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Impossibile ascoltare Marc Martel cantare senza rimanere impressionati dall’incredibile somiglianza vocale con Freddy Mercury. Marc ha 34 anni, è sposato con figli ed è stato scoperto da Roger Taylor, batterista dei Queen. I video disponibili in rete ne hanno già creato un caso, è divenuto una vera e propria star del web. Roger Taylor ha di recente lanciato un concorso per giovani talenti dal titolo “Queen Extravaganza” per i musicisti e interpreti che intendono cimentarsi con le canzoni della storica band.
A night at the opera
L’album è considerato da larga parte della critica e dei fan dei Queen come il lavoro più rappresentativo della band inglese nonché uno dei pilastri della storia della musica. Venne registrato in diversi studi: Trident Sarm, Roundhouse, Olympic, Rockfield, Scorpio e Lansdowne Studios, in Gran Bretagna. Venne pubblicato nel Regno Unito dalla EMI e dalla Elektra Records negli Stati Uniti, per poi essere pubblicato nuovamente negli USA dalla Hollywood Records nel settembre 1991. Fu il primo disco dei Queen a cui fu assegnato un disco di platino[2]. Raggiunse la quarta posizione nella classifica USA, dove recentemente è stato certificato come triplo disco di platino (tre milioni di copie vendute). Il titolo dell’album, insieme a quello del seguente A Day at the Races (1976), è ispirato a due omonimi celebri film dei fratelli Marx, noti in Italia con i titoli tradotti di Una notte all’opera (1935) e Un giorno alle corse (1937). I due album dovevano inizialmente essere pubblicati insieme come album doppio (progetto a cui teneva tantissimo soprattutto May); la casa discografica, tuttavia, ritenne più prudente pubblicare i due lavori indipentemente per contenere i costi, visto che l’album fu uno dei più costosi a causa delle grandi sperimentazioni[2] (vista anche l’atipicità dei contenuti musicali, che non davano certezze sul successo di vendite). Il gruppo gioca con l’alternanza e la fusione fra musica Rock e musica classica (ne è un esempio Bohemian Rhapsody).