Posts tagged ‘ipertensione’

agosto 18, 2013

Super-colazione promossa, per allontanare lo spettro di obesità e diabete.

Una colazione ben nutrita non solo è un primo passo verso una forma fisica più snella, ma è anche una valida alleata per avere energia in più, migliorare il buonumore e prevenire condizioni come , , ipertensione e problemi cardiovascolari: a sostenerlo è un gruppo di ricercatori dell’University of Tel Aviv (Israele), secondo cui non è importante solo “cosa” si mangia, ma anche “quando”.dieta mediterranea 300x198 Super colazione promossa, per allontanare lo spettro di obesità e diabete

I risultati dello studio, pubblicati su Obesity, mettono in evidenza che i benefici di una colazione “super” vanno oltre i chili e centimetri di girovita persi. Daniela Jakubowicz e colleghi hanno assegnato a 93 donne obese due diete ipocaloriche da seguire per un periodo di 12 settimane, consistenti ciascuna in un totale di 1400 calorie giornaliere suddivise, rispettivamente, in 700 calorie a colazione, 500 a pranzo e 200 a cena per il primo gruppo e in 200 calorie a colazione, 500 a pranzo e 700 a cena per il secondo.

Dallo studio è emerso che, rispetto alle partecipanti assegnate al gruppo della cena abbondante, le donne del gruppo della “super-colazione” – che nel menu comprendeva anche un dolce, come un pezzo di torta al cioccolato – avevano nel corso della giornata livelli significativamente più bassi di , glucosio e trigliceridi, e quindi un minor rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, e ipertensione. Non solo: le signore che avevano consumato 700 calorie a colazione alla fine delle 12 settimane di studio avevano perso in media 8 chili e 7,5 centimetri di girovita, contro i 3 chili e i 3,5 centimetri di girovita dell’altro gruppo.

agosto 11, 2013

Pressione alta: possibile causata da piccoli tumori delle ghiandole surrenali.

Fino al 10% dei casi di , o , potrebbero essere dovuti a piccoli localizzati sulle ghiandole surrenali. La cura tempestiva può prevenire i rischi correlati alla e liberare dalla dipendenza dai farmaci

Alcune persone che soffrono di , o , potrebbero liberarsi da questo problema e dalla dipendenza dai farmaci dedicati rimuovendo i minuscoli che si sono sviluppati nelle ghiandole surrenali – e che sarebbero proprio la causa della pressione arteriosa alta.kidney 300x300 Pressione alta: possibile causata da piccoli tumori delle ghiandole surrenali

Il problema , che affligge milioni di persone e le mette a rischio di essere vittime di attacchi cardiaci e ictus, potrebbe non sempre derivare da un problema esclusivamente cardiovascolare. Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature Genetics, la causa può essere ricercata in piccoli che crescono nella ghiandole surrenali. Questi sarebbero i responsabili del 10% dei casi di .

A suggerire il coinvolgimento dei nelle ghiandole surrenali sono i ricercatori britannici dell’Università di Cambridge e dell’ospedale di Addenbrooke, i quali ritengono che un intervento atto a rimuovere queste escrescenze potrebbe liberare i pazienti dalla dipendenza a vita dai farmaci.

luglio 25, 2013

Cellule di cuore e polmoni e la loro comune origine

 

 

 

Evoluti come adattamento alla vita terrestre, i mostrano una strettissima integrazione con il sistema dei vasi cardiaci. La perfetta coordinazione nel loro sviluppo è infatti dovuta alla comune discendenza da un piccolo gruppo di particolari pluripotenti. La scoperta può chiarire l’origine di malattie come l’ che interessano entrambi gli organi.cardiomiociti 300x275 Cellule di cuore e polmoni e la loro comune origine

Un particolare gruppo di staminali cardiache ha un ruolo essenziale per il corretto sviluppo del sistema cardiopolmonare. A identificare questa piccola popolazione di pluripotenti del mesoderma è stato un gruppo di ricercatori dell’Università della Pennsylvania, che firma un articolo pubblicato su “Nature”.

Nella maggior parte degli animali terrestri il e i – il cui sviluppo è un adattamento evolutivo alla vita terrestre abbastanza recente – sono legati fra loro più di ogni altra coppia di organi. In effetti è noto che durante lo sviluppo embrionale, le progenitrici del tessuto emergono dalle cardiache progenitrici per portare a uno sviluppo parallelo della circolazione cardiopolmonare. Tuttavia, poco si sa sulla biologia molecolare che guida questo processo di sviluppo simultaneo.

 

Sfruttando come modello animale il topo, la cui anatomia cardiopolmonare è molto simile a quella dell’essere umano, i ricercatori hanno scoperto una popolazione di pluripotenti, le (cardiopulmonary mesoderm progenitor), che si distinguono dalle altre embrionali per l’espressione di una particolare molecola di segnalazione chiamata Wnt2. La Wnt2 viene espressa precocemente nell’embrione unicamente nel tessuto di confine fra l’abbozzo iniziale del e la parte anteriore dell’intestino primitivo, là dove successivamente si sviluppa il polmone.
Lo sviluppo delle è a sua volta regolato dall’espressione di un’altra ben nota proteina, la hedgehog, prodotta dall’intestino primitivo anteriore, che concorre alla differenziazione delle nella componente muscolare liscia del sistema vascolare .

Lo studio ha inoltre dimostrato che le diverse linee cellulari all’interno del polmone sono correlate: muscolo liscio vascolare e muscolo liscio delle vie aeree, per esempio, condividono una cellula progenitrice comun

aprile 9, 2013

Contro l’ipertensione e il colesterolo meglio camminare in fretta che correre.

