Posts tagged ‘geni’

aprile 3, 2013

Fumatori incalliti: tracciato il loro profilo genetico, e perché non riescono a smettere.

La predisposizione a diventare un incallito è scritta nei .profilo genetico 251x300 Fumatori incalliti: tracciato il loro profilo genetico, e perché non riescono a smettere A svelarlo è un gruppo internazionale di ricercatori che in uno studio pubblicato su JAMA Psychiatry ha identificato il tipico dei forti fumatori, dimostrando il legame tra le caratteristiche dei di un individuo, il rischio di diventare dipendenti dalle nell’ e la maggiore difficoltà a perdere il vizio.

Per identificare questo i ricercatori hanno analizzato l’intero genoma di decine di migliaia di fumatori, all’interno del quale hanno scovato i più frequenti in chi fuma di più.

marzo 8, 2013

Fertilità maschile: guarire dalla sterilità con le cellule staminali si può?

 

(Paris).spermatozoo 300x225 Fertilità maschile: guarire dalla sterilità con le cellule staminali si può?
A differenza della donna che non produce solo durante la puberta’ e la menopausa, l’uomo produce spermatozoi sempre a partire dalla puberta’. Una produzione che non e’ sempre uguale e che diminuisce con l’avanzare degli anni. Ma che ha reso possibile, nei testicoli, l’esistenza di   spermatozoiche che, come tutte le , hanno la capacita’ di autorinnovarsi e differenziarsi all’infinito in spermatozoi.
La sterilita’  causata da insufficienza di produzione di spermatozoi potrebbe essere dovuta all’esistenza di un numero troppo flebile di  nei testicoli del soggetto, ma anche ad un blocco del processo di formazione degli spermatozoi. Ci sono delle varianti in queste : e’ il caso, per esempio, in cui esistono nel testicolo solo  di supporto (chiamate  Sertoli), in cui e’ possibile che sussistano casi isolati di produzione di spermatozoi. E’ questo il caso in cui, grazie ad una biopsia chirurgica del testicolo, con delle micro-iniezioni si fecondano gli .
Dopo un 
Esiste anche una sterilita’  che viene chiamata secondaria, indotta da un trattamento tossico a cui il soggetto e’ stato sottoposto, per esempio, per una patologia cancerogena. Si considera che, in futuro, un uomo su dieci in eta’ procreativa potra’ essere sopravvissuto ad un, e questo implica che oggi si debba considerare la sua futura fertilita’.
Dal momento in cui l’uomo produce spermatozoi, preservare la sua fertilita’ e’ cosa facile poiche’ si tratta solo di congelare i suoi spermatozoi, pratica in voga da diverso tempo. Altra cosa e’ preservare le   prima di un trattamento anticancro o ripristinare la capacita’ di produzione di spermatozoi.

febbraio 12, 2013

Miopia: scoperti i geni della ‘vista corta’.

 Scoperti i della ““. Un team internazionale di scienziati, coordinato dal King’s college di Londra, ha identificato ventiquattro nuovi responsabili della . miopia 300x187 Miopia: scoperti i geni della vista cortaLo studio e’ stato descritto sulla rivista Nature Genetics ed ha svelato le cause del diffuso disturbo della vista. Un traguardo, questo, che potrebbe portare alla creazione di trattamenti migliori o di strategie di prevenzione di questa condizione in futuro. La riguarda il trenta per cento della popolazione occidentale e l’ottanta per cento delle popolazioni asiatiche.
aprile 21, 2012

Alzheimer e demenza: quattro geni decidono la compromissione del volume cerebrale.

Se, come e quando il comincia a rimpicciolirsi dipende da quattro , identificati dai neuroscienziati della University of California di Los Angeles con un identikit che è finito sulle pagine di Nature Genetics. Uno studio che riapre l’eterno dibattito a favore della tesi secondo cui e genetica hanno un’influenza decisiva sull’intelligenza.

 

I in questione sono stati rintracciati dopo un lavoro che ha coinvolto oltre 200 ricercatori alle prese con esami genetici su oltre 20mila persone. I risultati hanno aperto le porte a quattro che influenzerebbero la velocità con cui si restringe con l’avanzare dell’età un’area fondamentale del , “cabina di regia” di apprendimento e memoria. Questa riduzione, più o meno rapida, sarebbe quindi una condizione correlata in maniera diretta con il rischio di sviluppare l’ e con gli effetti più o meno estesi che la malattia può avere sin dal suo esordio.

marzo 24, 2012

Chemioterapia personalizzabile.

Il piu’ grande studio sinora effettuato sulla variabilita’ genetica relativa alla tossicita’ della nel carcinoma mammario dimostra che e’ possibile prevedere quali pazienti hanno maggiori probabilita’ di soffrire di gravi effetti collaterali.

 

E’ quanto emerge da una ricerca presentata oggi nell’ambito dell’VIII Conferenza europea sul cancro del seno (EBCC-8). Un team di ricercatori dell’Universita’ Cattolica di Lovanio, in Belgio, guidati da Christof Vulsteke hanno esaminato il DNA di 1.089 pazienti con cancro al seno, trattati tra il 2000 e il 2010 con tre comuni farmaci chemioterapici (, e ciclofosfamide). I ricercatori hanno poi confrontato, nei vari pazienti, la variabilita’ dei coinvolti nella metabolizzazione dei tre farmaci chemioterapici con gli effetti collaterali sperimentati.

