E l’Africa, con la sua miseria, la sua disperazione, i suoi conflitti, continuava a vomitare carne umana sulle spiagge. Morti, infiniti morti, passavano in sottofondo proprio quando mettevamo i piatti in tavola, disturbandoci un po’. Erano tanti, ma così tanti che ci stavamo facendo l’abitudine. Lassù l’Europa guardava con distacco. Anche l’Italia, toccata solo nella sua isola più sperduta, si sforzava di pensare ad altro. Un problema immenso, così più grande di noi che ci spingeva a guardare in alto: San Remo, San Valentino…
San Remo è San Remo!
I morti di Lampedusa:dimenticati.
Dopo la strage di Lampedusa la politica non ha fatto niente http://www.gadlerner.it/2013/11/20/dopo-la-strage-di-lampedusa-la-politica-non-ha-fatto-niente
Nessuna pietà.

Lampedusa. Annegava nel travaglio del parto. La nave affondava in fiamme, la gente gridava, l’acqua saliva e lei era straziata dalle doglie. Forse, per la paura e l’impotenza, ha espulso il suo piccolo più in fretta. La mamma che è riemersa oggi dal mare di Lampedusa con il suo neonato ancora legato al cord…Visualizza altro
— con Pietro Reina
Sant’Europa.
E mo? Interessante la riflessione su come “intorno all’isola sia nato probabilmente il più grande movimento di massa di disobbedienza civile alle leggi europee e italiane sulla frontiera”.
Il Papa contro i poteri forti.
Con la visita di ieri a Lampedusa, Papa Francesco ha operato una scelta destinata a cambiare non solo il volto della Chiesa e l’atteggiamento dei cattolici nei confronti degli ultimi, che per lungo tempo erano stati dimenticati, ma soprattutto destinata a cambiare un tipo di cultura che la globalizazione aveva imposto. La cultura del mercato come regolatore della vita di ognuno di noi e l’indifferenza nei confronti degli altri è destinata a scomparire. Non sarà facile, ma un discorso così forte e cosi alto non si era mai sentito. I principi del Concilio Ecumenico Vaticano II° messi da parte sia da Giovanni Paolo II° che da Benedetto XVI° riaffiorano prepotentemente con questo Papa. Che cosa ha fatto il Papa ieri? Per prima cosa ci ha detto che il fenomeno dei migranti è un fenomeno globale che va affrontato con la solidarietà e con l’umanità con lo spirito crisatiano delle origini. Inoltre ha dimostrato che non sono i politici a dover affrontare e risolvere i problemi, ma noi stessi con la nostra coscienza e con il nostro comportamento. Non possiamo più essere testimoni che girano la testa da un’altra parte e dove c’è sofferenza dobbiamo dare il nostro contributo per alleviarla. La biografia di Papa Bergoglio fa sperare che egli sia sincero e non cambi paradigma. Altra cosa importante è un avviso ai poteri forti dell’economia egli ha detto che un’economia che pensa solo al profitto è destinata a soccombere perchè l’economia e la finanza sono al ervizio della gente e non viceversa. Poi “intorno all’isola è nato probabilmente il più grande movimento di massa di disobbedienza civile alle leggi europee e italiane sulla frontiera.(Famiglia Cristiana)Infine ha rilanciato in maniera forte il discorso sull’ecumenismo. Parlando a Lampedusa, Francesco ha parlato al mondo arabo, ai mussulmani ritornando alla linea di dialogo iniziata da Giovanni XXIII° Francesco vuole parlare alle altre chiese non dall’alto di un soglio pontificio, ma sul ponte di una barca che guarda all’altra sponda del Meditterraneo. I problemi della Chiesa Cattolica sono tanti e non tutti risolvibili in tempi brevi, come per esempio lo strapotere della Curia Romana, fin troppo compromessa con un potere politico reazionario e conservatore epoi “il ruolo della donna, l’enciclica Humanae Vitae, e quindi la contraccezione, l’ordinazione di donne, l’ecumenismo con le altre Chiese, l’apertura della Chiesa ai drammi del mondo. Non sarà facile avendo contro il “Potere”, ma il sasso è stato buttato nello stagno e niente sarà come prima.
Papamobile.
L’8 luglio il viaggio del Papa a Lampedusa.
La vignetta oggi su il manifesto.