Posts tagged ‘libia’

aprile 19, 2020

19 aprile ’37. Promulgato il decreto 880: Vietato volere bene alle indigene delle colonie

Risorgimento socialista Puglia

Il 19 aprile 1937, in Italia e nelle colonie divenne attuativa la prima legge “di tutela della razza” promulgata dal regime fascista: il Regio Decreto Legislativo numero 880. La Legge non riguardava gli italiani di origine ebraica, ma i figli di uomini italiani e donne africane nelle colonie del cosiddetto Impero (Somalia, Eritrea, Etiopia e Libia).
Con questo decreto lo stato italiano vietava definitivamente il matrimonio misto e la pratica del madamismo, un termine questo che suona antiquato eppure indica uno degli effetti più ingloriosi della storia coloniale italiana.
Nel gergo coloniale italiano, per “madama” si intendeva la donna africana che conviveva o aveva una relazione stabile con un uomo italiano. Il termine “madamato” aveva una connotazione dispregiativa; fu coniato all’indomani della guerra d’Etiopia, quando Mussolini lanciò una campagna contro le unioni miste e le procreazioni interrazziali.
Il decreto 880 non rappresentò nient’altro che l’apice della campagna razzista del regime nei confronti degli abitanti delle colonie.
Fu questo il decreto che aprì le porte alle leggi razziali prevalentemente contro gli ebrei, promulgate per la prima volta nel 1938.

In questo articolo in rete la collega Ilaria Romeo lo analizza

https://fortebraccionews.wordpress.com/…/19-aprile-37-prom…/

Come socialisti-e di sinistra non possiamo che ricordare la nostra opzione antifascista e contro ogni sfruttamento. Il ruolo delle compagne prima nei sindacati (Argentina Altobelli), nella Resistenza internazionale e italina, quindi nell’UDI (fra cui Giuliana Nenni), infine nella difficile abrogazione della prostituzione legalizzata (la sen. Merlin).

Si tratta ora di dare un nuovo, imprescindibile contributo femminile alla ricostruzione di un partito socialista di sinistra in Italia.

 

Il 19 aprile 1937, in Italia e nelle colonie entra in vigore il Regio decreto legislativo numero 880, la prima legge “di tutela della razza” promulgata dal regime fascista, riferita in particolar m…
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febbraio 22, 2015

tutto finto, tranne i morti!

L’Egitto svela il bluff occidentale sulla guerra fasulla al SIIL

Dan Glazebrook, RussiaToday, 19 febbraio 2015
L’occidente strombazza il SIIL quale ultima minaccia alla civiltà, sostenendo l’impegno totale alla sua sconfitta e l’avanzata del gruppo in Siria e Iraq come pretesto per allargare il proprio impegno militare in Medio Oriente. Eppure, verso la Libia, che sembra seguire lo stesso percors Altro…

febbraio 12, 2015

San Remo è San Remo!

E l’Africa, con la sua miseria, la sua disperazione, i suoi conflitti, continuava a vomitare carne umana sulle spiagge. Morti, infiniti morti, passavano in sottofondo proprio quando mettevamo i piatti in tavola, disturbandoci un po’. Erano tanti, ma così tanti che ci stavamo facendo l’abitudine. Lassù l’Europa guardava con distacco. Anche l’Italia, toccata solo nella sua isola più sperduta, si sforzava di pensare ad altro. Un problema immenso, così più grande di noi che ci spingeva a guardare in alto: San Remo, San Valentino…

novembre 19, 2013

Allarme Libia

di Bonino
Smemoranda http://www.remocontro.it/radar/allarme-libiadi-boninosmemoranda/ La Libia frantumata del dopo Gheddafi è una bomba innescata nella mani di molti possibili stragisti alla ricerca di una vendetta contro il mondo. Non servivano certo i Servizi segreti o un ministro a segarcelo. Le contraddizioni dei due pesi e due misure. Promemoria che abbiamo chiesto ad Aldo …

novembre 10, 2013

Esportatori di democrazia.

 

Nei due anni trascorsi dall’uccisione di Gheddafi la Libia non ha ritrovato la pace. Il paese e’ frantumato e controllato da gruppi armati che nel 2011 agirono di concerto, ma dopo la vittoria hanno iniziato a lottare ferocemente l’uno contro l’altro.
Ahmad Mukharreb al-Gheddafi dirige il “Gruppo d’azione politica per la ricostruzione de…Visualizza altro

agosto 20, 2013

Cosa succede realmente in Egitto


Aangirfan 18 agosto 2013
“La primavera araba è stata progettata per destabilizzare tutti i Paesi islamici e distruggerli… i Paesi in cui i militari sono relativamente deboli, come Tunisia e Libia, sono i Paesi in cui la destabilizzazione è riuscita.” Lo storico Webster G. Tarpley: “L’Egitto afferma l’indipendenza nazionale per la prima volta da decenni“. Estratti Visualizza altro

agosto 20, 2013

Esportatori di democrazia.


Giunge di buon mattino, all’inizio della settimana di Ferragosto, la notizia che Salini Impregilo, leader con una quota del 58% di un consorzio di imprese italiane che comprende anche La Società Italiana per Condotte d’Acqua, Impresa Pizzarotti & C. e Cooperativa Muratori & Cementisti (CMC), realizzerà il primo lotto della nuova autostrada costiera libica per un valore Visualizza altro

giugno 21, 2013

Libia:Gheddafi è stato ucciso su ordine di Sarkozy per soldi

” Sia il figlio di Gheddafi,Seif al-Islam, sia Zied Takieddine e l’interprete ufficiale ( arabo-francese ) Moftah Missouri, hanno dichiarato che Sarkozy ha ricevuto una ventina di milioni di dollari per la sua elezione e non voleva che si sapesse, insieme al suo amico
Claude Guéant.
…La Lybia aveva appoggiato la campagna elettorale Visualizza altro

— con Elisa Gaddi

giugno 16, 2013

L’uomo che ci fa impallidire dalla vergogna.

Silvio Berlusconi, da presidente del Consiglio, qualche anno fa:

“A Gheddafi mi lega una vera e profonda amicizia, al leader riconosco grande saggezza… è una persona intelligentissima… un professionista super… Gheddafi è un grande amico mio e dell’Italia. E’ il leader della libertà”.

Silvio Berlusconi, nel 2011, da presidente del Consiglio, ai servizi segreti avrebbe chiesto quanto segue:

“Non è che potreste far fuori Gheddafi?”.

novembre 17, 2012

L’unico che ha capito come stavano le cose.

Perché Sarkozy ce l’aveva con il Cavaliere? Perché rideva di lui? Perché lo relegava ai margini dei vertici internazionali? Ma soprattutto, perché l’allora Presidente francese decise di bombardare la Libia (non è stata una decisione solo sua, ma vabbé)? La risposta è già arrivata in Francia, e giunge direttamente da Silvio Berlusconi, in visita al centro sportivo del Milan. Non è una barzelletta, ma una delle più clamorose riscritture storiografiche del nostro ex Premier. Tutta colpa di quei manifesti giganti.
“Sarkozy ha provato invidia quando ha visto i miei manifesti giganti a Tripoli, c’ero io assieme a Gheddafi, manifesti messi in mio onore dopo la trionfale visita del colonnello  in Italia. Lì ha capito che la Francia avrebbe avuto meno influenza. Per questo Sarkozy ha bombardato la Libia”.