Posts tagged ‘fonti rinnovabili’

marzo 9, 2014

Fukushima: in migliaia a Tokyo marciano contro nucleare.

 

Fukushima: migliaia a Tokyo marciano contro il nucleare Fukushima: migliaia a Tokyo marciano Migliaia di persone per dire “no e per sempre” all’energia nucleare, insieme al ‘No nukes Day’.

Nell’imminenza del terzo anniversario dello scoppio della crisi di Fukushima, lontana dall’essere risolta, le associazioni e i movimenti di cittadini anti-atomo si sono dati appuntamento nel pomeriggio a Tokyo, nel centralissimo parco di Hibiya, prima di dare vita al lungo corteo che ha finito il suo percorso alla Kantei, ufficio del primo ministro, e alla sede del Parlamento.

Al rumore assordante di tamburi (diversi ricavati da bidoni di petrolio) e al suono di chitarre e sassofoni, in migliaia, tra singolari travestimenti, slogan e tante bandiere “Sayonara Nucleare”, hanno chiesto che “Fukushima non si ripeta ancora”.

E hanno promesso di bloccare i piani del premier conservatore Shinzo Abe, intenzionato a riavviare i reattori fermati nel dopo Fukushima, almeno quella parte dei 48 attualmente esistenti in Giappone che avranno superato i test “rafforzati” sulla sicurezza. Una mossa per contenere le importazioni di petrolio e gas che danneggiano la terza economia del pianeta.

“Non sono d’accordo – ha detto con decisione Sayako Kawashima, 35 anni – E’ l’occasione per puntare sulle fonti rinnovabili”.

La sua posizione e’ piu’ che condivisa dai partecipanti a quella che e’ forse la manifestazioni piu’ importante, tra quelle in programma in tutto il Paese. “E’ arrivato il momento di mettere in discussione ciò che il governo ha sempre detto sulla sicurezza del nucleare”, ha affermato all’Ansa, un signore venuto da Yokohama, alle porte di Tokyo (“dica che sono in pensione”, ha sorriso, evitando di dare il suo nome).

Parole che hanno valenza precisa alla luce del freschissimo resoconto degli esperti della Atomic Energy Society of Japan sulle cause del disastro: “Le funzioni di sicurezza non furono particolarmente danneggiate dal terremoto (prima che lo tsunami colpisse la struttura). La causa diretta dell’incidente furono le misure insufficienti per affrontare tsunami, incidenti gravi ed emergenze”.

Il movimento “Sayonara Genpatsu”, addio alle centrali e al nucleare, ha visto tra i promotori il Nobel per la Letteratura, Kenzaburo Oe e Ryuichi Sakamoto, attore e compositore, vincitore dell’Oscar con ‘L’ultimo imperatore’. Quest’ultimo, poco prima dell’avvio del corteo, ha rimarcato che “l’incidente di Fukushima continua ancora oggi”, con riferimento alla contaminazione e alle migliaia di persone ancora evacuate. Con un tablet in mano, Sakamoto ha lanciato le note di un brano “emotivo” composto, sulla scia alle disastrose immagini trasmesse dai media, circa un mese dopo il sisma/tsunami di magnitudo 9 sulla scala Richter dell’11 marzo 2011, in omaggio alle persone colpite. Abbattendosi sul nordest del Paese, l’onda anomala di oltre 15 metri colpì l’impianto di Fukushima dando origine alla crisi nucleare, la peggiore dopo quella di Cernobyl del 1986.

La centrale danneggiata, in una situazione ancora precaria visti i tre reattori con il nucleo parzialmente fuso, continua a rilasciare radiazioni in aria e mare, mentre per il decommissariamento ci vorranno tra i 30 e i 40 ann

novembre 4, 2013

Etiopia, dopo l’eolico nuovo progetto geotermico da 1 GW.

