Posts tagged ‘malcom x’

novembre 28, 2010

Ray Charles Modern Sound in Country and Wesren Music – Buongiorno compagni.

Ieri sera ho fatto proprio tardi: da veri socilaisti abbiamo fatto una riunionein Alta Irpinia per discutere se è arrivato il momento di aderire a sinistra e libertà. Cero il Partito Socialista è morto e Nencini e solo uno spregiudicato millanatatore che si serve del simbolo per piazzare qualche deputato nel PD, ma Sel nonè il partito che io vorrei.

Ma, se poi rifletti sul fatto che D’Alema vuole fare lingua in bocca con Fini, allora ben venga la contaminazione e chi se ne frega. Sta a noi modifcare SEL in un partito che cntenga anche le istanze socialiste.

Godetevi quetso Ray Charles d’annata con un brano che h fatto la storia della musica.

marzo 30, 2010

Meglio dedicarsi alla musica.

A proposito di chitarra: vi ricordate Jimmy Hendrix? Era il giugno del 1967 quando a Monterey si abbatté uno tzunami sul festival dell’amore. Hendrix, al termine della sua estenuante esibizione (con una versione demoniaca di “Wild Thing”), da fuoco alla sua Fender Stratocaster e riceve l’ovazione del pubblico adorante. L’atto catartico è compiuto tra il delirio della folla! Se la chitarra elettrica è diventata la più potente icona del rock, il merito è senza dubbio di Hendrix che inventò un nuovo stile di suonare lo strumento e ruppe con la tradizione aprendo nuove frontiere alla sperimentazione sugli strumenti musicali in genere. La chitarra per Hendrix è la proiezione del suo membro, la compagna di torridi amplessi elettrici, suonata coi denti, i gomiti, gli abiti, strofinata contro l’asta del microfono o contro le casse alla ricerca del feedback più corrosivo. Il palcoscenico diviene il suo regno, ma la sua smania di libertà tracima in eccessi continui ed il rock si trasforma in utopia estrema. Il trionfo arriva nel 1969 a Woodstock con una versione dissacrante e sfregiata dell’inno americano (“Star Spangled Banner”), mimando con la chitarra i bombardamenti del Vietnam. Un anno dopo, però, la sua vita vissuta al di là di ogni limite si concluse tragicamente, stroncata da una dose eccessiva di barbiturici. Gli afro-americani, che avevano già perso per morte violenta sia l'”apostolo” Martin Luther King, sia il leader del loro orgoglio Malcom X, perdono anche colui che aveva restituito la paternità nera al rock’n’roll. Ma lui, il suo epitaffio, lo aveva già scritto: “La gente piange se qualcuno muore, ma la persona morta non sta piangendo. Quando morirò voglio che la gente suoni la mia musica, perda il controllo e faccia tutto ciò che vuole”.

febbraio 28, 2010

A change is gonna Come. Buonanotte compagni

Questa sera vi presento Sam Cooke (Clarksdale, 22 gennaio 1931Los Angeles, 11 dicembre 1964) è stato un cantante, compositore e produttore discografico statunitense, di musica gospel, R&B, soul e pop.

Musicisti e critici oggi lo ritengono uno dei fondatori della soul music e uno dei più importanti cantanti della storia di questo genere.[1] È stato definito da molti “il re del soul”, e, anche se più di uno può ambire a questo titolo, il suo influsso è stato forte e il suo impatto sulla musica soul innegabile. Piazzò 29 singoli nella “Top 40” negli USA tra il 1957 e il 1965 ed è considerato spesso come “il creatore” del genere. Grandi successi come “You Send Me“, “Chain Gang“, “Wonderful World” e “Bring It on Home to Me” sono tra le sue canzoni più popolari.

Cooke fu anche tra i primi artisti di colore a occuparsi anche degli aspetti imprenditoriali della sua attività: [1]  Prese anche parte attiva nel Movimento per i Diritti Civili (American Civil Rights Movement),[1] usando le proprie capacità musicali per creare legami tra il pubblico di colore e il pubblico bianco. Morì ma 27 ucciso dalla proprietaria di un motel dove si era fermato a dormire.

L’influenza di Cooke è stata grandissima: anche quelli che non hanno mai ascoltato un suo disco, ne hanno sentito gli echi in Rod Stewart o Southside Johnny. Altri artisti rock con un certo debito verso Cooke sono The Animals, Simon and Garfunkel, Van Morrison, James Taylor, i Beatles (in particolare John Lennon), John Mayer, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Steve Marriott, Terry Reid, Steve Perry; nel genere R&B tra i vicini a Cooke si possono citare Smokey Robinson, Marvin Gaye, Otis Redding, David Ruffin, Bobby Womack, Johnnie Taylor, Lou Rawls, Al Green, The Temptations, Philippe Wynne, Aretha Franklin, Mavis Staples, Ben E. King.

Il pezzo di Cooke “A Change Is Gonna Come” è stato memorabilmente inserito nella colonna sonora del film Malcolm X di Spike Lee. Interpretato anche da Bob Dylan. “Un cambiamento sta per arrivare” dice la canzone. Speriamo che sia vero.

E domani sciopero degli immigrati, noi ci saremo.

Buona notte compagni.