Solo 400 euro di tredicesima per molti dipendenti della Fma di Pratola Serra. Sarà un Natale amaro per i lavoratori di decine di aziende piccole e medie che si trovano a fronteggiare la crisi economica. Da mesi la Fma deve combattere la crisi dell’industria irpina e molti sperano ancora in una inversione di rotta che appare molto improbabile. L’anno 2010 resta da dimenticare.
Fma, molti dipendenti con soli 400euro di tredicesima .
FMA: le bugie di Marchionne.
“Produrre redditività quando le fabbriche sono chiuse è pressocchè impossibile considerando che a Pratola Serra nel 2009 abbiamo lavorato 73 giornate sulle 250 programmate”. E’ quanto ha affermato Giuseppe Morsa, Rsu della Fiom Cgil della Fma, alla trasmissione di Lucia Annunziata “iN 1/2h”, andata in onda il 31 ottobre scorso. Morsa, presente in studio insieme a tanti altri operai degli stabilimenti Fiat presenti in Italia, ha voluto replicare alle dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato dell’azienda torinese, Sergio Marchionne. “Per quanto riguarda il costo della manodopera, su un prodotto finito, solo il 7% è il costo che va attribuito ai lavoratori per cui se c’è un problema di produttività non certo è colpa del lavoratore. La Fiat ha deciso di progettare il motore della Nuova Panda a Pomigliano, per poi farlo produrre in Polonia ed in seguito farlo ritornare a Pomigliano per il montaggio. Se tutto questo non è antieconomico, – conclude Morsa – me lo spieghi lui come vuole fare l’industria”.
La verità che nessuno dice è che Marchionne ha deciso di chiudere la FMA e mandare a casa gli operai.
Senza fare troppo casino.
Fma, domani riaprono i cancelli: malumori e incertezze.
Domani mattina riaprono i cancelli della Fma fino al nove settembre, il giovedì e il venerdì saranno impegnati il 50% degli operai, poi domenica fino al nove lavorerà l’intero stabilimento. Per quanto riguarda la sezione montaggio la ripresa è prevista per il primo di settembre mentre dal due lavoreranno tutti. Sono circa dieci giorni di lavoro, ma gli operai sono tutt’altro che soddisfatti. Antonio Sfera rsu della Fismic, riferendosi alla riapertura dei cancelli della Fma ha commentato: “La previsione era quella di lavorare due settimane, ci auguriamo che per l’ultima settimana arrivi una comunicazione in merito, diversamente sarebbe un’ennesima presa in giro. Da parte di Fiat c’è un continuo atteggiamento ostile, si può aprire un nuovo ciclo, ma serve subito un incontro per capire i termini e le garanzie si è perso molto tempo e sicuramente non per colpa nostra. Inoltre resta aperta la discussione che riguarda i 270 operatori della Ceva, si parlava di un reintegro in fabbrica ma poi non si è fatto più nulla, ci auguriamo di avere chiarezza anche riguardo questa situazione.” Pertanto domani gli operai torneranno in fabbrica con malumore ed incertezze, in quanto non ci sono garanzie per il futuro.
Crisi industriale in Irpinia: alla Fma si intravede la ripresa.
Prospettive incoraggianti per l’Fma. Autunno caldo, invece, all’Almec. A Pratola Serra c’è la conferma delle commesse Chrysler con l’aggiunta dei motori per i veicoli commerciali Fiat e la sperimentazione del nuovo motoro multiair. All’industria di Nusco, invece, situazione allarmante: annunciati 50 esuberi. A tirare le fila è Giuseppe Zaolino della Fim Cisl che stamane ha riunito i suoi delegati della Fma: nel corso delle riunione ha anche parlato della situazone dell’Almec alla luce di un vertice tenuto nell’azienda altirpina l’altro giorno. “A Pratola Serra – ha precisato Zaolino – da settembre si passerà nuovamente alla cassaintegrazione ordinaria dopo la parentesi della straordinaria. Siamo fiduciosi anche perché alla conferma delle nuove commesse si aggiunge la sperimentazione del multiair. Il che significa che alla Fma si potrebbero produrre i nuovi motori euro sei”. Quadro complicato all’Almec. “L’azienda – afferma sempre Zaolino – non parla di licenziamenti ma ci ha prospettato 50 esuberi. Ci sono problemi economici e diversi creditori inseguono la proprietà”.
Il PD Irpino si accorge che esistono anche gli operai.
Caterina Lengua, in merito alla vertenza FMA e alla crisi occupazionale in provincia di Avellino ha detto:”Il Partito democratico intende spendersi fino in fondo sulla vertenza della FMA di Pratola Serra, non solo per testimoniare la vicinanza ai problemi dei lavoratori, ma per contribuire a determinare concretamente le condizioni necessarie per una prospettiva produttiva ed occupazionale. E’ necessario , però, verificare che gli impegni assunti dal gruppo FIAT per Pomigliano d’Arco, vengano mantenuti. Ci fa piacere sapere che il Pd Irpino si è finalmente accorto che in Irpinia esistono gli operai, la cassa integrazione, la crisi economica. Era ora. Speriamo che alle parole seguano i fatti e la smettano di lasciare alla destra ogni iniziztiva su questo fronte.
Consiglio regionale per Pomigliano.