Scritto da EcoAlfabeta – lunedì 4 novembre 2013

Il paese africano vorrebbe quintuplicare la sua produzione elettrica (tutta da fonti rinnovabili) nell’arco di pochi anni; l’impatto ambientale non è trascurabile così come la sfida di collegare alla rete 70 milioni di persone che non hanno mai visto la luce di una lampadina. Continua…

giugno 30, 2013

Stop al carbone: danno per clima, salute, economia

Manifestazione a Istanbul contro l'uso di carbone (fonte Greenpeace) Manifestazione a Istanbul contro l’uso di carbone (fonte Greenpeace)

ROMA – Da Istanbul (Turchia) a Melbourne (Australia), da Leipzig (Germania) a Mindanao (Filippine), in 60 citta’ di dodici Paesi diversi, si e’ tenuta ieri la prima manifestazione globale ‘End the age of coal’ per dire stop all’era del carbone e dare inizio a una rivoluzione energetica fatta di fonti rinnovabili ed efficienza. In Italia si e’ manifestato a Bari, Brindisi, Civitavecchia, La Spezia, Padova e Palermo per consegnare al passato una fonte energetica il cui utilizzo e’ il primo fattore di alterazione del clima, ricorda Greenpeace.

Da una settimana, a Istanbul, oltre 500 attivisti provenienti da tutto il mondo stanno lavorando per dare vita a una campagna globale contro il carbone. Il ‘Global Power Shift’, questo il titolo del meeting, e’ stato promosso da 350.org con la collaborazione di 45 associazioni tra cui Greenpeace. Ieri in Turchia e’ partita una protesta con oltre 3.000 persone, tra cui il direttore di Greenpeace International Kumi Naidoo.

”L’opposizione al carbone, la fonte energetica piu’ dannosa per il clima e la salute umana, e’ ormai un dato globale” afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. ”Dalla Turchia, un Paese minacciato da una forte espansione del carbone, sta partendo un’onda di protesta che non si fermera”’.

aprile 28, 2013

Energie rinnovabili: nel 2011 il 13% dei consumi dell’Unione Europea è stato da fonti pulite.

Energie rinnovabili: nel 2011 il 13% dei consumi dell’Unione Europea è stato da fonti pulite

Qualche giorno fa su Ecoblog vi abbiamo raccontato dello storico sorpasso avvenuto il 18 aprile scorso in Germania, quando la produzione di energia da fonti rinnovabili ha superato quella delle fonti fossili. Oggi, vi proponiamo un’elaborazione di Centimetri sulla base dei dati di consumo di Eurostat relativi al 2011.

Anche in questo caso il dato complessivo fa registrare un trend di crescita sensibile e in linea con l’obiettivo di raggiungimento del 20% nel 2020.

Nel 2011 il 13% dei consumi energetici dell’UE è stato coperto dalle fonti rinnovabili, una crescita sensibile rispetto al 7,9% del 2004. In Italia, nello stesso periodo, si è passati dal 4,9% al’11,5% e le proiezioni per il 2020 (quando l’Europa dovrebbe assestarsi sul 20%) sono del 17%.

febbraio 21, 2013

Costano 200 miliardi di euro le rinnovabili per Assoelettrica e Aper risponde con 300 miliardi di euro in benefici.

Assoelettrica rende noti i costi delle rinnovabili in Italia per i prossimi 20 anni: 200 miliardi di euro. Bazzecole rispetto alla stima fatta da governo tedesco che valuta la transizione delle Germania verso le rinnovabili a 1000 miliardi di euro e anche li siamo in periodo pre-elettorale considerato che le elezioni ci saranno il prossimo settembre.

I due annunci, Assoelettrica e Merkel-Altmaier, però contengono un medesimo minaccioso messaggio: le energie rinnovabili costano care. Monito evidentemente rivolto agli elettori e anche a quei partiti politici, come nel caso dei fortissimi Verdi in Germania che stravincono in tutte le elezioni. In entrambe le stime però manca una voce nel bilancio ovvero i benefici, insomma quanto si guadagna.

Continua a leggere: Costano 200 miliardi di euro le rinnovabili per Assoelettrica e Aper risponde con 300 miliardi di euro in benefici

marzo 7, 2012

GSE: il fotovoltaico supera l’eolico.

L'energia fotovoltaica supera l'energia eolica

E’ stata pubblicata dal GSE una prima stima 2011 sugli impianti a fonti rinnovabili in Italia: il fotovoltaico supera l’eolico. Per la prima volta. I dati definitivi saranno diffusi il prossimo giugno.

La classifica vede in testa l’idroelettrico, con 46.350 Gigawattora di energia lorda; seguono gli impianti fotovoltaici con 10.730 Gigawattora di energia lorda, mentre gli impianti eolici si attestano su 10.140 Gigawattora di energia lorda. Crescono le bioenergie.

