Mercati oggi: cosa sta succedendo nella prima seduta della nuova settimana, sempre dominata dal coronavirus?

Nella prima seduta della nuova settimana, numerose Borse hanno infatti lasciato osservare nuovi segnali di cedimento e in alcuni casi le perdite sono risultate piuttosto evidenti.
Tutto è accaduto in concomitanza con il crollo del prezzo del petrolio, affondato momentaneamente persino sotto i $20 al barile. Sui mercati, oggi, sembra essere tornato un sentiment di avversione al rischio, ma la seduta potrebbe ancora cambiare rotta.
LEGGI ANCHE
Il petrolio è crollato sotto i $20. L’accaduto

Mercati oggi alle prese con il coronavirus: le ultime notizie
Esattamente come accaduto nel corso delle ultime, drammatiche settimane, anche oggi i mercati hanno ricominciato a valutare con crescente scetticismo l’impatto e le conseguenze globali del coronavirus.
Quest’ultimo, ormai trasformatosi in vera e propria pandemia globale, ha contagiato più di 700.000 persone stando ai più recenti dati della Johns Hopkins University. Le morti, invece, hanno superato quota 33.000, mentre i Paesi più colpiti sono risultati:
- Stati Uniti: oltre 139.000 infetti
- Italia: circa 97.000
- Cina: oltre 82.000
- Spagna: più di 80.000
- Germania: circa 62.000
I mercati oggi sono tornati a riflettere proprio sugli effetti del coronavirus, che ha già messo con le spalle al muro numerose economie. Secondo Rodrigo Catril, currency strategist della National Australia Bank, essi continueranno a chiedersi se e quanto le misure di stimolo introdotte in tutto il mondo si riveleranno sufficienti per aiutare l’economia a resistere a questo shock inaspettato.
Per rispondere a questa domanda sarà necessario conoscere l’entità delle misure di contenimento oltre che per quanto tempo saranno implementate. Fino a che queste incertezze non verranno risolte è probabile che le Borse e i mercati tutti continueranno a scambiare in preda alla volatilità.
L’andamento delle Borse oggi
Durante la sessione asiatica, tra le Borse peggiori si è inserita di diritto quella di Tokyo, con un Nikkei che ha lasciato sul campo più di 3 punti percentuali e con un Topix altrettanto depresso.
Non è andata tanto meglio alla Cina, dove i principali indici hanno scambiato con ribassi più o meno evidenti. Lo SZSE Component ad esempio ha perso più del 2%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong è riuscito a limitare i rossi.
Meno depresse, invece, sia la Corea del Sud (che ha tentato di resistere alle vendite), sia l’Australia e la Nuova Zelanda, rispettivamente in rialzo del 7% e dell’1,68%.
Nonostante le performance di alcune Borse siano risultate particolarmente negative, non tutti i mercati oggi sono stati trascinati nel baratro. I rossi sono stati molto più contenuti rispetto a quelli delle ultime sedute. Tutti gli occhi ora saranno puntati sull’apertura delle europee e degli USA.