Posts tagged ‘immigrazione’

ottobre 3, 2013

“mi viene una sola parola: vergogna!”

Papa Francesco lancia un grido: per i morti di Lampedusa “mi viene una sola parola: vergogna!”.

luglio 9, 2013

Sant’Europa.

 

europa-migranti-lampedusa-dopo-papa
E mo? Interessante la riflessione su come “intorno all’isola sia nato probabilmente il più grande movimento di massa di disobbedienza civile alle leggi europee e italiane sulla frontiera”.

luglio 12, 2012

Navventura continua.


Volete la notizia? Siete voi la notizia.

luglio 6, 2012

Consigli gratuiti.

by Cecigian.
novembre 26, 2011

Affonda barcone a Brindisi: tre immigrati pachistani morti.

Affonda barcone a Brindisi, tre immigrati pachistani morti.

Si teme la tragedia nei pressi di Brindisi. Una barca a vela con a bordo circa settanta immigrati è affondata. Il mare forza 5 ha scaraventato l’imbarcazione di fortuna contro la scogliera facendola ribaltare. Il bilancio provvisorio è di tre morti accertati anche se continuano le operazioni di soccorso. Sul posto sono giunti sia carabinieri che polizia, vigili del fuoco, uomini della protezione civile e del 118. Lo sforzo è comune per evitare la tragedia. A dare il primo allarme è stato un abitante della piccola località marina Mezzaluna, a Caroviglio. L’uomo ha sentito delle urla provenienti dall’acqua ed ha subito chiamato i soccorsi.

novembre 23, 2011

Permesso di soggiono a punti per gli immigrati.

Parte da marzo 2012 il c.d. permesso di soggiorno a punti.

E’ stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 11 novembre 2011, n. 263 il D.P.R. 14 settembre 2011, n. 179 recante “Regolamento concernente la disciplina dell’accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato, a norma dell’articolo 4-bis, comma 2, del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286(che entra in vigore 120 giorni dalla data di pubblicazione).

Presentazione della domanda

L’accordo viene stipulato nel momento in cui il soggetto presenta la domanda del permesso di soggiorno; a tal punto vengono assegnati allo straniero 16 crediti (che corrispondono al livello A1 di conoscenza della lingua italiana parlata).

Con l’accordo il soggetto straniero si impegna ad acquisire un adeguato ed idoneo livello di conoscenza della lingua italiana (equivalente al livello 2) e anche un buona conoscenza della vita nel territorio (ad esempio nel settore della sanità, della scuola, del lavoro ecc.).

Il citato accordo ha una durata biennale; e un mese prima della scadenza lo sportello unico per l’immigrazione deve avviare la verifica con invito allo straniero di presentare, entro il termine di 15 giorni, tutta la documentazione necessaria al fine di ottenere il riconoscimento dei crediti.

In mancanza di ciò il soggetto può chiedere di farsi valutare mediante idoneo test a cura dello sportello unico per l’immigrazione.

L’accordo avrà efficacia nel momento in cui lo straniero otterrà un punteggio che sia superiore o comunque pari a 30 crediti.

Aumento o decurtazione dei crediti

I crediti vengono decurtati nella ipotesi in cui vi siano condanne penali (anche se non definitive) e sanzioni pecuniarie di almeno 10mila euro.

Gli stessi crediti potranno, invece, essere aumentati nel caso in cui vi siano partecipazioni a corsi, conseguimento di titoli di studio, sottoscrizione di acquisto di una casa, attività di volontariato.

Lo stato si impegna, entro il termine di un mese dall’accordo, ad assicurare la partecipazione gratuita ad una sessione di formazione civica e informazione sulla vita nel territorio italiano della durata di un giorno.

La mancata partecipazione comporterà un taglio di 15 crediti (dei 16 assegnati).

luglio 1, 2011

Immigrazione: Ricerca IRES CGIL, rischi nuove Rosarno.

I fatti di Rosarno del gennaio dello scorso anno, come quelli di Castel Volturno, non sono casi isolati ed episodici ma il frutto di ‘equilibri distorti’ che permangono non solo in quelle stesse aree colpite dalla ‘rivolta degli immigrati’ ma in tante altre parti del paese: potenziali ‘nuove Rosarno’ che specie in alcune zone del Mezzogiorno sono vere e proprie ‘polveriere’.

