Posts tagged ‘governo Berlusconi’

Maggio 5, 2017

Far West all’italiana

Il codice penale Rocco in materia di legittima difesa, che, per chi non lo ricorda era ministro fascista recitava “ Perché la giustificazione del fatto delittuoso possa essere considerata legittima, l’autore deve esserci stato costretto ( e dunque non averne avuto altra possibilità che quella) per difendere un diritto proprio o altrui, da un pericolo che si sta manifestando nel preciso momento in cui il fatto che si vuol giustificare viene compiuto e sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa che si vuol evitare”.
Nel 2006 il governo Berlusconi con il suo ministro leghista Maroni, modificava l’articolo sulla legittima difesa nel senso che “legittima difesa con armi proprie e improprie in caso di violazione di domicilio o del luogo di lavoro, quando si cerchi di difendere la propria o altrui incolumità o ci sia un pericolo di aggressione”.
Grazie al pasticcio combinato ieri alla Camera dei Deputati in relazione alla riforma della legittima difesa siamo arrivati al punto in cui ci troviamo per cui l’Italia si trasforma in un immenso far west, ma solo di notte, mentre prima non c’era distinzione fra il giorno e la notte.
Da giurista mi pongo una domanda: la formulazione del codice Rocco non era forse ben più avanzata e includente tutta la possibile casistica, rispetto alla modifica del 2006 e – assolutamente – del pasticciaccio brutto combinato ieri?
La riforma di ieri è solo propaganda che riduce l’azione legislativa in un Parlamento svuotato che risponde soltanto alle esigenze elettoralistiche e ai richiami di “Porta a Porta”.
Come siamo ridotti mali se siamo costretti ad avere nostalgia di leggi fasciste.

giugno 18, 2013

La premonizione.

 

Ci vuole qualcuno di “autorevole” che vada a Bruxelles a dire “scordateveli!, i patti dell’Italia con l’Unione Europea“. “Ci volete buttare fuori dall’Euro? Fatelo“. Questo ha detto Silvio Berlusconi, all’inaugurazione di una nuova casa di cura per anziani, a Pontida.

 

Si sta cercando di farmi apparire come un nemico dell’euro e dell’Europa. Niente di più falso”.il mio appello deve essere inteso come un incitamento e un incoraggiamento all’attività di quel governo che stiamo sostenendo con assoluta lealtà”.

 

giugno 7, 2013

Acqua pubblica, a due anni dal referendum il tradimento dei beni comuni.

Acqua pubblica, a due anni dal referendum il tradimento dei beni comuni

Oggi in Campidoglio alcuni volontari del Coord Romano Acqua pubblica hanno manifestato per chiedere al futuro Sindaco di Roma di rendere davvero l’acqua pubblica. Ma evidentemente l’acqua non può essere pubblica secondo politici e amministratori. Su 8000 sindaci italiani dal referendum del 2011 a oggi solo in 4 hanno veramente applicato le richieste dei 26 milioni di italiani: Napoli, Vicenza, Palermo e Reggio Emilia. Gli altri continuano a far pagare l’acqua come fosse un bene privato.

D’altronde con i cambiamenti climatici in atto l’acqua fra trent’anni sarà certamente più preziosa del petrolio, anche se sembra che possa essere effettivamente un piano di scontro ancora molto lontano dal risolversi. Dal governo Prodi al governo Berlusconi, mai come sull’acqua privata l’accordo è stato unanime: il Pd non ha mai appoggiato il referendum e tutti hanno sempre accolto con grande favore i balzelli sull’acqua anche se si affaticano a dire che non è l’acqua a essere messa in vendita ma i servizi collegati (ma che vuol dire? se non ho la fontana non ho nemmeno l’acqua).

Maggio 14, 2012

Italia: ecco le armi esportate da Berlusconi a dittatori e regimi autoritari.

Il fucile d’assalto ARX-160 al Turkmenistan – Foto: ©armiespy.com

Quasi 127 milioni di armamenti per la “dittatura monopartitica” del Turkmenistan (tra cui elicotteri per uso militare, fucili d’assalto, lanciagranate e pistole della ditta Beretta già consegnati); oltre 99 milioni di euro di armi alla Russia, di cui si sa solo di 10 autocarri protetti Iveco; una nave d’assalto anfibia dal 416 milioni di euro all’Algeria; “prestazione di servizi” da parte del Ministero della Difesa alle Forze armate egiziane nel pieno delle rivolte popolari e oltre 30 milioni di armi destinate al “regime autoritario” del Gabon. Sono solo alcune delle esportazioni autorizzate dal governo Berlusconi nel 2011 sulle quali il rapporto del Consigliere militare del presidente Monti ha steso un velo di silenzio. Ma che si scoprono spulciando le oltre 2500 pagine dell’intera Relazione consegnata al Senato l’8 maggio scorso che Unimondo presenta qui in anteprima. Andiamo con ordine.

Il 24 aprile scorso, l’Ufficio del Consigliere Militare ha reso noto il “Rapporto del Presidente del Consiglio sui lineamenti di politica del Governo in materia di esportazione, importazione e transito dei materiali d’armamento” per l’anno 2011 (scaricabile qui in .pdf). Un rapporto presentato con un forte ritardo, da cui appariva un’inspiegabile sottrazione di informazioni riguardo alla tipologia dei materiali esportati e una serie di cifre smentite dalle stesse tabelle allegate ai documenti ufficiali: un fatto prontamente denunciato da un comunicato congiunto della Rete italiana per il disarmo e la Tavola della pace.

aprile 12, 2012

Come eravamo! e fra un anno?