Questa mattina si riunisce a Napoli il Consiglio regionale, per una seduta monotematica su Pomigliano e il futuro del comparto auto. Contemporaneamente a Pomigliano, seduta congiunta del Consiglio comunale e di quello provinciale. La seduta avrà inizio alle ore 11,30. «Il confronto dovrà determinare l’impegno della Regione – sottolinea il presidente Stefano Caldoro – a sostegno della scelta dell’azienda accettata dalla quasi totalità delle forze sindacali. Il governo regionale farà tutta la sua parte con determinazione per sostenere ed accompagnare il rilancio dell’impianto di Pomigliano. Una scelta diversa rappresenterebbe un disastro per l’industria del Sud». Non si parlerà solo della Fiat di Pomigliano. Il discorso sarà anche esteso allo stabilimento di Pratola Serra e di Flumeri. Fma ed Irisbus, dunque, proprio come avevano richiesto le rsu. Grande attenzione per il consiglio nel mondo sindacale. Da un lato ci sono Fim, Fismic e Uilm, schierati per il sì, dall’altro Fiom e Slai Cobas per il nò all’accordo, continuano la propria campagna referendaria.
«Una discussione che si fa a livello di consiglio regionale – spiega il segretario della Fim Cisl di Avellino Giuseppe Zaolino – può aiutare a togliere un pò di veleni. Un giorno prima del voto del referendum dei lavoratori può aiutare a trovare le ragioni per far rinascere Pomigliano».
Avellino: l’Fma torna a sperare
L’Fma torna a sperare. Già a luglio il primo segnale: subito una settimana in più di lavoro. In prospettiva si dovrebbe lavorare 30 giorni in più rispetto al 2009. E’ quanto emerge all’indomani dell’incontro con la direzione dello stabilimento di Pratola Serra. L’industria irpina dovrà produrre 60mila motori in più grazie alle prime commesse Chrysler e alla realizzazione dei motori per il Ducato.
FMA: riaprono a singhiozzo i cancelli di Pratola Serra.
Settimana molto importante per la Fiat, sia per la Fma di Pratola Serra, che per l’Iribus di Flumeri e l’Almec di Nusco, in quanto secondo indiscrezioni per il 15 di Giugno ci sarà un incontro anticrisi con la presenza di qualche autorevole membro del Governo. Intanto dal 7 giugno per sette giorni riapre lo stabilimento di Pratola Serra, poi ci sarà una pausa ed infine il 16 e 17 giugno ancora al lavoro. Il 9 giugno si terrà un incontro degli operai, che si riuniranno per discutere del sostegno al reddito da parte di palazzo Caracciolo e palazzo Santa Lucia e qualora non ci dovessero essere segnali positivi, si prennuncerà sicuramente un’estate calda, con ulteriori proteste. Discorso sempre più complicato per la sede di valle Ufita, in quanto la notizia del taglio di 250 operai ha generato un comprensibile allarme. Il segretario della Fiom Cgil Sergio Scarpa dichiara: “il nostro obiettivo è quello di aiutare i lavoratori con una proposta di turn over, per accompagnarli alla pensione.” Si intravede invece qualche spiraglio di ottimismo all’Almec di Nusco, dove l’azienda sembra stia dando delle risposte certe ai propri dipendenti, per quanto riguarda contributi e pensioni integrative.
Fiat: la situazione in Irpinia.
La situazione delle aziende del gruppo FIAT irpine prevede ulteriori sviluppi in settimana. Fonti sindacali hanno annunciato che mercoledì ci sarà un importante incontro a Palazzo Caracciolo per discutere della FMA. Nel corso dell’incontro si parlerà di integrazione del reddito e di corsi di formazione per i lavoratori. Più delicata è la situazione sul fronte Irisbus, dopo che la proprietà ha annunciato il taglio di 200 lavoratoti per avviarli al prepensionamento, annuncio che ha messo in allarme le organizzazioni sindacali che vigilano affinché siano garantiti i diritti dei lavoratori. Ieri pomeriggio in occasione dell’inaugurazione del nuovo circolo PD di Pratola Serra, nel corso del dibattito imperniato sulle questioni FMA, il Senatore De Luca ha ribadito la volontà di proporre interrogazioni in parlamento per ottenere risposte concrete. Analogamente il consigliere regionale Rosetta D’Amelio ha assicurato che porterà la questione in consiglio regionale appena possibile per ottenere un sostegno concreto al reddito. Intanto anche dalle Rsu della FMA è stato confermato l’incontro di mercoledì in provincia con l’assessore Solimene.
Pd: subito un tavolo con Fiat, chiarezza su Fma di Pratola Serra.
“Il Pd Campania sostiene la proposta dei sindacati: si apra da subito un tavolo tra il Lingotto e le parti sociali per trovare un accordo che garantisca un futuro di crescita allo stabilimento di Pomigliano e all’indotto, e dia prospettive certe ai lavoratori” cosi’ Enzo Amendola, segretario regionale del Pd Campania, e i rappresentanti dei parlamentari Democratici campani: Teresa Armato, Eugenio Mazzarella. Le dichiarazioni degli esponenti Pd arrivano dopo l’illustrazione del piano d’investimento per Pomigliano D’Arco (Na), presentato dall’ad Fiat Sergio Marchionne, e la disponibilita’ congiunta di CGIL, CISL E UIL ad aprire immediatamente la trattativa per definire le condizioni lavorative degli operai e la competitivita’ dello stabilimento. “Infine, ci preme porre alcuni interrogativi, soprattutto per quanto avviene all’Fma di Pratola Serra. Anche per lo stabilimento irpino – continuano – la costruzione della Panda in Campania aprirebbe la possibilita’ di realizzare, con l’introduzione di nuove tecnologie, i motori Multi Air. Purtroppo, non abbiamo sentito nessuna parola da parte dei dirigenti Fiat sull’Fma. Chiediamo, quindi, che sia fatta chiarezza il prima possibile” – concludono i