Il lavoro per i giovani nel nostro Paese è ormai una chimera. A confermarlo è l’Istat nell’indagine “Noi Italia” del 2011. Tra le cifre fornite dall’Istituto di statistica, però, il fenomeno della disoccupazione giovanile mostra stavolta la sua faccia forse peggiore: l’assenza di speranza per un futuro migliore.
Secondo l’Istat, infatti, il tasso di disoccupazione tra i 15 e i24 anni) “è pari al 25,4 per cento, in aumento di oltre quattro punti” rispetto al 2008 “e superiore a quello medio dell’Unione europea (19,8 per cento)”. A colpire, però, è soprattutto il numero dei giovani che abbandonano gli studi e non cercano lavoro. L’Italia è prima in Europa per numero di giovani che abbandonano gli studi e che non lavorano dai 15 ai 30 anni.(rassegna.it)