”Abbiamo scoperto che la variazione genetica in un gene – ha osservato Vulsteke – era altamente correlata con gli effetti collaterali chemioterapici. Testare questo gene prima di iniziare la permetterebbe di modulare il regime chemioterapico in modo da adattarla paziente”.

marzo 10, 2012

Esercizio fisico: come modifica il DNA dei muscoli.

Attraverso una serie di modificazioni epigenetiche, l’attività fisica è in grado di stimolare l’ di alcuni all’interno delle cellule dei scheletrici che portano a un migliore adattamento allo sforzo. Una simile variazione si verifica anche con l’ingestione di .

Che l’ fisico faccia bene alla salute è un fatto noto e dimostrato innumerevoli volte. Difficile tuttavia immaginare che l’effetto positivo arrivi fino a un livello biologico fondamentale come quello genetico, come invece ha riscontrato una nuova ricerca – illustrata sulle pagine della rivista “Cell Metabolism” – che ha scoperto come anche pochi minuti di possano produrre, in persone inattive ma in buona salute, un cambiamento immediata del .

Ovviamente, il codice genetico codificato dalla delle cellule muscolari non cambia con l’: le modificazioni riguardano altri aspetti chimici e strutturali del e sembrano rappresentare i primi eventi di una riprogrammazione genetica dei che ha lo scopo di variare il metabolismo celluare e, in ultima istanza, aumentare la forza e la resistenza muscolare.

gennaio 10, 2012

Telethon: scoperto nuovo gene associato a paraplegia spastica ereditaria

Identificato il gene responsabile di una forma di , rara malattia neurodegenerativa di origine genetica.

Ad annunciarlo e’ uno studio finanziato da e pubblicato sulle pagine del ”Journal of Clinical Investigation” da Antonio Orlacchio, responsabile del laboratorio di dell’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma e docente di Neurologia presso il dipartimento di Neuroscienze dell’Universita’ di Roma ”Tor Vergata”. La colpisce circa una persona ogni 10 mila e puo’ manifestarsi sia nell’infanzia, sia in eta’ adulta. Delle due forme note la piu’ comune e’ quella pura, caratterizzata da spasticita’ lentamente progressiva e da debolezza muscolare a carico degli , che si traducono in una piu’ o meno marcata difficolta’ a camminare. I pazienti affetti dalla forma complicata, invece, possono presentare anche altri disturbi come anomalie della vista, sordita’ o ritardo mentale.

dicembre 20, 2011

Sclerosi Multipla: basterà un prelievo per identificarla e riconoscerla.

Identificare la attraverso un semplice di . Da oggi e’ possibile grazie allo studio di un gruppo di ricercatori dell’istituto di neurologia sperimentale del San Raffaele che pubblicato dal ‘Journal of autoimmunity’, ha permesso di individuare, attraverso un’analisi di genomica funzionale, i biomarcatori specifici per questo tipo di patologia, rendendo cosi’ possibile distinguere la popolazione sana da quella malata, mediante un semplice di .

 

I risultati dell’indagine, in collaborazione con l’Associazione italiana (Aism), sono stati pubblicati dal ‘Journal of auto-immunity’. Nel pool di scienziati, coordinato da Cinthia Farina, anche Marco Di Dario, giovane ricercatore che ha ricevuto per questa ricerca una borsa di addestramento della Fondazione italiana .

novembre 9, 2011

Tumori del colon: 234 sono i geni responsabili.

I coinvolti nello sviluppo del al potrebbero essere addirittura 234.

Lo suggerisce uno studio pubblicato da Nature Genetics, in cui sono stati identificati i che, se interrotti, provocano lo sviluppo di al nei topi sfruttando le proprieta’ di un trasposone, cioe’ di un frammento di Dna che, spostandosi da una parte all’altra del genoma, si inserisce nei distruggendoli e causando mutazioni.

settembre 21, 2011

Quali sono i geni coinvolti nella metabolizzazione del grasso corporeo. E quando essi si esprimono.

Un team internazionale di scienziati ha scoperto 30 nuovi che controllano l’età in cui le ragazze raggiungono la maturità sessuale. Inoltre, molti di questi sono noti per essere coinvolti nella metabolizzazione del corporeo. Le scoperte potrebbero spiegare perché alcune ragazze raggiungono la pubertà in età più giovane rispetto ad altre, nonché contribuire a prevenire alcuni dei problemi di salute associati all’obesità.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, ha coinvolto 175 ricercatori provenienti da oltre 100 istituzioni di tutto il mondo, ed è stato in parte finanziato dall’UE.

La maggior parte delle ragazze raggiungono la pubertà tra gli 11 e i 14 anni di età. Lo stato nutrizionale incide notevolmente sull’età in cui una ragazza avrà le sue prime : le ragazze più pesanti le avranno in età più giovane rispetto a quelle più leggere. La questione è importante in quanto le ragazze che soffrono di pubertà precoce hanno un rischio maggiore di andare incontro a una vasta gamma di problemi di salute, tra cui il cancro al seno, il tumore dell’endometrio, l’obesità, il diabete di tipo 2 e le patologie cardiovascolari.

Tuttavia, l’età del (ovvero delle prime ) ha anche una componente genetica; gli studi sui gemelli e le famiglie suggeriscono che il 50% della variazione nei tempi di può essere attribuito a fattori genetici.

Gli scienziati hanno già individuato due associati all’età del . In questo studio, il team ha analizzato 32 studi di associazione sull’intero genoma (GWAS) su oltre 87.000 donne di origine europea che vivono in Europa, Australia e Stati Uniti. Le loro scoperte sono poi state confermate da un ulteriore studio che ha coinvolto quasi 15.000 donne.