiosità: un’esperto di acustica, è merito suo se diamo per scontato il suono surround nelle sale cinematografiche.

Ecco uno dei tanti  brani firmati da Ramone:

 

giugno 4, 2012

New York dichiara guerra alla Coca cola extra large.

sindaco new york proibisce bibite zuccherate extra large

Le taglie extra large sono uno dei marchi di fabbrica degli Stati Uniti non solo per quanto riguarda l’abbigliamento, ma anche per il cibo e le bevande. A New York un muffin può essere grande quasi quanto una delle torte “da single” vendute nelle pasticcerie italiane e in alcune famose catene è impossibile trovare un caffè di dimensioni, ai nostri occhi, normali. Questi eccessi alimentari hanno contribuito al dilagare dell‘obesità oltreoceano a tal punto da spingere le autorità a prendere provvedimenti.

Il primo a farlo è stato Michael Bloomberg, sindaco di New York, che ha proposto il divieto di vendere bicchieroni di bevande zuccherate grandi più di 16 once (il corrispondente dei nostri 0,476 litri) nei ristoranti, nei cinema, nei teatri e negli stadi della Grande Mela. Se il Board of Health approverà la mozione di Bloomberg dal marzo del 2013 chi contravverrà a questa norma sarà multato con un’ammenda di 200 euro.

Maggio 28, 2012

New York in bici.

A new York 10mila biciclette per il bike sharing divise in 600 stazioni

A luglio prende vita a New York l’ambizioso progetto New York City Bike share: 10mila biciclette per il bike sharing dislocate in 600 stazioni tra Manhattan e Brooklyn, con l’opzione di estendersi al Queens, Staten Island e Bronx.

A fronte di una cauzione di 1000 dollari i costi del servizio 24h su 24h e 7 giorni su 7 sono piuttosto contenuti se rapportati ai 2,25 dollari (1,70 euro) prezzo del biglietto di corsa singola della metropolitana o al prezzo medio di 4km in taxi di 12 dollari (9 euro): l’abbonamento annuale costa 95 dollari (72 euro), l’abbonamento settimanale costa 25 dollari (19 euro), 10 dollari la giornata (7 euro). Agli abbonati annuali la bici viene data gratuitamente per i primi 45 minuti mentre per gli abbonamenti settimanali sono previsti 30 minuti gratis. I 60 minuti supplementari costeranno 4 dollari, i 90 minuti 13 dollari e due ore supplementari 25 dollari.

aprile 8, 2012

New York, 15 progetti per il recupero dell’acqua piovana.

fattorie sui tetti di new york

Di quanto New York punti a essere una metropoli sostenibile lo avevo già scritto. Michael Bloomberg sindaco che crede nella green economy annuncia perciò che un altro tassello del Green Infrastructure Grant Program prende vita: The Brooklyn Navy Yard.

In sostanza su un tetto di 40mila metri quadri sarà installata una fattoria urbana per il recupero e riuso nelle colture di 40mila galloni di acqua piovana. Investimenti per oltre mezzo milione di dollari e lavoro per oltre 1000 persone. Ma come dicevo il progetto rientra in uno scenario più ampio di cui leggo sul Notiziario settimanale AIAB che scrive:

Il Comune di New York ha finanziato 15 progetti per la realizzazione di infrastrutture verdi che riducano il sovraccarica di acqua nelle fogne di New York e che, quindi, migliorino la qualità
delle acque del porto della Grande Mela e del fiume Hudson.

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marzo 13, 2012

New York verso l’autosufficienza energetica, il progetto di riqualificazione urbana di Terreform

new york verde

È una New York verde, autosufficiente dal punto di vista energetico, quella abbozzata da Terreform Inc in un progetto un po’ utopico che contiene comunque dei buoni spunti per migliorare la qualità della vita nella Grande Mela, partendo dalla riqualificazione ambientale. Il progetto New York City Steady State disegna una nuova New York, a ridotto impatto ambientale grazie a tetti verdi, giardini verticali, orti urbani ed un restyling ecologico di ogni spazio non occupato e degradato.

Manhattan come la conosciamo, caotica, rumorosa e affollata di manager, cederà il posto a scenari bucolici, con appezzamenti di terreno ai lati delle strade coltivati da newyorkesi ecoconsapevoli. Nei grattacieli troveranno posto le aziende agricole del futuro e persino i muri saranno commestibili. Ogni tetto disponibile sarà tappezzato di verde. E poi, alberi, alberi dappertutto, non solo a Central Park.

Le insegne luminose di Times Square saranno alimentate da pannelli solari così come i teatri e l’illuminazione pubblica. La New York ridisegnata da Terreform si divide in cinque aree, ciascuna con una sua funzione: produzione agroalimentare, produzione di carne, spazi aperti, orti urbani, aree residenziali. La vita urbana, per il resto, proseguirebbe come al solito con il suo flusso inarrestabile e frenetico attutito nell’impatto da cuscinetti verdi ai lati delle strade e sui tetti. Una New York così non si era mai vista e forse non la vedremo mai, ma vale la pena anche solo immaginarla tanto è bella.

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novembre 15, 2011

Sgomberati gli indignati di Occupy Wall Street.

 

La polizia di New York City si è presentata questa notte all’1:20 (ora di New York) per sgomberare Zuccotti Park dai manifestanti di Occupy Wall Street, mentre lo stesso è successo fra i manifestanti a Los Angeles. Le forze di polizia, presentatasi in assetto antisommossa, avrebbero giustificato l’azione per motivi igienico sanitari e il sindaco Bloomberg ha spiegato che l’azione non è un’azione definitiva ma dimostrativa. La diretta dal sito di Occupy Wall Street racconta di manifestanti che si difendono al canto di This Is What Police state looks Like: chiuse le linee metropolitane e il ponte di Brooklyn, ingenti forze di polizia si schierano fra Canal St. e la Broadway. Fra i manifestanti si sparge la voce non confermata di cecchini sui tetti.