Voglio mostrarvi una cosa. Meno di un anno fa, giugno 2011, questi erano i “vertici decisivi” – ripeto, i “vertici decisivi” – convocati dal Presidente Berlusconi per il “rilancio dell’economia” del nostro Paese. Davvero.

 

febbraio 18, 2012

Il paccotto.

23 dicembre 2008, Montecitorio, il Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi inaugura in pompa magna la mostra per la presentazione di un “crocifisso del grande Michelangelo Buonarroti” ed appena acquistato dallo Stato. Prezzo: 3,2 milioni di euro. Ecco, era una patacca. Oggi il tarocco è confermato, altroché Michelangelo. La Corte dei Conti sta indagando, e sembra che i cittadini italiani, per quell’opera, abbiano sborsato il quintuplo dell’effettivo valore. Se va bene. Perché per alcuni esperti quel finto “Michelangelo” potrebbe valere al massimo 700 mila euro, per altri poche migliaia di euro, fino a 150 volte in meno del prezzo pattuito da Bondi, Cecchi e compagnia con l’antiquario Giancarlo Gallino. Anche perché quello potrebbe essere un crocifisso fatto in serie e manco troppo bene. Oggi Sandro Bondi prova a difendersi, “fu una mia scelta, rivendico la bontà e la correttezza di quella decisione”. E aspettando che gli inquirenti facciano luce sull’ennesimo episodio di cattiva gestione della cosa pubblica – che tanto i soldi erano nostri – mi sono andato a rivedere le dichiarazioni di quel dicembre 2008. Tra l’eccitazione generale per l’affarone appena concluso, ecco che si diceva del “capolavoro di Michelangelo”, la patacca …
Sandro Bondi, allora Ministro dei Beni Culturali:

E’ motivo di grande soddisfazione presentare il Crocifisso ligneo attribuito a Michelangelo Buonarroti … Davvero perfetta l’armonia raggiunta dal sommo artista tra la nobiltà del corpo di Cristo e la sofferenza del Suo sacrificio per la redenzione dell’umanità .

Vittorio Sgarbi, chiamato come esperto:

Bisogna affidarsi agli occhi … l’opera esprime la gentilezza di un momento aurorale della sua produzione, che si esprimerà poi con la forza e la potenza delle forme.

Antonio Paolucci, direttore Musei Vaticani:

Michelangelo aveva raggiunto una padronanza totale del corpo umano che in lui diventa modo espressivo, vero e proprio linguaggio artistico.

Gianfranco Fini, Presidente della Camera:

E’ un pregevole capolavoro che meritoriamente il Governo ha acquisito al patrimonio nazionale, rendendo un servigio al grande patrimonio culturale e artistico del nostro Paese.

Roberto Cecchi, rinviato a giudizio per danno erariale, oggi Sottosegretario, allora Direttore Generale per i Beni Architettonici:

Non si è trattato di un acquisto d’impeto, ci sono voluti due anni di consultazioni per arrivare all’acquisto.

Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica:

Notevole? Un termine un po’ debole. E’ un’opera di bellezza suprema.

L’Osservatore Romano:

Quelle linee ricordano la Pietà …

Sandro Bondi, allora Ministro dei Beni Culturali:

E’ fondamentale destinare le poche risorse disponibili a progetti e iniziative che abbiano un significato così alto che possiamo consegnare alle generazioni future.

L’Osservatore Romano:

L’autore? Se non è Michelangelo è Dio.

Vittorio Sgarbi, chiamato come esperto:

Un Michelangelo comprato al prezzo di un Sansovino.

Il Giornale:

Una straordinaria prova di lungimiranza del Ministero retto da Sandro Bondi.

Sandro Bondi, allora Ministro dei Beni Culturali:

Sono in corso contatti con Washington perché possa ospitare al più presto il crocifisso per omaggiare il nuovo presidente Barack Obama …

febbraio 3, 2012

Cambiano i musicanti, ma la musica è sempre la stessa.

dicembre 31, 2011

Morto don Verzè: uno in meno.

«Don Luigi Maria Verze, fondatore del San Raffaele, è deceduto questa mattina, 31 dicembre, alle ore 7,30 circa presso l’Unita Coronarica dell’Ospedale. Don Luigi era stato ricoverato durante la notte alle ore 2.30 per l’aggravarsi della sua situazione cardiaca». Lo precisa una nota del S.Raffaele.

Non credo che andrà in  Paradiso.

dicembre 31, 2011

Tengo famiglia.

Quella di Giuliano Ferrara. Quella del pidiellino Martusciello. Quella del senatore Antonio D’Alì, sempre Pdl. Tutte infilate all’ultimo minuto nella Commissione per la cinematografia prima della caduta del governo Berlusconi. Insieme a una schiera di amici e clienti vari
2 novembre. il governo entra definitivamente in fibrillazione: l’Italia è stata appena esposta a uno dei più forti attacchi speculativi delle ultime settimane, Silvio Berlusconi cerca disperatamente la quadra per le misure da portare al G20 e le opposizioni salgono al Quirinale per chiedergli un passo indietro. In quelle stesse ore Galan, dalla sua stanza al secondo piano del ministero, mette la sua firma in calce al decreto con cui nomina la Commissione per la cinematografia: cinque smilze paginette coi nomi dei 18 componenti dei quattro organismi (“sottocommissioni”) chiamati a giudicare di qui al 2013 sui finanziamenti pubblici a film,
novembre 18, 2011

Dopo di lui il deserto.

Mauro Biani © broiolo