Posts tagged ‘lesioni’

luglio 16, 2013

Modello virtuale di cervello per studiare danni e relative terapie.

Creato un modello virtuale del cervello che sogna a occhi aperti esattamente come gli esseri umani. Il modello si basa sulle dinamiche delle cellule cerebrali e le numerose connessioni tra loro. Il progetto e’ di un team di ricercatori della Washington University e ha come obiettivo quello di aiutare la scienza a comprendere meglio quali aree del cervello lavorano insieme quando una persone fantastica o e’ mentalmente inattiva, cioe’ a riposo. brainpic 300x225 Modello virtuale di cervello per studiare danni e relative terapieI risultati potrebbero un giorno permettere ai medici di effettuare diagnosi migliori e trattamenti piu’ efficaci per le lesioni cerebrali. Lo studio, apparso sul Journal of Neuroscience, permette di testare l’impatto di differenti patologie, come ha spiegato Maurizio Corbetta, tra gli autori, “possiamo imporre al nostro modello lesioni come quelle osservate dopo un ictus o in presenza di cancro al cervello, disabilitando gruppi di cellule virtuali per analizzare in che modo vengono alterate o danneggiate le funzioni cerebrali. Il modello ci permette anche di vagliare strategie alternative per riportare l’attivita’ del cervello alla normalita’”

febbraio 9, 2013

Le lesioni parziali del midollo: imparare a controllare i riflessi per camminare meglio

Imparare a controllare i potrebbe essere una strategia efficace per le persone affette da incomplete del che vogliono migliorare la propria camminata.midollo spinale 300x200 Le lesioni parziali del midollo: imparare a controllare i riflessi per camminare meglio La scoperta arriva da una nuova condotta dalla Columbia University pubblicata sul Journal of Neuroscience. “Le persone tendono a pensare ai come a qualcosa di immutabile e fisso ma in realta’ i movimenti normali richiedono un aggiustamento costante dei da parte del “, ha spiegato Jonathan Wolpaw, tra gli autori dell’indagine. “E’ proprio la perdita di questa capacita’ del a mantenere tutto in equilibrio che influenza l’abilita’ a camminare delle persone con del ” ha precisato Wolpaw.

 

Quando il decide di muoversi lancia che viaggiano attraverso il ai muscoli appropriati. I spinali controllati dai circuiti delle nervose locali del forniscono al un modo per reagire e muoversi rapidamente senza la necessita’ di una scelta consapevole del .

giugno 20, 2011

HPV: vaccinarsi per ridurre le lesioni precancerose.

n Italia si e’ raggiunta copertura del 59% delle adolescenti (ANSA)
– Il contro il () e’ efficace contro le della cervice che preludono al tumore, abbattendole del 50%.

Lo ha dimostrato uno studio australiano pubblicato da The Lancet, che ha riscontrato un calo delle nelle adolescenti sotto i 18 anni dallo 0,80% allo 0,42%. Anche in Italia, come in Australia, la campagna vaccinale e’ stata avviata nel 2007, e per l’Istituto Superiore di Sanita’ nel 2010 si e’ raggiunta una copertura del 59% delle adolescenti nate nel 1997.

febbraio 1, 2011

Chemioterapico per curare lesioni midollo spinale.

Curare le lesioni del midollo spinale con un farmaco utilizzato nella lotta ai tumori. La terapia, per ora sperimentata sui topi, aiuta la “riparazione” dei neuroni danneggiati rallentando il processo di cicatrizzazione innescato dalla lesione.

 

In questo modo, almeno nei casi meno gravi, sarebbe possibile recuperare in parte le normali abilità motorie. Lo studio, pubblicato su Science, è stato condotto da un gruppo di ricerca coordinato da Farida Hellal del Max Planck Institute of Neurobiology, in Germania.

Il midollo spinale rappresenta la porzione caudale del sistema nervoso centrale (SNC). Uno dei principali fattori che ne ostacolano la riparazione dopo una lesione è la scarsa capacità di rigenerazione degli assoni (i prolungamenti dei neuroni che trasmettono gli impulsi elettrici da una cellula nervosa all’altra). Questa difficoltà a rigenerarsi è dovuta sia all’effetto inibitorio della mielina (la guaina che circonda gli assoni e che potenzia la trasmissione elettrica), sia al processo di cicatrizzazione post-lesione, che crea un ambiente ostile alla ricrescita.

Per favorire la rigenerazione degli assoni, i ricercatori sono intervenuti sul processo di cicatrizzazione cercando di rallentarlo. Hanno così somministrato il Taxol, un farmaco adoperato nelle terapie contro il cancro, a topi colpiti da lesioni a livello della regione toracica del midollo spinale. Dopo appena una settimana, nei topi trattati con il farmaco la cicatrizzazione diminuiva; questo perché il Taxol ferma l’azione dei microtubuli, proteine filamentose che intervengono in numerosi processi cellulari, compresi quelli di cicatrizzazione. Il risultato della terapia, dopo 4 settimane di trattamento, è stata la ricrescita degli assoni interessati dalla lesione.(liquidarea)

gennaio 17, 2011

Scoperto il network molecolare che preserva integrita’ renale.

 

Scienziati americani hanno scoperto una rete molecolare, che lavora attraverso il sistema immunitario, per rigenerare dall’interno i reni danneggiati.
Lo studio, pubblicato su ‘Pnas’, potrebbe portare alla messa a punto di nuove terapie per riparare diversi organi che hanno subito delle lesioni. Si tratta di un lavoro frutto della collaborazione tra due team: uno del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center e l’altro del Brigham & Women’s Hospital dell’Harvard Medical School (Usa).

novembre 5, 2010

Laser terapia contro fratture e lesioni spinali: ormai comprovata efficacia, risultati sorprendenti.

