Succede a tutti, quasi ogni giorno: capita di alzarsi troppo velocemente e di ‘vedere le stelle’. Ma si tratta di qualcosa di più di un fenomeno fisiologico: analizzando l’area del cervello che crea questi piccoli lampi di luce si potrebbe arrivare a trovare un rimedio per la cecità.
Ci proveranno i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, che ne parlano sulla rivista ‘Proceedings of the National Academy of Sciences’.
Le classiche ‘stelline’ appaiono quando alcune zone del cervello che elaborano le informazioni visive vengono attivate da un improvviso flusso sanguigno alla testa. E le persone sperimentano questi ‘fosfeni’, nome scientifico del fenomeno, anche se hanno gli occhi chiusi o se sono cieche. Dunque, si tratta di un meccanismo indipendente dalla capacità visiva.