Ci piglia in giro o fa sul serio?
“Qualcosa a sinistra nasce. Che poi sia alleato del Pd o sia indipendente dipenderà soprattutto da quello che vuole fare Renzi”. Pippo Civati annuncia con un’intervista ad Affaritaliani.it, la nascita nel 2015 di una nuova formazione a sinistra. “Si forma perché c’è uno spazio molto grande”. E Landini? “Continuerà a fare il sindacalista, però sicuramente vedrebbe con favore una iniziativa del genere. E sarebbe uno dei protagonisti di quell’area”. Domanda: se Renzi continua nel solco del Jobs Act e guarda sempre più al centro, Civati e altri potrebbero quindi confluire nella nascente formazione di sinistra. Giusto? “Sì, è probabile che accada una cosa del genere. E’ chiaro che sia così”. E infine: “Potrebbero succederne di tutti i colori. Potrebbe trasformarsi il Pd, potrebbe non esserci più… Sarà un gennaio molto interessante”.
La domnda è una sola: ma esci dal PD o no? Perche se rimani nel PD vuol dire che ci pigli in giro. E poi i socialisti che ruolo avrebbero in una eventuale nuova formazione di sinistra??
Salvare la Costituzione.
E’ partito da piazza della Repubblica il corteo per la “difesa della Costituzione”. Ad aprire la manifestazione un camion con su affissi gli articoli della Costituzione italiana. Alla testa del corteo i promotori tra cui il segretario della Fiom Cgil, Maurizio Landini, e Stefano Rodotà, accolto da applausi e cori al suo arrivo.
Il corteo è partito in direzione piazza del Popolo dopo un po’ di ressa di fotografi e giornalisti al suo avvio. Tante le bandiere rosse che sventolano alla manifestazione, il cui striscione di apertura recita “la via maestra”, a reggerlo tra gli altri anche Antonio Di Pietro. A promuovere la manifestazione oltre a Stefano Rodotà e Maurizio Landini ci sono stati anche don Luigi Ciotti, Lorenza Carlassarre e Gustavo Zagrebelsky. “La difesa della Costituzione è innanzitutto la promozione di un’idea di società – recita l’appello – divergente da quella di coloro che hanno operato finora tacitamente per svuotarla e, ora operano per manometterla formalmente (…). Non è la difesa di un passato che non può ritornare ma un programma per un futuro da costruire in Italia e in Europa.
Landini, si dovrà rispondere a questa piazza – “Io non devo rispondere niente a nessuno. In tanti dovranno rispondere a questa piazza, ai tanti italiani che pensano che per cambiare il Paese bisogna applicare la Costituzione”. Così il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini, all’avvio del corteo per la Costituzione, risponde ad una giornalista che gli chiede cosa risponde al Presidente Napolitano che ieri ha dichiarato che il momento è maturo per discutere su un cambiamento della Costituzione. Landini ha spiegato che si è scesi in piazza “non solo per difendere la Costituzione, ma per attuare la Costituzione per cambiare questo Paese”. Quanto all’art.138, Landini ha detto: “Credo che la forzatura sia quella di derogare un articolo per cambiare la Costituzione italiana: per ridurre il numero dei parlamentari, per far funzionare meglio il Parlamento non c’è bisogno di derogare all’art.138. La descrizione che viene data – ha continuato – che noi saremmo conservatori è una doppia sciocchezza”.
Gli affari di Marchionne e il disastro dell’Italia
«Pace su che, per fare che? La Fiat continua a lasciare a casa la gente e a sfruttare per due coloro che ha la bontà di far lavorare.»
Inaugurando per l’ennesima volta lo stabilimento Sevel in Abruzzo Sergio Marchionne ha dichiarato che quegli investimenti saranno gli ultimi in Italia, se resterà ancora in vigore la Costituzione e ancor di più s…Visualizza altro
Que viva la FIOM.
Condannato il normalizzatore Marchionne.
ROMA – Il Tribunale di Roma ha condannato la Fiat per discriminazioni contro la Fiom a Pomigliano: 145 lavoratori con la tessera del sindacato di Maurizio Landini dovranno essere assunti nella fabbrica. Lo rende noto la stessa Fiom precisando che 19 iscritti al sindacato avranno anche diritto a 3.000 euro per i danni ricevuti.
La Fiom – spiega l’avvocato Elena Poli – ha fatto causa alla Fiat sulla base di una normativa specifica del 2003 che recepisce direttive europee sulle discriminazioni. Alla data della costituzione in giudizio, circa un mese fa, su 2.093 assunti da Fabbrica Italia Pomigliano nessuno risultava iscritto alla Fiom. In base a una simulazione statistica affidata a un professore di Birmingham le possibilità che ciò accadesse casualmente risultavano meno di una su dieci milioni.
Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha agito per conto di tutti i 382 iscritti alla sua organizzazione (nel frattempo il numero è sceso a 207) e a questa cifra fa riferimento il giudice ordinando all’azienda di assumere 145 lavoratori con la tessera dei metalmeccanici Cgil. L’azione antidiscriminatoria – spiega ancora il legale della Fiom – può essere promossa dai diretti discriminati e se la discriminazione è collettiva dall’ente che li rappresenta. Per questo 19 lavoratori hanno deciso di sottoscrivere individualmente la causa e hanno ottenuto i 3.000 euro di risarcimento del danno.