Posts tagged ‘giuliano amato’

settembre 23, 2013

Debito pubblico: un piano preciso per regalare l’Italia ai falsari di Wall Street

Notizia sensazionale: il debito pubblico italiano non è più ripagabile, perché ormai supera i 2.000 miliardi di euro, oltre il 130% del Pil. Per assorbirlo, l’Italia dovrebbe fare due cose, entrambe estreme: non fare più deficit (assoluto pareggio di bilancio: parità tra spesa pubblica e introito fiscale) Visualizza altro

Maggio 26, 2013

Il Portoghese.

giuliano-amato-scorta.JPG Giuliano Amato, domenica alle 12,45 a Fiumicino, racconta Dagospia, è arrivato in aeroporto, ha percorso il salone a piedi ed è entrato attraverso il passaggio di imbarco riservato alle autorità sempre scortato da ben tre agenti in borghese. “Ma se l’unico suo incarico è quello di presiedere la Treccani e non ha alcun ruolo istituzionale perché una scorta di tale livello che neanche un ministro in carica?”, si chiede Dagospia. E perché utilizza il passaggio di imbarco riservato alle autorità istituzionali e non fa la fila ai normali controlli? Ci chiediamo noi.

aprile 29, 2013

L’economia pre-keynesiana del ministro Saccomanni

saccomanni

Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d’Italia, è il nuovo ministro dell’Economia del governo presieduto da Enrico Letta.
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aprile 24, 2013

Gente in gamba.

Il vicesegretario del Partito Democratico Enrico Letta sta per formare un nuovo governo. Il 15 settembre 2007, intervistato dal Corriere della Sera, dichiara:

«Nel mio governo ideale vorrei gente in gamba, anche se sta nella Casa della Libertà di Berlusconi: penso a mio zio Gianni, a Casini, a Tabacci, a Vietti e a Tremonti».

[continua sul sito dell’Espresso]

aprile 24, 2013

I problemi della gente!

Senato della Repubblica. Ore 13.20. Si parla di Abruzzo ed Emilia. Si parla di ricostruzione. Ed i banchi del centrodestra, “desolatamente vuoti“, scrive la Pd Laura Puppato. Ecco la foto.

 

Maggio 30, 2012

A volte ritornano, ma non vi fidate.

“Le diagnosi di questi giorni dello stato dell’eurozona e delle sue prospettive portano in genere al più nero pessimismo.” Così Giuliano Amato esprime il suo pessimismo sulle colonne del Sole 24 Ore in un editoriale pubblicato domenica scorsa dal titolo estremamente eloquente: “Il cinismo tedesco più forte dell’ipocrisia”

“L’eurozona – prosegue Amato – viene perciò giustamente descritta come un organismo che ha subito un infarto. È più di là che di qua, come si dice sbrigativamente per gli esseri umani.”

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dicembre 13, 2011

Povero Amato mio.

Giuliano Amato e il suo governo tecnico nei primi anni novanta promulgarono una riforma delle pensioni tra le più pesanti della storia repubblicana.
Tagliò le pensioni di tutti gli italiani, perché “così non si può andare avanti”, diceva nel 1992. E via alla riforma, per punire gli italiani. Non tutti. Perché lui, di certo, non ne è stato colpito.Sapete quanto prende di pensione? 31.411 euro al mese. Che fanno 1047 euro (lordi) al giorno. Una pensione di tutto rispetto… Amato può infatti contare sulla pensione da ex professore universitario, ex-componente della commissione antitrust e il vitalizio da ex parlamentare. In più, l’ex premier e ex ministro, è presidente della Treccani e senior advisor di Deutsche Bank. Complimenti.
Oggi scrive su La Stampa una lettera nella quale dichiara che, seppur è vero che incassa 31000 euro al mese, non è colpa sua e non può farci niente.

Il bello dei socialisti: ci sono compagni che vanno in pensione con la pensione sociale e compagni come Amato.