Sono sorprendenti i risultati di una sperimentazione durata 6 anni su 78 pazienti tetraplegici, paraplegici, con fratture spinali e lesioni midollari. Il trattamento con il laser ha permesso infatti a questi soggetti, uomini e donne di eta’ compresa fra i 14 e i 55 anni, di riprendere funzionalita’ ormai perdute e non recuperabili con altre metodiche. In qualche caso (5 su 78) si e’ arrivati persino all’abbandono della carrozzina. Appaiono quindi evidenti, spiega una nota, a giudicare dai dati scientifici presentati oggi al congresso Laser Florence, gli effetti anti-infiammatori e rigenerativi del laser non chirurgico su pazienti con lesioni traumatiche spinali. La sperimentazione, portata avanti dal professor Leonardo Longo, medico chirurgo specialista in Endocrinologia e docente a contratto in Laser Chirurgia e Medicina delle Universita di Siena e San Marino, nonche’ ”Visiting Researcher Professor” presso diverse universita’ in tutto il mondo, ha mostrato come sia stato possibile, per tutti e 78 i soggetti, il recupero di funzioni essenziali.

Tra queste, la funzionalita’ e sensibilita’ sfinterica anale (e, nella donna, anche vescico/uretrale); la funzionalita’ e l’attivita’ sessuale maschile e femminile; il ripristino della termoregolazione, della sensibilita’ tattile, termica e dolorifica al di sotto della lesione; il miglioramento dell’attivita’ muscolare liscia e anche di quella volontaria.
Il follow-up dopo 6 anni di sperimentazione conferma che i risultati ottenuti sono stabili e permanenti. L’uso del laser e’ stato largamente sperimentato anche nell’ambito della terapia delle paralisi facciali. Negli ultimi trent’anni sono stati trattati migliaia di pazienti con questa patologia che riconosce diverse cause. Nella grande maggioranza dei casi la paralisi e’ scomparsa senza piu’ ritornare.(ANSA)

agosto 5, 2010

Helicobacter pylori: provoca ulcere ma ha anche una proteina in grado di ‘riparare’.

È un batterio bifronte, quello che scatena l’ulcera, ma grazie a una ricerca italiana la sua presenza nello stomaco non è più soltanto una cattiva notizia. L’Helicobacter pylori produce infatti una proteina capace di riparare le lesioni, sia quelle sulle pareti dello stomaco sia quelle di cornea e pelle. La scoperta dell’Università di Napoli Federico II, è pubblicata sulla rivista internazionale Journal of Immunology. «Questo effetto benefico – spiega perchè l’Helicobacter pylori convive con l’organismo umano da almeno 50.000 anni: era verosimile che facesse anche qualcosa di utile», ha detto il coordinatore dello studio, Gianni Marone. Si spiega anche perchè questo batterio continua ad essere così fedele all’uomo da colonizzare lo stomaco di metà della popolazione mondiale, trasmettendosi da persona a persona.

La proteina capace di curare l’ulcera prodotta dal batterio si chiama Hp2-20. «Sembra essere efficace non soltanto nel curare le ulcere dello stomaco, ma anche quelle di cornea e pelle – ha spiegato Marone. Grazie a queste sue proprietà – aggiunge – la proteina potrebbe diventare in futuro un farmaco biologico», e c’è già un brevetto da parte del Centro Interdisciplinare per le Scienze immunologiche di base e cliniche dell’università Federico II.

giugno 12, 2010

Progetto TETRA: attacco su 4 fronti al carcinoma orale.

Otto nuovi casi ogni centomila abitanti ogni anno in Italia, con punte raddoppiate nel Nord Est. Oltre 3mila decessi l’anno, dopo terapie chemioterapiche e radio chirurgiche spesso inutili e altamente debilitanti. Una sopravvivenza inferiore al 15-20% per diagnosi tardive. Il tumore del cavo orale, a differenza di tante altre patologie, continua la sua inarrestabile ascesa, complice il vizio della sigaretta, dell’alcol, un’alimentazione scorretta. E se da un lato incidenza e mortalità, tipiche dell’età adulta, sembrano crescere lentamente, dall’altro si assiste ad un ‘boom’ tra le donne e i giovani, con percentuali in costante aumento. Purtroppo la diagnosi precoce è una rarità e quando il paziente giunge allo specialista è ormai troppo tardi: sette su dieci sono già negli stadi avanzati della patologia. La sopravvivenza media a 5 anni infatti è davvero bassa: appena il 40%.

Da queste premesse prende il via il ‘Progetto Tetra’, un attacco su quattro assi al cancro orale che, per la prima volta in Italia, vede unite la Commissione Nazionale Albo Odontoiatri (CAO) della FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri), presieduta dal dott. Giuseppe Renzo, e le società scientifiche istituzionali di riferimento in tema di salute orale SIPMO (Società Italiana di Patologia e Medicina Orale), presieduta dal Prof. Lorenzo Lo Muzio, Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università di Foggia, e SIOCMF (Società Italiana di Odontoiatria e Chirurgia Maxillo-Facciale), presieduta dal Prof. Egidio Bertelli dell’Università di Siena, per pianificare un intervento di motivazione ed educazione alla prevenzione primaria, con contestuale presentazione di una rete di riferimento.

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