Si attendono ora le reazioni della filiera del fotovoltaico.

dicembre 20, 2011

Industria elettrica Ue raddoppia megawatt verdi.

Industria elettrica Ue raddoppia megawatt verdi Industria elettrica Ue raddoppia megawatt verdi

Quasi raddoppiano nel 2010 i Megawatt (MW) ‘verdi’ creati dall’industria europea dell’elettricita’. L’anno scorso si e’ arrivati a quota 276.666 MW. Questi sono i dati che emergono dalle statistiche annuali pubblicate dalla lobby europea dell’elettricita’, Eurelectric.

Fatta eccezione per l’energia idroelettrica, che resta la maggior fonte rinnovabile su cui punta il settore elettrico, l’anno scorso a fare la parte del leone tra le nuove forme energetiche pulite e’ stato l’eolico con circa 75.000 MW.

Seguono, ma con volumi piu’ bassi il solare e la biomassa. Un panorama – afferma Eurelectric – destinato a vedere una forte evoluzione delle energie pulite. Nel 2020 il settore si impegnera’ a produrre circa 425.000 Kilowatt (Kw) di energie pulite. L’eolico fornira’ circa 175.000 Kw e il solare poco piu’ di 50.000 MW, resta poi sempre l’idroelettrico in leggerissimo aumento con circa 160.000 MW.

Le playlist scientifiche sono su http://www.rai.tv/dl/portale/html/palinsesti/science&technology.html

marzo 27, 2011

Greenpeace lancia green exit strategy Ue per dire no al nucleare.

L’Europa può dire addio al nucleare in tempi brevi e diventare rinnovabile al 100%. Utopia? Eccessivo ottimismo? Invece no. È lo scenario proposto oggi da Greenpeace che dimostra come dire no all’atomo in tutta l’Ue senza perdere posti di lavoro ed energia.

Si chiama Europa e nucleare: green exit strategye presenta una possibile risposta alla crescente preoccupazione dell’opinione pubblica dopo il disastro in Giappone. Prima cosa, rottamare le centrali nucleari presenti sul territorio europeo. Seconda operazione, compensarne l’intero output energetico con la produzione da fonti rinnovabili, innalzando gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 30%.

L’Europa, sostiene l’associazione, può rapidamente rimpiazzare i reattori nucleari con fonti energetiche alternative e verdi. La prospettiva, poi, risponderebbe alla tendenza negativa registrata dal nucleare nell’ultimo decennio di 7,6GW di potenza installata in meno, a fronte di 100GW in più di rinnovabile.

Fai clic per accedere a Eu-exit-strategy.pdf

marzo 20, 2011

Referendum nucleare, Francesco Ferrante (Pd): “è sbagliato, ma andate a votare sì”

Francesco Ferrante, componente della Commissione Ambiente del Senato ha tentato di chiarire, senza fortuna  la posizione del PD sull’ambiente. La posizione altalenante di Bersani sul nucleare, quella favorevole di Veltroni sugli inceneritori, il percorso politico di Veronesi fino alla presidenza dell’Agenzia nucleare, non lasciano pensare che si tratti esattamente di un partito ecologista.

Persino le critiche degli Ecodem a Veronesi sembrano quanto mai tardive. Lo stesso Ferrante, d’altronde, si dichiara antinuclearista ma non ha appoggiato il referendum sul nucleare né quello sull’acqua pubblica, che “ha raccolto da solo 1.400.000 firme, più di quello sul divorzio e di quello sull’aborto.

Ma, allora, cosa ha da dire il Pd su ambiente, acqua pubblica, energia nucleare, fonti rinnovabili e rifiuti?

marzo 1, 2011

L’eco-sostenibile notte degli Oscar 2011


Statuetta OscarL’ultima recente edizione è stata particolarmente attenta all’ambiente. Il famoso red carpet ad esempio è stato realizzato con bottiglie di plastica riciclate, tutto il cibo e gli snack serviti agli ospiti erano biologici e a km zero, è stata organizzata la raccolta differenziata dei rifiuti e tutti i contenitori distribuiti erano in plastica biodegradabile.
L’evento è stato alimentato con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili e per la prima volta le statuette erano in cioccolato equo e solidale.