esportatori di democarzia e altre balle.
Arriva la prima sentenza e io sono contento!
Ancora guai giudiziari per Silvio Berlusconi. Infatti, il leader del PdL è stato condannato dai giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano ad un anno per la vicenda con al centro l intercettazione della telefonata Fassino-Consorte, all’epoca della tentata scalata diUnipol a BNL e che venne pubblica su Il Giornale quando era ancora coperta da segreto istruttorio. Condannato a 2 anni e 3 mesi Paolo Berlusconi .
Non si fa attendere la reazione del Popolo delle libertà. Violentissima. Il primo ad intervenire è il segretario Angelino Alfano: «E’ sempre più chiaro che vi è un tentativo di eliminazione di Silvio Berlusconi per via giudiziaria, essendo fallito quello per via elettorale e democratica. Il Pdl reagirà con tutta la forza di cui dispone per difendere la democrazia italiana da questo tentativo di eliminare, per via giudiziaria, il leader politico più votato negli ultimi venti anni. Abbiamo denunciato da anni che nessuno è stato mai perseguito e punito per avere divulgato notizie riservate». peccato che ad agosto scatta la prescrizione.
Distruggete quelle intercetazioni.
Non lasciamolo solo.
Nuovo affondo del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia dopo le polemiche con il premier Monti. “Il riferimento a noi e all’attività della procura di Palermo – dice in un’intervista a Sky Tg24 – è un po’ ingeneroso”. Anche perché “abbiamo avuto di recente conforto e sostegno dall’intervento, molto apprezzato, del presidente Zagrebelsky, profondo conoscitore del diritto e della Costituzione, che ci dà ragione”. “Abbiamo sempre rispettato la legge – aggiunge Ingroia – e sempre rispettato le regole.
Non lasciamo solo un uomo che ha il solo difetto di credere nella legge e di pretendere di applicarla.
la Santanchè strumentalizza gli omicidi di Yara e Sara.

In questi mesi di indagini e colpi di scena sulle tragiche vicende di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio se ne sono sentite davvero tante. Ma non si era ancora arrivati al punto di strumentalizzare la morte delle due ragazzine per fini politici.
Ebbene, oggi Daniela Santanchè sembra esserci riuscita.
Infatti, il sottosegretario all’Attuazione del Programma in un’intervista al Giornale spiega come sia scandaloso che i magistrati abbiano impiegato tanto tempo a indagare sui presunti festini a luci rosse di Berlusconi trascurando indagini come quelle sulla scomparsa di Yara.
«Se avessero impiegato per le ricerche le stesse risorse e tecnologie che hanno speso per indagare sulle ragazze dell’Olgettina forse Yara sarebbe ancora viva» è stato il perspicace commento di una donna che ha tra i suoi vanti quello di non “averla mai data” al presidente del Consiglio.
E secondo la Santanchè sarebbero proprio gli errori commessi nelle ricerche della tredicenne di Brembate a dimostrare come sia «necessaria e urgente» una riforma della giustizia. Ma non solo. «Sarebbe opportuno anche chiedere le dimissioni di magistrati e procuratori».
Poco importa se la nuova riforma giudiziaria proposta dal governo vuole impedire, ad esempio, uno strumento come le intercettazioni telefoniche, che potrebbe in queste ore aiutare gli inquirenti a ritrovare il mostro che ha ucciso Yara e che nei mesi scorsi ha consentito ai pm di Taranto di svelare l’intreccio familiare che ha portato alla morte della povera Sara Scazzi.
Tutta suo padre.
“Scopro dalla lettura dei giornali che una signorina che non ho mai conosciuto, in un messaggino inviato ad una persona che non ho mai conosciuto, sostiene che farei parte di un non meglio precisato ‘giro squallido’». La presidente di Fininvest Marina Berlusconi – in riferimento ai messaggini di Sara Tommasi finiti in alcune intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta di Napoli- scende in campo e precisa che «come noto, gli unici ‘giri’ che frequento sono quelli di mio marito e dei miei figli». «La battaglia politica – si legge anche nella dichiarazione – ha ceduto il passo alla devastante inquisizione di certe procure e di certi loro bollettini».
Nel trattare il caso Ruby, è stato «ampiamente superato» anche il livello dell’aberrazione e «sembra non esista più alcun limite, alcuna sia pur minima forma di rispetto della verità e della dignità delle persona». Così la presidente di Fininvest.
«Anche se ormai è praticamente impossibile trovare il modo adeguato per definire questo sciacallaggio mediatico, tutto ciò rappresenta un’ulteriore e triste conferma del fatto che perfino il livello dell’aberrazione sia stato ampiamente superato», scrive la manager in una nota, in cui precisa anche di non riuscire «neppure a immaginare a cosa intendesse riferirsi» la Tommasi, che «non ho mai visto nè conosciuto».