GreenStyle – In Islanda è stato testato il primo impianto geotermico alimentato da magma. La novità, che potrebbe aprire nuovi orizzonti nel settore delle fonti rinnovabili, è in realtà frutto del caso. Nel corso di una prospezione a Krafla, nel nord-est dell’Islanda, del magma è penetrato inaspettatamente nel pozzo scavato dai tec…Visualizza altro
Geotermia: il primo impianto alimentato a magma attivo in Islanda
Luci e ombre del “modello Islanda”.
Alla fine del 2008 l’Islanda è stata travolta dalla crisi finanziaria internazionale e la sua economia ha perso più del 6,5 per cento del pil. Un paio di anni dopo però era già tornata a crescere e a creare posti di lavoro. In mezzo due decisioni che hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo: la scelta di non pagare (in parte) i debiti delle proprie banche verso l’estero e l’approvazione di una nuova Costituzione redatta in forma partecipativa. Un modello esportabile?
Daniela Palma e Guido Iodice da Micromega 4/2013
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CAMBIAMENTI COSTITUZIONALI IN ISLANDA – IL POPOLO HA PARLATO!
DI JOSÉ M. TIRADO – Counterpunch
Ad alcuni potrebbe non sembrare esattamente così, ma il popolo ha parlato. In una domenica chiara e tranquilla, gli islandesi hanno espresso il…Visualizza altro
Una prigione verde in Islanda per riabilitare detenuti e ambiente.
Il carcere si trasforma da luogo chiuso, cupo e monotono ad ambiente aperto, dinamico, mutevole con l’avvicendarsi delle stagioni. Una metamorfosi che si concretizza nel progetto di penitenziario femminile firmato dalla OIIO Architecture, pensato per ospitare le detenute delle gelide lande islandesi.
Efficienza energetica, illuminazione naturale, muri e tetti verdi occupano una struttura composta da diversi cerchi, come gli ingranaggi di un orologio, a testimoniare il tempo che passa e che… riabilita perché è questa, anche se spesso si tende a dimenticarlo nella progettazione (vedi degrado carceri italiane), la funzione di un penitenziario. Il contatto con la natura, la forza degli elementi, suoni, odori e colori delle diverse stagioni rendono più facile ai detenuti il processo di riabilitazione.
Le detenute, interpellate dagli architetti, lamentano infatti, più di ogni altra cosa, oltre alla mancanza di libertà, l’assenza di un ambiente naturale e dinamico. Grazie a questa struttura che si assembla con pannelli prefabbricati l’edificio muta e si adatta alle diverse esigenze di cambiamento degli ospiti della struttura.
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L’Islanda cancella i mutui ipotecari di un quarto dei suoi cittadini. Se si vuole si possono salvare le persone e non la finanza!
Lo stato islandese ha deciso di pagare il 13% del PIL nazionale (come se l’Italia investisse circa 250 miliardi di Euro) per cancellare i mutui ipotecari del quarto dei cittadini del paese più in difficoltà a pagare.
Gennaro Carotenuto su http://www.gennarocarotenuto.it
Tetti verdi ed isolamento termico, le case di campagna islandesi.
Tetti verdi ed elevato isolamento termico sono due delle principali caratteristiche di queste case nella terra, costruzioni letteralmente immerse nella gelida campagna islandese, sovrastate da un manto erboso e realizzate con materiali naturali locali.
Frutto di un processo di adattamento secolare ad un clima a dir poco rigido, queste case riescono a garantire agli islandesi protezione dalle escursioni termiche e dal freddo. All’epoca della colonizzazione, l’Islanda era ricoperta da foreste di betulle. Tuttavia, il legno non si è rivelato il materiale migliore per costruire abitazioni perché la betulla non garantiva un isolamento termico adeguato.
Difficile anche importare materiali da altri Paesi, vista la localizzazione dell’Islanda e le navi non molto resistenti alle tempeste dell’epoca. Così i coloni hanno dovuto industriarsi con quello che trovavano sul posto ed hanno iniziato a costruire con rocce ed erba.
Non si potrebbe fare come gli islandesi?
Il fallimento delle banche non è necessariamente la fine del mondo. Dove esiste ancora una sovranità monetaria, le banche private sono una cosa, lo Stato un’altra. Gli unici che hanno avuto il coraggio di dirlo forte sono stati gli islandesi che, alla proposta di ripianare con l’austerity i debiti conseguenti al fallimento della banca Landsbanki, legato ai depositi IceSave, si sono opposti con ben due referendum. Nel primo, i “no” hanno superato addirittura il 93%. Percentuali bulgare. Significa che quando la gente può esprimersi, quel “fate presto!” del Sole24Ore e la sobrietà di quel Mario Monti del Corriere della Sera diventano cortesi ma irremovibili rifiuti. Per questo i banchieri hanno impedito a Papandreou di fare lo stesso referendum in Grecia e si sono affrettati a piazzare al suo posto Lucas Papademos, un collega di Monti. In Europa, come dice Farage, i referendum devono avere solo due risposte: “Sì“, e “Sì, ve ne prego!“.LEGGI TUTTO…
Islanda – La rivoluzione silenziosa.
Loro ce l’hanno fatta. Siamo sicuri che quello che stiamo facendo sia la cosa giusta?
L’UE bandisce la caccia alle foche.
La caccia commerciale alle foche è regolarmente praticata in Russia, Groenlandia, Norvegia e Islanda ma è soprattutto in Canada dove avviene il maggior massacro di mammiferi marini (in media 200.000 l’anno, prevalentemente cuccioli tra le 2 e le 12 settimane di vita).

L’Unione Europea ha reso in questi giorni applicativo l’embargo deciso nel luglio del 2009 sui prodotti derivati dalla foca. I prodotti di foca vietati comprendono carne, olio, grasso, organi, pelli per pellicceria e articoli derivati, come le capsule di Omega 3 (in vendita da 10 anni in Canada, Europa e Asia).