Prendendo come paradigma il caso Rosarno, l’IRES CGIL – in collaborazione con il dipartimento Mezzogiorno e l’ufficio Immigrazione della CGIL insieme con le categorie FLAI e FILLEA – ha realizzato una ricerca sul territorio dal titolo ‘Immigrazione, sfruttamento e conflitto sociale’. Una vera e propria mappatura delle aree a rischio del paese da dove emerge che le provincie di Caserta, di Crotone e di Napoli, sono le prime tre nella classifica tra le quindici provincie a maggior propensione rischio di conflittualità sociale. La rivolta degli immigrati di Rosarno, come quella di Castel Volturno, non ha infatti una genesi casuale, “non è una mera questione di ordine pubblico in cui affiorano d’improvviso gravissimi atti di razzismo e xenofobia”, come spiega la ricerca, ma è il prodotto di una serie di fattori, di “equilibri distorti”. Profondi squilibri territoriali e di sviluppo che vanno ricercati nella “crisi economica, nelle condizioni di lavoro particolarmente dure al limite della schiavitù, in un sistema d’impresa in cui la contrazione del costo del lavoro è l’unica risposta per migliorare la competitività e in cui il peso del sommerso è sempre maggiore, nelle connivenze con la criminalità organizzata e nella mancanza di controlli da parte delle istituzioni”.

Maggio 20, 2011

Immigrazione: CGIL, necessaria nuova politica europea.

In Italia è necessario un cambio di strategia nelle politiche per l’immigrazione. Un’analisi approfondita sulla normativa Italiana, e più in generale sulle direttive Europee sui migranti, è quanto la CGIL ha ritenuto necessario affrontare oggi (19 maggio) nel seminario ‘Direttive europee sull’immigrazione’. La difficoltà del nostro paese ad affrontare la ‘questione immigrati’ si è resa sempre più evidente con i recenti flussi migratori che hanno portato sulle coste del Sud Italia, in cerca di un futuro per se e per i propri familiari, migliaia di profughi provenienti dal Nord Africa ed in particolare dalla Libia e dalla Tunisia, paesi in cui sono in atto profonde tensioni sociali ed importanti cambiamenti istituzionali e politici.

Una situazione, quella delle politiche per l’immigrazione in Italia, “complessa e sulla quale occorre fare chiarezza”, affinché, ha spiegato Pietro Soldini, responsabile dell’area immigrazione per la CGIL nazionale, nell’introdurre la giornata di dibattito, “la CGIL possa mettere in campo le iniziative di mobilitazione più opportune ed efficaci per far sì che le politiche sull’immigrazione in Italia si fondino su principi di accoglienza e solidarietà”.

marzo 30, 2011

Le promesse non mantenute di Berlusconi

Ve lo ricordate il buffone che faceva promesse al popolo tunisino.

Menomale che internet è la nostra memoria ed in questo caso la coscienza sporca dello psiconano.

settembre 28, 2010

Vogliono vietare il burka anche in Italia.

Il ddl è stato presentato oggi al Senato dalla parlamentare del PdL Simona Vicari. La Francia è stato il primo paese dell’Unione Europea a vietare l’uso del velo integrale islamico nei luoghi pubblici.

Un disegno di legge per vietare l’uso del burka è stato presentato oggi al Senato dalla parlamentare del PdL Simona Vicari. Il ddl andrebbe a modificare l’articolo 5 della legge n. 152 del 1975, che aveva introdotto il divieto dell’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. La modifica proposta dalla Vicari estenderebbe il divieto in tutti i luoghi tranne che nell’abitazione privata. «È altresì vietato – recita il testo – in qualsiasi luogo non adibito ad abitazione privata, l’uso di indumenti che comportino la copertura o velatura del volto della persona che lo indossa». «Non ci si vuole sottrarre al processo di integrazione tra i popoli», ha detto la Vicari, «che anzi vogliamo favorire, ma chi decide di vivere in un altro paese deve accettare le regole e gli usi di quel luogo». Una proposta di legge simile era stata depositata alla Camera il 17 settembre da alcuni deputati dalla Lega.(informazione libera)

La madre degli idioti è sempre incinta.