Una nuova ricerca Usa mette a confronto i benefici di camminata veloce e jogging, scoprendo che la prima abbassa maggiormente i rischi di alcune patologie molto diffuse

 

Contro l'ipertensione e il colesterolo meglio camminare in fretta che correre

Camminare a passo sostenuto può abbassare il rischio di ipertensione, colesterolo e diabete più del jogging. È quanto emerso, a sorpresa, da uno studio pubblicato oggi sulla rivista dell’American Heart Association “Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology”. La ricerca è stata condotta su oltre 33mila runners e 15mila persone dedite, invece, alla camminata veloce con un’età compresa tra i 18 e gli 80 anni.

Nel corso di sei anni di osservazione, i ricercatori hanno scoperto che la stessa energia utilizzata per una camminata di intensità moderata e per una corsa ad alta intensità porta a una riduzione simile nel rischio di sviluppare malattie cardiovascolari incluse quelle coronariche. “La camminata e la corsa sono un test ideale per verificare lo stato cardiovascolare poiché coinvolgono gli stessi gruppi muscolari e prevedono lo stesso tipo di attività ma con diversa intensità”, spiega Paul T. Williams, ricercatore presso il Life Science Division di Berkeley, California e primo autore dello studio.

Cammina che ti passa. Diversamente dagli altri studi, i ricercatori hanno valutato il consumo calorico della camminata e della corsa in base alla distanza percorsa e non al tempo. Con questo metodo di analisi, i ricercatori hanno visto che in chi praticava jogging il rischio di insorgenza dell’ipertensione si riduceva del 4,2% contro il 7,2% di chi si dedicava alla camminata veloce. Allo stesso modo, il rischio di colesterolo si abbassava del 4,3% nei joggers e del 7% negli appassionati della camminata. Una differenza minore si è vista, invece, per il rischio di insorgenza del diabete (12,1% contro il 12,3%) e una significativamente maggiore per le malattie coronariche: se chi correva aveva una riduzione del rischio del 4,5%, chi camminava ha visto diminuire il pericolo di insorgenza del 9,3%.

febbraio 4, 2013

Ipertensione: tenerla sotto controllo anche con uno yogurt magro, tre volte a settimana.

Mangiare regolarmente riduce la probabilità di soffrire di . A svelarlo è uno studio della Tufts University di Medford (Stati Uniti) i cui risultati sono stati anticipati dalla rivista Tufts Nutrition.yogurt 300x258 Ipertensione: tenerla sotto controllo anche con uno yogurt magro, tre volte a settimana

Guidati da Huifen Wang, gli autori dello studio hanno valutato il consumo di in 2.100 adulti senza problemi di il cui stato di salute è stato monitorato per 14 anni, durante i quali 913 dei partecipanti hanno sviluppato problemi di . L’analisi dei dati raccolti ha svelato che chi mangia almeno 170 grammi di a basso contenuto di grassi ogni 3 giorni è esposto a un rischio di andare incontro a questo disturbo inferiore del 31% rispetto a chi lo mangia meno di una volta al mese.1 In particolare, il consumo di è associato a un minor aumento dei valori di massima.

ottobre 25, 2012

Estratto di fave contro obesità, cancro e ipertensione.

fave

12:23 pm | Le fave contengono molecole antiossidanti che conferiscono loro una spiccata attività anticancro e che esercitano benefici utili per trattare l’ipertensione e combattere l’obesità. La scoperta arriva dalla Charles Sturt…

25 ottobre 2012 / Leggi tutto

agosto 29, 2012

Pressione alta: arriva la cura definitiva.

ipertensione

02:06 pm | Scienziati mettono a punto una terapia che potrebbe risolvere in modo permanente il problema della pressione arteriosa alta, o ipertensione Una cura definitiva per la pressione alta, o…

/ Leggi tutto »

luglio 26, 2012

Pistacchi efficaci contro ipertensione e stress.

febbraio 2, 2012

Apnea notturna e i rischi di ictus silenti.

Le persone che soffrono di del gravi possono avere un aumentato rischio di e di piccole lesioni nel cervello.

 

E’ quanto si afferma in uno studio presentato alla conferenza internazionale ‘Stroke 2012′ dell’American Stroke Association. ”Abbiamo trovato una frequenza sorprendentemente alta di apnea del nei pazienti con che ne sottolinea la rilevanza clinica come fattore di rischio”, ha detto Jessica Kepplinger, autrice principale dello studio e docente dell’Universita’ di Tecnologia di Dresda in Germania.

gennaio 26, 2012

Ipertensione e surrene: studio ne svela la correlazione.

Uno studio internazionale condotto da ricercatori dell’Universita’ di Padova in collaborazione con il College de France di Parigi, altri importanti Centri europei,e pubblicato sulla prestigiosa rivista “Hypertension”, la piu’ autorevole voce in materia di , chiarisce i meccanismi della piu’ comune forma di da causa endocrina: la ricerca ha messo in evidenza, in un terzo circa di pazienti affetti da del , con una maggiore frequenza tra le donne e i pazienti con gradi maggiori di iperaldosteronismo, mutazioni in quegli “interruttori” che nella membrana cellulare sono preposti alla regolazione del sodio e del .

 

“Si tratta di una serie di mutazioni – spiega il professor Gian Paolo Rossi, direttore del dottorato internazionale in e della Clinica medica 4 dell’Universita’ di Padova – che comportano la perdita di selettivita’ del “filtro” del canale attraverso il quale il esce dalla (). Il “filtro” cosi’ funziona male, e anziche’ far solo uscire , lascia anche entrare sodio”. L’alterazione di questi meccanismi comporta l’ingresso del calcio nelle cellule del tumore e quindi aumenta cronicamente la produzione di aldosterone, un ormone che aumenta la e, in presenza di un introito alimentare elevato di sale, danneggia cuore, reni e arterie.