La neonata negli Stati Uniti nata con l’Hiv, sottoposta nelle prime 30 ore dal parto a terapia antiretrovirale e a distanza a due anni guarita, senza più segni diagnostici dell’attività delvirus dell’Aids sta facendo già discutere la comunità scientifica. Anche più di quanto accadde sei anni fa con il “paziente Berlino”, così come fu ribattezzato Timothy Brown, il primo caso di guarigione dall’Hiv.
A differenza del caso tedesco, in cui fu untrapianto dimidollo a determinare la guarigione, la bimba statunitense ha ricevuto una cura farmacologica precoce con trefarmaci. Una terapia eccezionale, dovuta al fatto che la mamma non sapeva e non aveva comunicato ai medici di essere affetta da Hiv. L’altro elemento eccezionale, è che i medici hanno potuto visitare nuovamente la piccola dopo un’interruzione di circa 8 mesi della terapia, scoprendo che il virus non aveva ripreso la sua marcia.